Era il 2 agosto del 2006, quando l'allora presidente della Camera di Commercio di Udine, ing. Valduga, formulò, sul Messaggero Veneto, la proposta di giungere alla "realizzazione della condotta di collegamento dallo scarico del lago di Cavazzo al sistema del Canale Ledra Tagliamento, opera inserita nel piano decennale delle opere di bonifica e necessaria per evitare fenomeni di dispersione di acqua stabilizzando i flussi destinati anche al funzionamento degli impianti di produzione di energia idroelettrica".
Nel giro di poche ore il Sindaco di Trasaghis, che era allora Ivo Del Negro, in una pronta risposta, dopo aver richiamato i precedenti storici del problema, ribadì: "Se acqua si vuol prendere (come si va ribadendo da decenni), si utilizzi pure quella che l’Enel fa arrivare alla centrale di Somplago: anziché immetterla nel lago, si trovino i mezzi e le modalità di farla arrivare ai campi del Consorzio Ledra Tagliamento (si è dibattuto a lungo, individuando varie modalità attuative per realizzare un apposito “by pass”).
Otterremmo così di placare la sete delle campagne e ripristineremmo una invidiabile condizione naturalistica al Lago, migliorandone la qualità delle acque, aumentandone la temperatura, stabilizzandone i livelli".
E, nel giro di pochi giorni, lunedì 7 agosto, presso la sala consiliare del Municipio di Trasaghis, venne poi organizzata dai Sindaci perilacustri una riunione alla quale vennero invitati la Provincia di Udine, le due Comunità Montane ed i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione di Tolmezzo
Intervennero allora, fra gli altri, l'Assessore Provinciale Enore Picco, il Consigliere dell'Ente Tutela Pesca Claudio Polano, i consiglieri regionali Virgilio Disetti, Renzo Petris e Patrizia Della Pietra, il sindaco di Amaro Tomaciello per la Comunità Montana della Carnia, l’assessore Floreani per Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, i consiglieri comunali Buzzi per Bordano e Cucchiaro per la minoranza consiliare di Trasaghis, il presidente dell'Associazione sindaci del terremoto Franceschino Barazzutti …. a sostenere le ragioni dell’opposizione al prelievo e della battaglia sostenuta dalle amministrazioni comunali rivierasche.
Si è riproposto questo "amarcord" (interessante anche nel sottolineare come le dichiarazioni del sindaco di Trasaghis del 2006 verrebbero oggi, con ogni probabilità, convintamente sostenute dai Comitati) per sottolineare quale mobilitazione di energie e di pensiero ci fosse stata nel 2006 di fronte a una "semplice" presa di posizione del presidente degli industriali.
Oggi, quando addirittura la Giunta Regionale riprende e sostiene la richiesta del Consorzio di dare attuazione pratica al prelievo delle acque del Lago, quale è l'opinione delle Amministrazioni comunali di Bordano, Cavazzo e Trasaghis?
(A&D)
Sul "canale Sade" la possibile derivazione è prevista da decenni.... |
E tra chescj sorestants, nol erie nissun di Cjavàç?
RispondiEliminaAl ere il sindic Iuri, cui siei coleghis L. Picco par Bordan e Del Negro par Trasaghis. Inche volte ducj trei i Cumuns a erin ducj a d'acuardi cuintri il gjavament de aghe.
RispondiEliminaA Edipower SI e ai contadins furlans NO? ... fruz, fruz e basta!
RispondiEliminaPieri
I contadins a tolevin l'aghe, Edipower a tol l'aghe ma regale il paltan. Ustu meti! Propit un bon afâr Pieri
RispondiEliminaPauli
mi pare di ricordare che a quei tempi si parlava di un prelievo che avrebbe causato un dislivello di 4 metri tra massimo e minimo, ora per il raddoppio della centrale si parla al massimo di un metro, sono due cose leggermente diverse....
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