Tagliamento e fiumi carnici in secca. Cause e responsabilità denunciate all'Europa

Il "Messaggero Veneto" di ieri ha pubblicato ieri una lettera di Steven Ariis dove viene  spiegata la sostanza della denuncia presentata, assieme a Gio Batta Lenna, presso le autorità europee a proposito delle palesi violazioni sul deflusso minimo e sulle captazioni attuate in Friuli.

Deflusso minimo.  C’è una mancata attuazione 


Il comitato Peraltrestrade Dolomiti, dopo aver valutato l’attuale situazione di criticità in cui versano i corpi idrici facenti parte del bacino montano del Tagliamento (nonostante le pioggie di questi giorni che hanno posto parzialmente rimedio), in cui tuttora sono presenti chilometri e chilometri di corsi in cattive condizioni, si è reso promotore di una denuncia formale alla commissione delle comunità europee di Bruxelles, per la violazione della direttiva europea acque 2000/60. Scopo di tale azione, è informare le autorità competenti a livello europeo, in merito alla mancata attuazione, da parte della regione Friuli Venezia Giulia, delle normative europee, nazionali e regionali in materia di deflusso minimo vitale, difesa del suolo e tutela della risorsa idrica. Si è valutato di dover intraprendere questa iniziativa in seguito alle innumerevoli segnalazioni e sollecitazioni pervenute alle autorità regionali e alle varie procure competenti, rimaste invariabilmente senza esito. Ciò può avvenire impunemente nella nostra regione, mentre in altre, anche confinanti, il mancato rilascio del deflusso minimo vitale ha comportato condanne penali e pesanti sanzioni. Si auspica dunque che le autorità europee prendano atto dei gravi danni ambientali e paesaggistici persistenti in Carnia e facciano di conseguenza luce sulle relative responsabilità. Steven Ariis per il Comitato - Forni di Sotto


(Messaggero Veneto, 17 aprile 2012)


Nella denuncia presentata si documentano lo stato dei fiumi, la situazione delle captazioni e anche le condizioni del Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni