(A&D)
A tutti, un piccolo, modesto regalo: la possibilità di rileggere come il Lago venisse descritto, percepito, vissuto nella primavera del 1951. Con 'augurio che quelle primavere non siano solo preistoria.
Lo spettacolo è davvero meraviglioso: la pace della montagna, il calore del sole, il profumo dei prati su cui spuntano i primi fiori, il colore indefinito delle acque, il panorama suggestivo creano quell'atmosfera che ritempra il corpo e solleva lo spirito. Qui tutto si dimentica, felici di sdraiarsi sull'erba e godere ad occhi chiusi, di un dono portentoso ed invisibile che proviene dalle cime spruzzate di neve, dai boschi di resine, dalle acque trasparenti, dal sole che tutto innonda, un dono della natura che compendia i suoi tesori in una «medicina» che non ha nome e non ha prezzo, che si avverte nell'aria ma che nessuno saprebbe definire.
(F.F., "Il Gazzettino", 26 aprile 1951)
Auguri di Buona Pasqua anche a te.
RispondiEliminaDamiano (Braulins)
Buona Pasqua continua così con il tuo blog!!!
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