L'inesistenza del problema dovrebbe essere confermato anche dalla ricostruzione storica pubblicata ieri sul Blog, quando sono state descritte le peripezie di chi ne ha effettivamente tentato il recupero (per necessità contingenti, non per hobby) e quando si consideri che l'unico incidente mortale verificatosi è successo 70 anni fa, durante rischiose operazioni di disinnesco, non certo a carico di famigliole intente a fare il pic nic nel week-end!
Una volta di più è quindi in caso di evitare allarmismi ingiustificati, per di più di fronte a "no-news". (A&D)
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«Bombe nel lago? Non ci sono pericoli»
Il sindaco Augusto Picco rassicura i turisti che frequentano la località
TRASAGHIS. «Non c’è alcun pericolo bombe sul lago dei Tre Comuni, dove chiunque può continuare a venire a farci visita». La scoperta di alcuni ordigni bellici sul fondo del grande lago friulano effettuata in questi giorni dai sommozzatori di Team Explorers di Pordenone, è oggetto di un intervento del sindaco di Trasaghis Augusto Picco, intenzionato a smorzare certi allarmismi che potrebbero vanificare il lavoro di promozione che l’amministrazione comunale sta svolgendo da anni per far conoscere il lago dei Tre Comuni, ormai meta per migliaia di visitatori soprattutto nel periodo estivo: «Stiamo parlando – dice il primo cittadino – di ordigni che si trovano a una certa profondità: non è neppure detto che essi siano tuttora pericolosi, ma sarà cura del Genio guastatori fare le dovute verifiche sulla necessità o meno di farle brillare. Detto questo, il lago è sicuro». Il sindaco ci tiene a fare tutte le dovute precisazioni, anche perché il più grande lago friulano è ogni anno visitato da famiglie e migliaia di stranieri che molto spesso trascorrono anche più di qualche giorno nel camping situato sulla riva ovest. L’impressione che nelle acque del bacino siano stati riversati materiali bellici della seconda guerra mondiale, così come è emersa in questi giorni, non rappresenta certo un bel biglietto da visita per la val del Lago e l’amministrazione di Trasaghis ci tiene a chiarire qualsiasi dubbio: «Non è la prima volta – dice Picco – che sul territorio friulano emergono ordigni bellici, ma il pronto intervento delle forze militari ha permesso di evitare qualsiasi rischio. I sommozzatori, come tutti i visitatori, sono i benvenuti, ma è bene fare attenzione ed evitare messaggi che potrebbero risultare fuorvianti». (p.c.)
(Messaggero Veneto, 29 aprile 2017)
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E i lettori, i frequentatori del Lago, quanti operano nel settore turistico, che ne pensano? Raccontatelo al Blog!
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