La Regione sosterrà il rilancio del lago
Messaggero Veneto, 24 dicembre 2015
Le nebbie sul futuro del Lago presto si diraderanno? (foto Angelo Stefanutti) |
L’obiettivo è dunque quello di avviare il prima possibile un concorso di idee, promosso e sostenuto sia dai tre Comuni della Val del lago sia dalla Comunità montana ma anche dalla Regione, affinché si produca uno studio su come intervenire per lo sviluppo del lago: «Le questioni da valutare - spiega Revelant - sono sostanzialmente tre: da un lato la necessità di risolvere il problema dei fanghi che si depositano sul fondale del lago per effetto dello scarico della centrale a Somplago; dall’altro la necessità del mondo agricolo di ricevere le acque attraverso un canale che prenda l’acqua dallo scarico di Trasaghis; infine, vi è anche la predisposizione di un progetto condiviso per lo sviluppo turistico del lago». (p.c.)
Come che pe ricostruzion dal Friûl taramotât a coventà la union di dutis lis fuarcis par un sôl obietîf, cussì al a di jessi ancje pe rinaturalizazion dal nestri lâc
RispondiEliminaInteressante la discussione sviluppatasi su fb a proposito della possibile realizzazione del by pass, di cui si riportano alcuni stralci.
RispondiEliminaA&D: i tempi sembrano maturi...Viene ipotizzata una condotta sul fondo del lago che porti fuori l'acqua fredda e fangosa della centrale utilizzando poi la galleria SADE per arrivare a Trasaghis e al Tagliamento...
Marchetti Fausto: Mi pare una ipotesi costosa,con lunghi tempi d'attuazione,con grosso impatto ambientale e che non risolvera' il problema "bisogno d'acqua" a scopo irriguo!......Ci sono altre soluzioni che costerebbero anche meno e risolverebbero tutti i problemi...
Remo Brunetti: Cemût mai che in tancj agns che si fevele di rinaturalizâ il lâc, Fausto Marchetti si impense dome cumò di contestâ le uniche propueste presentade che a scomence a jessi considerade ancje a livel regjonâl? Se Fausto Marchetti al è bon di fâ un progjet serio come chel dal ing Franzil, e che al spieghi cemût fâ par salvâ il lâc da aghe che a ven fûr da centrâl, 'o sin pronts a scoltâlu. Che al tegni però a ments che il studi di Franzil nol è dome une ipotesi, ma une sorte di progjet preliminâr là che ogni aspiet al è stât e al ven (parcè che nol è ancjemò completât) studiât .
Ce propuestis fasiel pe sô rinaturalizazion?
Marchetti Fausto: A mio avviso (e non solo) si deve intervenire a monte, scaricando direttamente in Tagliamento a monte di Bordano o comunque prima delle prese del consorzio Ledra-Tagliamento...otterresti una portata sufficente a garantire acqua per l'agricoltura e a mantene vivo il fiume che da li' a Peonis rimane secco piu' la possibilità di installare nuove turbine di ultima generazione e di basso impatto e ingombro!.....Costa?.....tutti i lavori finiti costano....ma si ripagano a breve tempo...
Remo Brunetti: Jo no soi un tecnic, ma la sô propueste a vares di tignî cont almancul di dos roubis. Ven a stai che il taiament al è plui alt dal lâc, e po che bisugne forâ la mont. Jessint il taiament plui alt dal lâc, le aghe a tocjares pompâle su in cualchi mût. E se ancje 'o vessin i bêz par forâ la mont, dulà laressino a meti il materiâl di sgjâf? Ma di sigûr lui al a bielza rasonât su chestis cuestions
A&D: Quando si è iniziato a parlare di by-pass, negli anni '80 (all'epoca della campagna contro il prelievo del Consorzio LT, culminata con il convegno tecnico-scientifico del settembre 1987) si ipotizzava una condotta sotto il monte Festa, per portare al Tagliamento lo scarico della centrale. Era una soluzione che aveva dei costi altissimi, improponibili, e ben presto "a jè lade a murì". L'ipotesi Franzil di una condotta "leggera" sul fondo del Lago che utilizzi poi l'attuale galleria Sade-Enel potrebbe essere quella che potrebbe essere realizzata con maggiore facilità. Ovviamente, come si sostiene da anni sul Blog, serve un "tavolo di concertazione" perchè bisogna tener conto delle esigenze del Lago, del rifornimento irriguo, delle ipotesi di centraline sul canale Sade, probabilmente anche dei temoli che lì vivono ora tranquilli...
Non scarterei l'ipotesi di scarico a monte Bordano, se fattibile, solo per una questione di costi, se le quote lo permettono ovviamente.
RispondiEliminaMi perplime un po l'idea del condotto subaqueo, per poter fare defluire lo scarico della centrale ci vuole una conduttura non da poco, un bel tubicino, si tutto fattibile ma fare questo sul lago che ha una profondità discreta e un fondale ormai melmoso non e cosa facile, non come lo potrebbe essere nel mare dove può manovrare una nave posa tubi.
Da considerare anche la possibilità di installare delle centraline lungo la galleria sotto il Festa, cosa che in una tubatura subacquea non e possibile fare.
Il mio e comunque un parere da profano, largo agli ingegneri..
Saluti P.L.