40º DEL TERREMOTO
A Trasaghis le cose non stanno così
(Lettera al Messaggero Veneto, 27 maggio 2016)
Egregio Direttore, ho letto sul Messaggero Veneto di sabato 21 maggio la lettera dell'ex sindaco di Trasaghis Loredano Tomat in cui lamentava di non essere stato invitato alle iniziative organizzate dal Comune per ricordare il 40º anniversario del terremoto del 1976. Le cose non stanno così. Dieci giorni prima del 6 maggio dal Comune per telefono gli è stato chiesto se disponeva anche di un indirizzo di posta elettronica al quale inviare immediatamente l'invito ufficiale della Regione e del Comune; la sua risposta è stata questa: «Non mandatemi nessun invito». L'invito del Comune è stato inviato ugualmente per posta però al vecchio indirizzo e di questo gli chiedo scusa. Nel 1976 io avevo 6 anni e quindi non conosco le vicissitudini di quel periodo, se hanno tempo e voglia, quelli che erano in giunta e in consiglio con lui potranno replicare. Posso dire però che negli ultimi 20 anni che ho seguito le vicende del Comune di Trasaghis, prima da consigliere, poi da assessore e infine da sindaco, il signor Tomat non ha mai partecipato a nessuna iniziativa organizzata dal Comune nonostante sia sempre stato regolarmente invitato. Si è estraniato e, per usare la sua espressione, «sepolto» da solo. Alcuni anni fa, in previsione della pubblicazione di un libro del Comune, ho letto le delibere di giunta e di consiglio del periodo del terremoto. Quei verbali raccontano una storia diversa da quella che descrive l'ex sindaco Tomat nella sua lettera. Le critiche più dure per le sue continue assenze dal Comune erano portate da esponenti del suo stesso partito e della minoranza democristiana di allora ed era difeso proprio da quei "rambo" che considera suoi nemici. A Trasaghis, il 6 e il 7 maggio scorsi, sono tornati centinaia di rappresentanti delle istituzioni e di volontari dall'Italia e dall'estero che ci avevano aiutato 40 anni fa, e tutte le iniziative proposte hanno visto una grande partecipazione di gente. Anche la presenza a Trasaghis del cardinale di Perugia Gualtiero Bassetti, dell'on. Zamberletti, della presidente della Regione Serracchiani, del presidente del Consiglio regionale Iacop, dell'ing. Gioacchino Giomi capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, di tante altre autorità e di volontari è stata significativa. È forse questa grande partecipazione che ha dato fastidio all'ex sindaco Tomat. Nella lettera attacca anche la Regione che a mio parere ha fatto invece decisamente una bella figura, coordinando numerosissime iniziative per ricordare il 40º anniversario del terremoto. Una decina di giorni prima del 6 maggio, incontrando il sindaco di Venzone e presidente dell'Associazione Comuni terremotati e sindaci della ricostruzione del Friuli, che mi aveva chiesto l'elenco dei sindaci di Trasaghis, mi ha riferito che il presidente onorario dell'associazione stava avvertendo tutti i sindaci in carica nel 1976 per preannunciare loro che al termine delle verifiche con il cerimoniale del Quirinale, l'ufficio di gabinetto della presidenza del Consiglio regionale li avrebbe contattati per invitarli all'incontro con il Presidente della Repubblica. Penso quindi che il signor Tomat sia stato avvertito per tempo. La lettera dell'ex sindaco Tomat è del tutto strumentale e per me quindi la polemica può finire qui.
Augusto Picco, sindaco di Trasaghis
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