COME SE NON BASTASSE TUTTO IL RESTO . . . . .
OCCORRE OCCUPARSI E PREOCCUPARSI ANCHE DELLE LUCI CIMITERIALI ! ! !
Sollevo l’argomento perché credo possa interessare più di qualcuno e magari, stimolare qualche verifica.
Lo scorso mese di ottobre ricevetti l’avviso di pagamento del canone annuale di mia pertinenza per l’illuminazione votiva nel Cimitero Comunale di Cavazzo. Premetto che la ditta concessionaria dell’appalto dell’illuminazione votiva per Cavazzo, lo è anche per Trasaghis, Amaro e probabilmente, per un certo numero di altri Comuni.
Avendo notato un discreto aumento rispetto al canone dell’anno precedente (circa il 6,5%), in occasione della visita ai miei defunti, mi recai presso il Municipio di Cavazzo, dove mi fu rilasciata copia della Determinazione Comunale che aveva autorizzato l’aumento e mi fu fatta prendere visione del contratto d’appalto in corso. Notai, quindi, che rispetto a quanto previsto nel contratto, erano state applicate modalità e criteri, a mio avviso, in aperta difformità dalle clausole contrattuali e che avevano fatto quasi raddoppiare l’importo dell’aumento.
Nei primi giorni di novembre scrissi al Sindaco, sollevando le mie obiezioni e chiedendo la revoca della Determinazione che aveva autorizzato l’aumento.
A distanza di una decina di giorni ricevetti risposta dal Funzionario responsabile del Servizio Opere Manutentive (ricordo che il Comune di Cavazzo fa parte dell’Associazione Intercomunale della Conca Tolmezzina, che gestisce in comune tale servizio), il quale mi confermò che l’aumento autorizzato era regolare, che gli stessi procedimenti da me contestati erano stati adottati anche in passato (quasi fosse una implicita autorizzazione a proseguire nell’errore), che il Servizio era comunque facoltativo e che, quindi ero libero di disdettarlo ove non fosse più di mio gradimento ed infine, che l’importo da me contestato era così irrisorio che, anche il solo parlarne, costava di più.
Qualche giorno fa ho nuovamente scritto al Sindaco di Cavazzo, reiterando la mia richiesta. Questa volta, però, l’ho inviata, per conoscenza, anche al Capogruppo di minoranza nel Consiglio Comunale, auspicando che un argomento che coinvolge, comunque, un numero notevole di cittadini, venga affrontato e discusso sia in Giunta che in Consiglio Comunale.
Spero che si colga la palla al balzo; così come mi auguro che qualche cittadino di Trasaghis e/o Amaro decida di approfondire l’argomento con la sua Amministrazione Comunale.
Un cordialissimo mandi.
Giacomo De Vita
RispondiEliminaRileint l'articul di Giacomo De Vito, mi ricuardi che par chestis cuestions al esisteve il difensor civic che al judave i citadins tes cuestions cu lis aministrazions. Magari cussìno Tondo al a eliminat chest servizi.