L'ultimo numero della Vita Cattolica (datato 17 gennaio) dedica una pagina intera alla presentazione del documento “La mont, mâri da mont” avvenuta a Udine il 15 gennaio da parte dei Comitati.
Si trascrivono, dall'articolo, le sezioni dedicate al sunto delle problematiche riguardanti il raddoppio della centrale e l'elettrodotto Wurmlach Somplago.
Lago di Cavazzo, centrale idroelettrica
I comitati ribadiscono il proprio no «al progetto speculativo
che si basa sulla differenza di prezzo dell’energia elettrica,
basso di notte quando Edipower, società proprietaria dell’im-
pianto, la comprerebbe; molto elevato di giorno quando la
venderebbe». Propongono una soluzione alternativa al pom-
paggio dell’acqua dal Lago di Cavazzo al bacino di Verzegnis,
mediante l’intubazione dell’acqua che verrebbe poi scaricata
direttamente nel Leale, torrente che si ricongiunge al Taglia-
mento. Risultato: niente acqua fredda e fanghi nel Lago.
Elettrodotto Würmlach-Somplago
I comitati ricordano che la popolazione ha già espresso la
propria contrarietà al progetto dell’elettrodotto aereo, e lo
ha fatto con imponenti manifestazioni a Paluzza e a Tol-
mezzo. E chiedono, anche attraverso le pagine del docu-
mento, che la struttura («I tralicci previsti sono alti 60 me-
tri», ha ricordato Renato Garibaldi di «Carnia in movimen-
to») venga interrata «come fanno nei paesi civili» e «una
parte dell’energia transitante in essa sia ceduta a condizio-
ni agevolate alle comunità attraversate».
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