"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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sabato 16 marzo 2013

Tutela del friulano: una "cazzata" o un impegno sacrosanto?

Remo Brunetti di Cjavaç è noto anche ai lettori del Blog per il suo impegno nella difesa del territorio e della lingua friulana. Una sua riflessione, nata dopo la singolare esternazione del presidente Tondo che ha definito la tutela del friulano "una cazzata", già pubblicata da altri organi di informazione, è stata pubblicata oggi dal Messaggero Veneto ricevendo anche una risposta piccata da parte dell'ex direttore Sergio Gervasutti.
Chi vuole, può intervenire sul Blog a proposito del discorso generale o delle singole affermazioni.
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LA LETTERA DEL GIORNO 

Friulano: meno animosità nella tutela


Se per il signor Renzo Tondo “è sciocco tutelare il friulano”, sono sciocchi anche coloro che per questa tutela si sono battuti e si battono. Ma sciocco fu allora anche il Parlamento italiano che con la legge 482 del 1999 definì noi friulani minoranza linguistica storica. Sciocchi furono anche i padri costituenti che nel 1947 vollero, con l’art.6 della Costituzione impegnare tutta la Repubblica alla tutela delle minoranze linguistiche. Sciocchi furono pure i consiglieri regionali che negli anni Novanta fissarono per legge la normalizzazione di questa lingua, approvando la prima legge di tutela regionale. Sciocchi furono anche i consiglieri regionali della passata amministrazione, che nel 2007 approvarono la legge 29 sulla tutela e la promozione del friulano. E se questa è stata una cazzata, per usare le parole del signor Tondo, fecero una cazzata anche i componenti della congregazione per il culto divino, che nel 2001 riconobbero a questa nostra lingua il grado di lingua liturgica. E naturalmente sono sciocchi tutti coloro che prendono sul serio le leggi dello Stato, come quei genitori che hanno deciso di avvalersi dell’insegnamento del friulano. E se ora di fronte alle numerose e indignate rimostranze il signor Renzo Tondo di Tolmezzo dice che la sua è stata una semplice battuta, è doveroso ricordare a tutti che questo è invece il suo autentico pensiero. Infatti nel 2008, a San Daniele, davanti ai suoi sostenitori, egli si espresse proprio su questo tema dicendo di non credere nella tutela delle minoranze linguistiche e di non credere nelle autonomie speciali. Come ha potuto una persona così assumere la carica di presidente di una regione a statuto speciale, la cui specialità si fonda essenzialmente sulla presenza di minoranze linguistiche sul proprio territorio? Forse perchè siamo stati così sciocchi da votare lui e i suoi degni compari? Del resto il signor Renzo Tondo di Tolmezzo sa benissimo che il dibattito sulla tutela delle minoranze è chiuso e che alla sua amministrazione spettava solo di mettere in pratica quanto prescritto dalle leggi. Questo purtroppo è avvenuto solo in minima parte, e anzi l’amministrazione Tondo sarà ricordata per i suoi atteggiamenti persecutori nei confronti della minoranza linguistica friulana. E se questo politico di lungo corso ha voluto fare una tale cosciente provocazione, probabilmente è stato solo per tentare di sviare gli elettori dai gravi errori ed omissioni della sua amministrazione.
Remo Brunetti
Cavazzo Carnico
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La risposta di Gervasutti
Egregio signor Brunetti, nella sua sfilza di sciocchi che popolano la nostra regione ha dimenticato un nome: il mio. Come credenziali per entrare a far parte del club posso fornire testimonianze del mio appassionato interesse per la lingua friulana, ma evito di farlo, perché si legge chiaramente nel suo scritto che nel mirino c’è un’altra persona: il governatore Renzo Tondo. Consenta dunque a un semplice “appassionato” senza vincoli politici di ritenere eccessivo il suo sarcasmo su un argomento importante, che merita valutazioni meno animose e all’occorrenza più costruttive. Non ho alcun motivo per addebitare a Tondo atteggiamenti e azioni in contrasto con la tutela e la valorizzazione della lingua che abitualmente parla, né mi rifiuto di prendere atto delle sue precisazioni in merito alla querelle sorta recentemente sull’argomento (al limite, posso pensare che frequentando Berlusconi abbia imparato bene l’utilizzo dell’altrui presunta incomprensione). In ogni caso, non condivido la sentenza secondo cui «l’amministrazione Tondo sarà ricordata per i suoi atteggiamenti persecutori nei confronti della minoranza linguistica friulana». Il club degli sciocchi spero lasci libertà di voto ai suoi soci.
(Messaggero Veneto, 16 marzo 2013)

2 commenti:

  1. Roberta Michieli segnala che sul Blog del direttore del MV è stato pubblicato un commento, siglato "Francesco", favorevole alla lettera di Brunetti e critico nei confronti di Gervasutti: "Complimenti al lettore REMO BRUNETTI per la splendida lettera oggi pubblicata sul MV nella rubrica di Sergio Gervasutti.
    Lettera che per altro era già stata pubblicata il 7 marzo sia sul quotidiano IL GAZZETTINO che sul settimanale LA VITA CATTOLICA.

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/03/16/news/la-lettera-del-giorno-friulano-meno-animosita-nella-tutela-1.6709651

    Consiglio al Signor Sergio Gervasutti di informarsi meglio su come il Presidente Renzo Tondo ha “perseguitato” la minoranza linguistica friulana durante gli ultimi 5 anni. Che a Gervasutti sia sfuggito qualcosa?

    Allora glielo ricordo:

    1) La legge regionale 29/2007 (tutela lingua friulana) è rimasto lettera morta per la sua quasi totalità. E i due soli regolamenti attuati, sono stati approvati in linea cesarini, alla fine della legislatura e sono semplicemente osceni….

    2) I finanziamenti regionali riservati alla tutela della lingua friulana sono semplicemente ridicoli e pari allo 0,02 % del bilancio regionale.

    3) sono stati azzerati per BEN TRE ANNI i finanziamenti alle radio e televisioni private che utilizzano la lingua friulana come lingua di comunicazione. Ma non bastasse, i già scarsissimi finanziamenti riservati (PER SOLO DUE ANNI su CINQUE DI LEGISLATURA !) ai media (radio e televisioni) sono stati dati a pioggia e senza tener conto del livello qualitativo dei programmi prodotti. Questo ha pesantemente penalizzato le due realtà più importanti del panorama dei media in lingua friulana: RADIO ONDE FURLANE e RADIO SPAZIO 103.

    4) Renzo Tondo, come ben spiega nella sua lettera Remo Brunetti, non ha fatto una battuta goliardica, ma ha espresso quella che è la sua opinione sulla tutela delle lingue minorizzate: ossia, “e chi se ne frega!”. Grazie Renzo Tondo, come è buono Lei !

    Credo che il Signor Gervasutti sia di diritto da iscrivere nell’albo di coloro che hanno cercato di fare il “pompiere” a favore del Presidente Renzo Tondo, e di far passare una dichiarazione pesantemente sciovinista per una “battuta goliardica”. Complimenti !"

    Vedi tutti gli interventi: http://monestier-udine.blogautore.repubblica.it/2013/03/14/cosa-dice-pelizzo-del-friulano/comment-page-1/#comment-25697

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  2. Tancj complements a Remo Brunetti. Letare no dome bielone, ma soredut vere. E a scrivi la veretât si sa che no si fâs plasê ai sorestants che a son cuintri la tutele de nestre lenghe. E il MV cuant mai aial dade la poie a une politiche linguistiche serie e ben fate a pro de nestre lenghe? Al contrari ducj i plui grancj nemîs de nestre lenghe e àn simpri cjatade la puarte vierte al MV.

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