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Da balera a discoteca: chiude dopo 60 anni il “Lago” di Alesso
Sabato l’ultima serata nel locale che s’affaccia su Cavazzo. Passerella per centinaia di vip come Joe Sentieri e i Righeiradi Christian Seu
TRASAGHIS. Alla vigilia del sessantesimo compleanno chiude definitivamente i battenti la discoteca “Al Lago” di Alesso di Trasaghis, uno dei punti di riferimento del divertimento serale per intere generazioni di friulani. L’ultimo ballo sfrenato sabato, poi giù il sipario. “That’s all, folks”, è davvero tutto, recita sibillina la locandina dell’evento che sancirà la chiusura del locale.
«Purtroppo mandare avanti un’impresa del genere non è facile: ancora oggi la nostra discoteca è gettonatissima, ma continuare con la gestione familiare è impossibile», racconta Antonella Perini, che con il fratello deejay Miky ha ereditato da nonna Marisa il dancing in riva al lago di Cavazzo.
La storia
L’illuminazione fu di Lorenzo Gamberini, originario di Bologna, che appena qualche anno prima aveva aperto l’albergo e ristorante “Al lago - Tre comuni”, che si trovava proprio di fronte all’attuale sede della discoteca, dove oggi sorge la pizzeria Alla Darsena. Correva il 1957: il ristorante venne trasformato proprio in balera, con i primi giri di liscio cadenzati dalla “campana” che imponeva ai clienti di pagare il gettone o lasciare la pista dopo quattro dischi. Altri tempi, altra musica.
Come quella di Maria Colomber, che proprio in riva al lago di Cavazzo passò l’anno dell’apertura: tre anni prima era arrivata ottava a Sanremo, con la sua “L’ombra”. Sono gli anni in cui va di moda il saltino di Joe Sentieri, amico personale del patron Lorenzo: era un habitué, dalle parti di Alesso. Dietro il bancone c’era lei, Marisa Gamberini: figlia di Lorenzo e sorella di Ferruccio e Lia, che fin da giovanissima ha gravitato tra albergo, ristorante e balera, pronta a mettere mano dove una mano effettivamente serviva.
Negli anni Settanta l’avvento della disco music e il tentativo di accattivarsi i giovani dell’epoca trasforma il Lago, che da balera diventa vera e propria discoteca. Poi, quattro anni fa, la nuova svolta, con la gestione firmata da Antonella e Miky Perini, che forti dei rispettivi successi professionali e con l’imprescindibile supporto della famiglia - nonna Marisa in testa - tornano in Carnia per rilanciare il locale.
Personaggi e feste
Deejay di grido, personaggi del mondo dello spettacolo e della musica. Ne sono transitati a migliaia, dalle parti di Cavazzo. Dai Righeira a Neja, da Sandy Marton a Paoletta, da Regina ai Soundlovers. E, per arrivare ai Novanta e Duemila, Molella, Albertino, Prezioso, Provenzano, Fargetta, Gigi d’Agostino, Gabry Ponte, giusto per citare quelli che di dischi ne hanno scratchati a migliaia, nelle discoteche di mezzo mondo.
Arrivano gli anni delle ospitate vip, dei volti noti del piccolo schermo: e allora ecco Valerio Staffelli, Rocco Siffredi, Melita Toniolo, Juliana Moreira. Tra i big passati da Alesso anche Fabri Fibra, protagonista di una serata-evento. E poi, le feste di beneficienza: all’alba del Duemila l’asse tra il Lago e l’Udinese portò più volte i giocatori bianconeri in discoteca.
L’ultima serata
«Ora vogliamo salutare tutti quelli che ci sono stati vicini in questi anni, che sono cresciuti al Lago e che qui hanno passati momenti di relax e divertimento», racconta Antonella Perini. La serata si aprirà alle 22: due le sale a disposizione per chi vorrà tirare fino a tardi, tra buona musica e balli scatenati: in consolle il padrone di casa Miky Perini, affiancato da Giovanni Mans, Julio Montana e, nella second room, da dj Tez, FerDj e dj Magic; nel privè Vincent Ciccarone e Marco Toppano. E il futuro? «Speriamo che qualcuno decida di investire qua: noi siamo disponibili a mettere a disposizione la nostra esperienza», conclude Antonella.
(Messaggero Veneto, 16 aprile 2017)
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Naturalmente, chi vuole può raccontare al Blog cosa ha significato per lei/lui "andare al Lago".
Sulla pagina fb del Blog sono intervenute, su questo argomento, diverse persone. La notizia della chiusura del “Lago” è stata “Un tuffo al cuore x tutti noi” (Simona) in quanto quelli sono stati “I migliori anni della mia vita...!!” (Rita) e “I migliori anni della mia gioventù” (Daniel).
RispondiEliminaCommenti anche da parte di chi ha frequentato poco il locale ma ne percepisce l’importanza per la socialità: “Ho frequentato sempre pochissimo le discoteche e quindi anche questa. Però ricordo che negli anni '80 i miei coetanei smaniavano dalla voglia di andarci e da Gemona partivano la domenica pomeriggio, chi in motorino e chi in bici. Si iniziava con IL LAGO, poi, compiuti 16 anni, si andava alla GROTTA” (Maria), “mai andata in discoteca ....però mi piaceva che ci fosse” (Caterina)
Ma c’è stato anche chi si è interrogato sul “peso mediatico” della notizia: “Come mai quando a Trasaghis hanno chiuso la fabbrica, dove lavoravano anche tanti compaesani, il Messaggero Veneto non ha dedicato all’argomento un’ intera pagina del giornale e per una discoteca si? Queste sono le domande che ci si dovrebbe porre” (D.T.).
Posto indimenticabile.... dove ho conosciuto mio marito nel lontano agosto 1969!
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