Portavoce della gravità della situazione evidenziata dagli enti locali il vicepresidente del Consorzio di bonifica Ledra Tagliamento, Stefano Fabbro, in rappresentanza dei sindaci dei 63 Comuni aderenti che auspicano l’immediato intervento della Regione. Fabbro pertanto chiede «interventi atti a mettere in sicurezza i sistemi anche in condizioni di scarsità di risorsa idrica come quello attuale; l’adozione di deroghe al valore del deflusso minimo vitale dei fiumi, peraltro già adottate nel vicino Veneto; il procedimento negli investimenti di trasformazione degli impianti irrigui da scorrimento ad aspersione; interventi strutturali che permettano di fare fronte a questa situazione di emergenza. In particolare, proponiamo la costruzione di una condotta di collegamento tra il lago di Cavazzo e il sistema derivatorio Ledra-Tagliamento per il recupero parziale della portata di scarico della centrale di Somplago, già presentata nel 1981 e reintegrata con ulteriore documentazione nel 2007». Bisogna intervenire con estrema urgenza – sottolinea Fabbro - la situazione è seria e rischia di diventare grave sia nel settore agricolo, dove è fondamentale il mantenimento del livello idrico nei canali per la vivibilità del territorio, sia per i conseguenti problemi sanitari (a Udine con l’abbassamento delle rogge reale è il problema ratti) che ittico. E’ necessario quindi suddividere gli interventi da quelli urgenti a medio e lungo termine».
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Come che si pos lei te denuncie ripuartade ancje su chest blog di Lenna e Ariis, a la comission europeane, i funzionaris da nestre regjon no son bogns di fâ rispietâ a Edipower lis lez sul "deflusso minimo vitale". Difat par Edipower dute le aghe a vares di trasformâsi in kw.Al è par chel che tai flums no 'ndè aga. A è la aviditât, che a fâs sbassâ lis faldis, no dome il sec. Al è ancje di dî però che il consorzi Ledra Tagliamento nol bagne dome i cjamps da basse, ma ancje lui prin di bagnâ al fâs corint cu lis sôs centralinis.
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