"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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martedì 12 marzo 2013

Paltans. Il fango di Sauris, il fango di Somplago (6)


«Edipower rimedi ai danni». 
La ricetta degli ambientalisti


   ADESSO CHE IL DANNO è stato fatto, biso-
gna pensare a come ripararlo. E
possibilmente migliorare il Taglia-
mento e del Lumiei rispetto anche alle con-
dizioni precedenti.
In attesa di conoscere le intenzioni di
Edipower, le associazioni Legambiente,
Wwf, «Assieme per il Tagliamento» e il Co-
mitato per la tutela delle acque del bacino
montano del Tagliamento hanno tuonato:
«Alle cosmesi temporanee non ci stiamo.
Non basterà metterci due trote per tornare
come prima». All’unisono chiedono la con-
ta dei danni. E un piano di ripristino am-
bientale serio. Che per Franceschino Baraz-
zutti, storico front man del ambientalismo
nell’Alto Friuli, vuol dire rivedere completa-
mente l’intero sistema e i parametri di flus-
so minimo vitale su quell’asse fluviale. Gra-
vato da una trentina di captazioni, 3 sbarra-
menti e 2 dighe. E con l’asticella del rilascio
ferma a soli 700 litri al secondo, una deroga
di cui Edipower beneficia, a carattere speri-
mentale.
Le associazioni si sono avvalse del Cirf, il
Centro italiano per la riqualificazione flu-
viale, di Mestre. E sono state individuate
delle possibile azioni operative. Primo:
mappatura completa dei fanghi, ovvero
identificazione di quanti sono e dove sono.
Secondo: «sia dalla presa di Caprizzi che
dalla diga – hanno spiegato le associazioni
– è necessario aumentare il rilascio in alveo,
sia nel Lumiei che nel Tagliamento, delle
acque destinate al deflusso minimo vitale
per far sì che la maggiore massa d’acqua
consenta di asportare i materiali fini che si
sono depositati tra sasso e sasso e di rista-
bilire nel più breve tempo possibile, grazie
alla ricostituita continuità idraulica, le basi
fisiche e ambientali migliori per la ricosti-
tuzione delle popolazioni bentoniche disa-
strate». Andrea Goltara, general manager
del Cirf,  precisa: «Non un rilascio a casac-

cio, però». Visto che i detriti si spostano
sempre più a valle, come processo naturale,
bisogna mobilitarli in modo ponderato, li-
berando  acque a monte in funzione delle
quantità dei detriti a valle. Al momento,
Edipower sta scaricando dalle proprie pre-
se per ripulire, ma senza una vera ratio. E
soprattutto, come abbiamo accertato sul
posto, abbinandoci un sistema di conteni-
mento dei materiali nelle «salvanelle».
Goltara chiede che si cominci a pensare
anche alle compensazioni: «Non è possibile
sfruttare un fiume così importante e unico
come il Tagliamento senza che lo stesso
non abbia dei benefici. Si toglie acqua da
una parte per produrre energia? Benissimo,
se ne rilasci da un’altra».
Tutta la vicenda ha messo in luce un rim-
pallo di competenze all’interno della am-
ministrazione regionale, riferisce Roberto
Pizzutti, presidente di Wwf Friuli-Venezia
Giulia. Mentre sui danni che dovranno es-
sere conteggiati, «non ci si potrà limitare ai
pesci morti – anticipano le associazioni –,
ma bisognerà tenere conto degli effetti di-
retti e indiretti di questa melma rilasciata,
per esempio un ridotto afflusso turistico
conseguente all’alterazione dell’ambiente
fluviale, nonché dei danni irreversibili, co-
me l’estinzione di molte specie, soprattutto
di quelle non immettibili dall’uomo».
Nel suo «j’accuse», Barazzutti ha messo
in guardia nuovamente Edipower: «Voleva
tentare il colpo grosso. Farcela sotto il naso,
per replicare questo modello anche ad altre
realtà. Avrebbe svuotato velocemente e in-
fischiandosene del trattamento dei detriti».
Lì vicino c’è per esempio il lago di Verze-
gnis, con i fondali pieni zeppi di melma e
per il quale si era già predisposto un pro-
getto di pulitura, mai attuato. Ma basta al-
largare il raggio. In condizioni simili ci sono
anche gli specchi di Cà Zul a Tramonti di
Sopra e quello di Fregona, in Veneto.

SERVIZIO A CURA DI OSCAR PUNTEL

LA VITA CATTOLICA

GIOVEDÌ 7 MARZO 2013





1 commento:

  1. Tutti indignati per la faccenda scontrini e nessun commento sui fanghi?

    L

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