'La Mont mari dal Mont'. Presentato
il documento programmatico per la montagna
a cura dei Comitati
di David Zanirato
Non si candideranno con alcun partito. Ma sicuramente si faranno sentire, sia con una nuova manifestazione di piazza – a giorni la data – sia denunciando quanti in questi anni “hanno svenduto il territorio”.
Non vogliono essere però tacciati come i soliti populisti “del No a tutto”, e stavolta idee, progetti e visioni a lungo termine sono state scritte nero su bianco, in un documento da agitare come una clava sulla politica del Friuli Venezia Giulia.
“E dovranno per forza misurarsi su questi temi – ha sottolineato Franceschino Barazzutti – perché oramai conoscono il nostro radicamento sul territorio e tra la gente, a loro rischio e pericolo continuare con il paraocchi ed il paraorecchie”.
Dello stesso avviso Renato Garibaldi, che ha specificato: “tra di noi appartenenti ai comitati forse non ci accomunano i medesimi ideali politici ma sicuramente la Costituzione ci rende tutti fratelli”. Con loro quindi i referenti del coordinamento da Antonino Galassi, ad Ira Conti, a Paolo Querini, passando per Dino Rabassi, Dino Franzil ed Annamaria Gisolfi.
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da: http://www.lavitacattolica.it/arcidiocesi_di_udine___il_portale/archivio_notizie/00007685_Montagna__i_Comitati_alzano_la_voce_e_dettano_le_priorita.html
MONTAGNA
Presentato un documento che sarà distribuito ad amministratori e cittadini
UDINE (15 gennaio, ore 12.20) - Come deve muoversi la montagna per sopravvivere nei prossimi anni? Un vero e proprio documento, che risulta quasi un programma politico, è stato presentato questa mattina a Udine dal Coordinamento dei comitati della montagna friulana. Idee concrete che verranno inviate a tutti gli amministratori, dai sindaci ai consiglieri e assessori di Provincia e Regione. Ma anche alle persone comuni.
I punti salienti? Attenzione al drammatico fenomeno del calo demografico, alla crisi che ha colpito nelle terre alte friulane più che altrove e agli errori commessi nella gestione del territorio. In particolare, «diciamo no alla violenza dell'industria sul territorio – afferma Renato Garibaldi, di Carnia in movimento –: no all'elettrodotto Wurmlach-Somplago, al potenziamento della centralina elettrica di Somplago, al collegamento autostradale Carnia-Cadore e al crescente prelievo di acque a scopo idroelettrico».
Alla presentazione hanno preso parte i rappresentanti di tutti i comitati della montagna. Tra questi Antonino Galassi, di Paluzza, del Comitato Acqua libera, che critica la gestione privata degli acquedotti da parte della società per azioni CarniAcque. “Prima il servizio idrico era in mano al Comune e tutto andava bene – spiega - ora le bollette e i disservizi sono quadruplicati”.
da: http://www.lavitacattolica.it/arcidiocesi_di_udine___il_portale/archivio_notizie/00007685_Montagna__i_Comitati_alzano_la_voce_e_dettano_le_priorita.html
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