"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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mercoledì 9 gennaio 2013

"Caso coscritti, un petardo di fine anno"

Riceviamo e pubblichiamo:




IL “CASO COSCRITTI”
Per giorni ho esitato a dare un contributo alla discussione, poi divenuta polemica, nata da un articolo di stampa che, se non avesse riportato il pensiero di un assessore comunale, probabilmente sarebbe passata quasi inosservata.
Uguale destino ha avuto la replica dove, forse per dar maggior enfasi giornalistica alla notizia, appariva la foto del Sindaco con due righe neutre a commento della festa dei Coscritti in Alesso e per cui, suo malgrado, anch’egli trascinato nel bailamme.
Gli interventi si sono quindi scatenati, alcuni un tantino focosi e altri, tra cui quello del Presidente della Pro Loco di Avasinis Sig. Rodaro sul Blog “Alesso e dintorni”, equilibrato e condivisibile nel contenuto al pari di altre prese di posizione.
Ho notato però che nessun intervento ha avuto cenni non dico di giustificazione, ma almeno di comprensione per la reazione alessana a quella che è sembrata se non una provocazione, almeno una caduta di stile nei confronti di una tradizione prettamente di Alesso: un petardo di fine anno insomma!
Infatti, pur avendo quasi sessant'anni, sia a mia memoria che di quella di più anziani, non si ricorda in altre frazioni del Comune feste in piazza dei Coscritti aventi le stesse caratteristiche di svolgimento e continuità come quella di Alesso: festa a suo tempo filmata anche dalla compianta Sig.a Ciceri già nel 1973/74 che la volle archiviare presso la Filologica Friulana di Udine, quale testimonianza di usi e costumi locali particolari che stanno scomparendo.
Alla luce dei tanti soloni e dei maestrini dalla penna rossa inclini al bon ton di facciata quando certe cose non li toccano, in difesa del mio paese vorrei quindi provocatoriamente chiedere come avrebbe reagito Avasinis se, l'altrettanto “benemerita “ gente di Alesso, avesse di punto in bianco promosso e a mezzo stampa, una festa da tenersi ad Alesso in pari data e con le stesse modalità di quella del “Lampone e del Mirtillo” di Avasinis?
Pur dando ampiamente ragione a chi ha cercato di gettare acqua sul fuoco di una polemica sterile e per certi versi stucchevole, desidererei quindi anche un minimo di attenzione per chi si sente vittima anziché fautore della vicenda.
Comprensione non fosse altro per tutte le volte che Alesso si è trovato quasi solo a lottare contro lo scempio operato da SADE, Oleodotto, Autostrada, Edipower e di cui, certamente, ha fatto e farà le spese tutto il territorio comunale, ma in particolar modo Alesso, ricevendo scarso appoggio non dico dai friulani, ma addirittura dagli abitanti delle altre frazioni.
L’unico punto su cui dissento dal Sig. Rodaro è proprio quando, nel citare Edipower, afferma che la Pro Loco di Avasinis rifiuta qualsiasi politicizzazione su temi che non siano di sviluppo e promozione del territorio.
Il principio é corretto, ma quando si tratta della difesa del territorio e chiamandosi Pro Loco, “Per il luogo”, essa dovrebbe essere la prima, assieme alle altre e dopo un confronto interno che ne indirizzi la comune volontà, ad intervenire nel merito di un problema che interessa tutta la collettività, altrimenti anche i silenzi potrebbero essere interpretati politicamente.
Cosa promuoveranno e difenderanno infatti le Pro Loco se in futuro il territorio dove ancor oggi sopravvivono sani costumi, valori e realtà antichi saranno scomparsi?
Queste nostre divisioni, i silenzi, le paure, le piccole invidie, ma anche il mancato rispetto delle proprie ed altrui usanze ed esigenze, oltre alle ipocrisie con cui tentiamo di giustificare il tutto, eccoli i veri nemici! Noi stessi!
Incapaci di difenderci e rispettarci a vicenda, oltre a non saper dialogare e lottare uniti per la sopravvivenza dei nostri paesi e di questa vallata, che pian piano stanno morendo in un’inedia quasi infinita.
Con amicizia : Dino RABASSI


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