Egli ammette che "per capirlo, celebrarlo come cristo comanda ... bisogna andare ad Alesso", ma comunque il testo può rappresentare un'ulteriore occasione per vedere i problemi da angolazioni diverse e magari complementari. Pubblichiamo (col consenso dell'autore) il contributo:
Scusate se m'intrometto (ma da "fi di chel das bandieras" i ai un fil di plasè a di la me idea, al di la da rivalitat tra cusins)
Di bandiere (e di coscritti) a casa mia ne ho visti fin da quando ero piccolo, la cosa triste è che col passare del tempo, mi vergogno ad ammetterlo, a Trasaghis la "coscrizione" è una tradizione che è andata via via a perdersi col tempo. Gli ultimi a farla convinti (senza offesa per l'ultimo) siamo stati noi dell'84. "ultimi" convinti non perchè "fasinlu parçè tu ses il fi di Corado", ma perchè eravamo impazienti, ERO impaziente! Pagherei oro per vedere i miei compaesani dell' (ho perso il conto) 93? 94? a casa mia, magari con un taglietto offerto da Coradin che, come sempre, li manda a casa storti o quasi
Campanilismi e rivalità a parte... "cal seti Trasagas Dales o Vasinas simpri rispiet par chei da clase e di chei pui vecjos" ma allo stesso tempo tanto rispetto (senza invadere gli spazi) per le tradizioni locali a prescindere...dando l'onere a chi di dovere, e non "tanto per". E' vero che è un piacere, un GRANDE piacere (almeno secondo me) celebrare la coscrizione, passare per le vie dei paesi con le bandiere fuori, per non parlare delle verze, il carro... ma per capirlo, celebrarlo come cristo comanda senza offesa per qualche "cugino" (se c'è) bisogna andare ad Alesso. E non lo dico perchè siete in maggioranza (e pui di un al sa dulà chi soi a sta), ma proprio per lo spirito di per se. Coscrizione non è solo una bandiera e girare per i bar col carro il giorno seguente, è l'ARIA che respiri in quel determinato momento. Nella vostra frazione, ad essere precisi.
Quel momento dove ti accorgi che finalmente "è arrivato il tuo turno" e sei pronto a portare avanti una tradizione.
Spero solo di non aver aver offeso nessuno di voi, non era nel mio intento, metto subito le mani avanti.
Di bandiere (e di coscritti) a casa mia ne ho visti fin da quando ero piccolo, la cosa triste è che col passare del tempo, mi vergogno ad ammetterlo, a Trasaghis la "coscrizione" è una tradizione che è andata via via a perdersi col tempo. Gli ultimi a farla convinti (senza offesa per l'ultimo) siamo stati noi dell'84. "ultimi" convinti non perchè "fasinlu parçè tu ses il fi di Corado", ma perchè eravamo impazienti, ERO impaziente! Pagherei oro per vedere i miei compaesani dell' (ho perso il conto) 93? 94? a casa mia, magari con un taglietto offerto da Coradin che, come sempre, li manda a casa storti o quasi
Campanilismi e rivalità a parte... "cal seti Trasagas Dales o Vasinas simpri rispiet par chei da clase e di chei pui vecjos" ma allo stesso tempo tanto rispetto (senza invadere gli spazi) per le tradizioni locali a prescindere...dando l'onere a chi di dovere, e non "tanto per". E' vero che è un piacere, un GRANDE piacere (almeno secondo me) celebrare la coscrizione, passare per le vie dei paesi con le bandiere fuori, per non parlare delle verze, il carro... ma per capirlo, celebrarlo come cristo comanda senza offesa per qualche "cugino" (se c'è) bisogna andare ad Alesso. E non lo dico perchè siete in maggioranza (e pui di un al sa dulà chi soi a sta), ma proprio per lo spirito di per se. Coscrizione non è solo una bandiera e girare per i bar col carro il giorno seguente, è l'ARIA che respiri in quel determinato momento. Nella vostra frazione, ad essere precisi.
Quel momento dove ti accorgi che finalmente "è arrivato il tuo turno" e sei pronto a portare avanti una tradizione.
Spero solo di non aver aver offeso nessuno di voi, non era nel mio intento, metto subito le mani avanti.
Mirko Cecchini
Almeno questo Ragazzo non si chiama " Anonymous " come tanti che ho visto spuntare in questi giorni su questo blog. Non credo di aver mai conosciuto un " Anonymous " Zilli, Stefanutti, Cecchini, Di Doi, Rodaro e non se ne abbiano a male i cognomi che non ho scritto. A questo problema credo ci penseranno quelli del blog. Questo Ragazzo ha capito cosa sente la Gente di Alesso quando si parla di Festa della Coscrizione perchè, da quello che ho capito, ha provato le stesse cose che provo io e i miei compaesani quando si arriva a quell' Unica Notte.
RispondiEliminaLa Nostra Tradizione è fatta di sacrifici e di sentimenti, unisce tutte le Generazioni e tutta la Nostra Gente ed è particolarmente sentita, non solo con le " orecchie ", ma anche nel Cuore e nell' animo di tutti noi. Portare avanti una cosa così bella non è bello? Unire le diverse generazioni in festa ed allegria non è bello? Portare tutta la Nostra Gente , e non solo, in piazza non è bello? Vedere con che spirito si partecipazione tutta la comunità si sente toccata dalla Festa e dall' aria che si respira in quella Notte, orpo non è Bello?? Questa è la sana e Tradizionale Festa Dei Coscritti ad Alesso se qualcuno o qualche " Anonymous " non l'ha ancora capito. Quindi non saranno di certo quattro righe sul messaggero a svilire La Nostra Festa e neanche quella del Lampone e del Mirtillo, che da questa storia credo ne abbia la meglio.
Buon Anno a tutti quanti Alesso e non.
Tonino Zilli