Trasaghis, troppi gatti morti in paese: "Qualcuno li avvelena"
È il sospetto di un gruppo di abitanti della frazione di Alesso. Il sindaco: «A me non risulta»
TRASAGHIS. L’ultimo gattino morto è stato trovato lunedì 20 marzo, vicino al lago, nella zona di Cjalcor. Un altro caso di presunto avvelenamento. Questo, almeno, è ciò che ipotizzano alcuni degli abitanti di Alesso di Trasaghis.
È lì che da mesi si registrano sparizioni improvvise di gatti, tutti domestici, ed è sempre lì, a poca distanza dalle loro case, che i loro corpi vengono ritrovati ormai esanimi dopo ore di angosciose ricerche.
Una drammatica serie di coincidenze? No, secondo un gruppo di residenti che, con il passare del tempo, ha maturato il sospetto che a ucciderli sia la mano di un uomo. Di una persona, cioè, che oltre a non amare gli animali, dimostra di non avere alcuno scrupolo nel ferire la sensibilità e i sentimenti dei loro proprietari.
L’inizio del fenomeno - sempre che di fenomeno si tratti - è stato fatto risalire a un paio di anni fa. Dalla prima segnalazione a quella dell’altro giorno, si calcola che a essere uccisi sia stata una ventina di gatti.
Più che un’ipotesi, comunque, quella che da tempo circola ad Alesso è una convinzione.
A corroborarla sono state le autopsie a cui alcuni dei gattini deceduti sono stati sottoposti per volontà dei loro padroni. Identica la risposta dei veterinari: decesso per avvelenamento. In una circostanza almeno, a giudicare dalle tracce rinvenute nel corso dell’accertamento, per assunzione di liquido antigelo. Che è poi una delle modalità classiche per chi decida di fare strage di animali, a cominciare dai cani.
Polpette avvelenate, insomma, sparse come esche nella zona. Con evidente pericolo per chiunque la frequenti e non soltanto per i gattini. Bambini compresi, quindi, come evidenziano alcuni dei residenti, al tempo stesso spaventati e indignati per il perdurare del problema.
Una situazione di cui, tuttavia, il sindaco di Trasaghis, Augusto Picco, afferma di non essere a conoscenza. «Non mi risulta esistere alcuna problematica del genere ad Alesso – dice –. Nessuno me ne ha mai parlato, pur abitando io proprio in quella frazione».
(Messaggero Veneto, 22 marzo 2017)
Commenti apparsi sulla pagina fb del Blog:
RispondiEliminaAurelia P.: Io non ho mancato di "usare francesismi" su FB contro chi ha ucciso il povero gatto di cui i miei si occupavano dopo la morte del suo padrone. Buono come il pane, ha fatto un fine infame (come tutti gli animali che vengono avvelenati). Scandaloso è che chi di dovere non abbia ancora preso provvedimenti e mi riferisco, in particolare alle protezione animali e alle forze dell'ordine. Certo sono solo animali, per taluni... si deve aspettare che succeda a un umano per muoversi.
Romina R. : Sono tanti i casi, troppi!!!!! Non bisogna restare indifferenti!!!!
Mattia S. : Avvelenare è un gesto da vigliacchi. Chi detesta gli animali domestici ha qualcosa che non funziona in termini di empatia e umanità
Linda P. : Successo anche al mio gatto, il 20 gennaio scorso. È stata una cosa terribile, soprattutto per mia figlia che ancora non si dà pace per tanta cattiveria e per la sofferenza atroce patita dalla bestiola!
Catia P. aggiunge una nuova testimonianza:
RispondiElimina"Volevo far presente che anche il gatto Siluro, mascotte della scuola di Alesso, dal 11/03/2017 e' scomparso . Lui era sempre presente mattina e sera a mangiare da quando l'abbiamo adottato dopo che qualcuno l'aveva abbandonato nelle vicinanze ,l'abbiamo cercato per giorni ma senza risultati; ora dopo aver letto l'articolo del Messaggero devo solo pensare che sia toccata anche a lui la stessa sorte . Spero che qualcuno prenda provvedimenti e che venga smascherato il colpevole , è da vigliacchi prendersela con poveri animali indifesi !"