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sabato 3 dicembre 2011

Lago, raccolte 660 firme per il referendum. E cumò?

Il Messaggero di giovedì ha dato notizia della conclusione della raccolta di firme promossa dalla minoranza consiliare per l'indizione di un referendum consultivo sul raddoppio della centrale di Somplago. Si attendono quindi le decisioni al proposito che saranno prese dall'Amministrazione comunale.


Centrale, 660 firme con la minoranza contro il raddoppio

TRASAGHIS Chiude a quota 660 la raccolta firme promossa a Trasaghis dal gruppo di minoranza “In Comune” per chiedere all’ente locale l’indizione di un referendum che consenta alla popolazione di esprimersi sul potenziamento della centrale idroelettrica di Somplago progettato da Edipower spa. “Potevamo senza alcuna difficoltà arrivare a mille, anche 1500 firme, ma abbiamo scelto di limitarci allo stretto necessario (la soglia utile era 625 vale a dire il 25% degli aventi diritto di voto) per dimostrare che quest’iniziativa non è rivolta a screditare il primo cittadino, ma a garantire alla gente il diritto di esprimersi su un progetto così impattante per il territorio”, dichiara il capogruppo Giorgio Rodaro, che tiene a marcare la completa autonomia dell’iniziativa referendaria rispetto ai comitati. La richiesta con allegate firme è stata protocollata e ora l’amministrazione comunale avrà 30 giorni per decidere il da farsi. Qualcuno parla già d’illegittimità del quesito non essendo il progetto di esclusiva competenza dell’ente locale di Trasaghis. “Anche fosse così – ribatte Rodaro -, nulla vieta al sindaco di sentire il parere della gente su un’opera dal così pesante impatto per il territorio del nostro comune”. Nel progetto di Edipower l’opposizione rileva infatti innumerevoli mali e pochi, nonché incerti benefici. “A favore dell’intervento si è genericamente parlato di mitigazione ambientale e di compensazione ovvero di ricadute in positivo sul bilancio comunale che però non sono mai state quantificate – continua Rodaro -. A benefici incerti corrispondono danni evidenti: potenziare la centrale significherebbe innalzare il livello dell’acqua, di ben 2,5 metri secondo il professionista incaricato dal Comune di studiare il progetto, di un solo metro secondo Edipower, erodere le sponde dello specchio d’acqua e alterare sensibilmente la presenza di flora e fauna a seguito dell’innalzamento della temperatura dell’acqua. La Val del lago – conclude il capogruppo- ha già pagato un caro prezzo alle grandi opere, basti ricordare il passaggio dell’autostrada, ora chiedere sviluppo, in particolare turistico, per avere una nuova chance per il futuro”. 
Maura Delle Case

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