"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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venerdì 18 dicembre 2015

Tagliamento in secca, Lago sotto osservazione?

Una foto del Tagliamento in secca presa dal ponte di Braulins campeggia oggi in prima pagina sul Messaggero Veneto. All'interno, note preoccupate sulla situazione caratterizzata dalla siccità, con le preoccupazioni per le conseguenze sull'approvvigionamento idrico:

Tagliamento in secca (foto Petrussi)
Regione piovosa, il Friuli. Il “catino” d’Italia a detta di molti. Ma non certo in questi ultimi due mesi. Non a novembre soprattutto, dove tutti hanno lasciato l’ombrello a casa. Perché così poche precipitazioni non si registravano in Regione dal 1988. Secondo i dati forniti dall’Osmer (Osservatorio meteorologico regionale) non si sono superati i 25 millimetri di pioggia.
E se ancora non si grida all’allarme siccità non si nasconde la preoccupazione in vista dei mesi primaverili ed estivi quando arriverà il momento di irrigare terreni e colture. Chi spera in un Natale innevato rimarrà deluso. E in montagna gli operatori danno il via alla stagione dello sci proprio in questo fine settimana incrociando le dita e affidandosi ai cannoni sparaneve per rendere praticabili le piste. (...) 
Autunno all’asciutto soprattutto nella zona montana dove, nei mesi di settembre, ottobre e novembre, le precipitazioni sono diminuite del 40 per cento rispetto alla media. Di conseguenza la portata del Tagliamento e del Torre si è ridotta in quantità significativa.
Nel solo novembre in montagna e in pianura è piovuto tra il 5 e il 10% in meno della media, a Udine addirittura il 30 per cento in meno. Le falde freatiche si sono abbassate di due metri e il trend negativo non cessa. «Per ora non ci sono esigenze di irrigazione – conferma l’ingegnere Massimo Canali direttore del Consorzio Ledra Tagliamento – , ma la preoccupazione si avrà nei mesi primaverili. Del resto nell’area compresa tra Gemona e Lignano questo mese di novembre è stato il più secco in assoluto dal 1981».
E proprio per far fronte a questi eventi «estremi» è necessario che la Regione e lo Stato provvedano a degli stanziamenti per la salvaguardia delle risorse idriche. «Il nostro mestiere – spiega – è portare l’acqua quando non c’è e toglierla quando è in eccesso. Per fare ciò sono necessari strumenti e investimenti in questi settori. Tra questi molto importanti sono l’ammodernamento dei sistemi di irrigazione nel Medio Friuli e nei territori a Nord e Sud della Napoleonica e la manutenzione del reticolo idrografico da Gemona a Lignano».

Statisticamente, quasi a ogni allarme-siccità ha fatto seguito il riemergere della proposta di utilizzare le acque del Lago per assicurare una conveniente riserva d'acqua da destinare all'irrigazione.
Un tema dunque sotto-traccia, che si lega al dibattito in corso sulla possibile rinaturalizzazione del Lago e a proposito del quale serve, ora più che mai, una programmazione accurata e onnicomprensiva. (A&D)

6 commenti:

  1. Spiegati meglio ,in cosa consiste (la programmazione accurata e onnicomprensiva) Luci

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    1. Se la rinaturalizzazione del Lago passa attraverso la realizzazione del by-pass, l'UNICA possibilità concreta di attuarlo è un progetto coordinato che lo preveda espressamente in relazione al piano regionale di gestione idrica e alle concessioni per l'irrigazione. Altrimenti il Consorzio Ledra Tagliamento farà valere le concessioni che ha già in mano e il Lago rimarrà doppiamente fregato. Serve dunque il tante volte auspicato tavolo di confronto tra Regione - Consorzio - Comuni - Comitati - Tecnici per arrivare a una "proposta unitaria e condivisa".

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    2. Luci!? ... almeno a Natale...

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    3. Evidentemente Luci segue il Blog e "almeno a Natale" interviene con un contributo. L'Anonimo delle 12.57 non ha nemmeno la cortesia di siglarsi con uno pseudonimo e interviene solo per un dileggio (probabilmente l'ennesimo). Eppure il tema meriterebbe ben altra attenzione e considerazione!

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  2. Mi scuso,Cladio.

    ... almeno questo Natale, le banalità teniamole a casa propria.

    Cladio

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    1. Bene, Cladio. Ora aspettiamo il suo contributo sull'argomento. La proposta del Blog non è una banalità ma un auspicio quasi drammatico: o si fa ora il "salto di qualità" con una progettazione condivisa o la partita è persa. Anche a Natale.

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