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martedì 11 aprile 2017

"A rieccolo 'sto zozzo": ancora un incendio a Trasaghis (II)

Il piromane colpisce ancora: bosco in fiamme

Un incendio doloso ha ridotto in cenere 7 mila metri quadrati di un canneto a Trasaghis, sono già una dozzina i roghi in un mese
RASAGHIS. È allarme incendi nella Val del Lago, dove l’ennesimo fuoco (doloso) stavolta si è portato via circa settemila metri quadrati di area boschiva.
Le fiamme sono divampate domenica verso le 18.30 e sono state necessarie diverse d’ore per domarle. Sul posto hanno lavorato fino alle 23 i vigili del fuoco di Gemona e i volontari della Protezione civile di Trasaghis, ormai abituati a intervenire in quel territorio per porre rimedio alle “imprese” di quello che è già stato definito un piromane seriale, che da più di un mese si diverte ad appiccare fuochi (sono già una dozzina quelli a lui imputabili) nel territorio di Trasaghis.
Domenica ha colpito nel canneto dietro alla pescheria, verso Alesso. I seppur tempestivi interventi di spegnimento hanno permesso di fermare le fiamme, ma non hanno evitato che ben settemila metri quadrati di terreno andassero letteralmente in fumo.
È di certo l’incendio più consistente tra quelli firmati dal piromane, dopo quello del 12 marzo, quando andarono a fuoco le alture del monte Brancot sopra Braulins e fu necessario l’intervento dell’elicottero per fermare le fiamme. E che l’ennesimo incendio sia partito sempre dalla stessa mano è ormai evidente, anche se ciò che comincia a preoccupare è il fatto che questa cattiva e rischiosa abitudine non cessi, nemmeno di fronte alle indagini delle forze dell’ordine.
Prima di domenica, un altro piccolo fuoco era stato acceso sabato sera, nella stessa zona del canneto, ma verso la località di Avasinis. Anche in questo caso l’intervento di spegnimento da parte di volontari locali era stato immediato, ma le conseguenze degli ultimi atti incendiari che hanno colpito la Val del Lago potevano essere ben peggiori: da mesi non si registrano significative precipitazioni e le aree boschive sono facilmente infiammabili.
La scorsa settimana a Braulins era andata a fuoco una casa disabitata, ubicata in una zona isolata in via monte Brancot, e precedentemente un incendio doloso era stato domato ad Alesso, un altro nell’area artigianale a poca distanza dalla stalla sociale.
Il campo d’azione in cui l’incendiario è entrato in azione una dozzina di volte in queste settimane interessa l’area di Braulins, Trasaghis e Alesso e in particolare il monte Brancot, dove più volte è stato evitato il peggio. Il piromane è sempre entrato in azione nei giorni del fine settimana: probabilmente, il suo è un innesto piccolo, che gli concede il tempo di scomparire senza lasciare traccia prima che il fumo sia diventato visibile anche a lunghe distanze.
Dimostra, insomma, anche una buona conoscenza del territorio in cui agisce. Quello di domenica è stato acceso nelle ore serali, diversamente da quelli immediatamente precedenti, quando i soccorsi erano intervenuti anche più di una volta nel corso di un pomeriggio. Certamente, in queste settimane, il tempestivo allarme e l’immediato arrivo delle squadre della Protezione civile (in alcuni casi hanno operato anche più gruppi), ha sempre permesso di affrontare l’allarme nel modo migliore.


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