A Natale in ogni casa non
mancano mai albero e presepe, è la tradizione che si rinnova e che prende nuova
vita di anno in anno e che si tramanda nei secoli. Albero e presepe ci parlano
in un linguaggio simbolico. L’albero con i rami protesi verso l’alto in un certo
senso rappresenta l’uomo nella sua eterna ricerca di qualche cosa lassù in alto
che sembra irraggiungibile. Le palline decorative sono come dei piccoli scrigni
nei quali sono racchiusi desideri, aspettative e speranza.
Il presepe non è una
semplice rievocazione storica della natività descritta dagli evangelisti, in
particolare da Luca. Per i cristiani allestire il presepe significa rivivere
quel momento assolutamente trascendentale in cui quel bambino, quel piccolo frugoletto
di carne ed ossa nasceva per portare l’amore in mezzo a noi, nelle nostre case
e nelle nostre famiglie. Quel bambino che porta con se tutto il bene possibile
ed inimmaginabile lo adagiamo lì al centro, quasi con mano tremolante, perché
chiunque di noi spera che il bene sia al centro della propria vita e di quella
dei propri cari.
Guardiamo dunque con ammirazione a quella Sacra Famiglia in
cui regnava amore, comprensione e rispetto, e pensiamo a come le famiglie di
oggi riescano a trasmettere ai propri figli i sani e giusti ideali evocati da
questa sacra rappresentazione.
Già nell’antica Roma, nel
periodo del solstizio d’inverno, si svolgeva una festa che tendeva ad esaltare
i valori della famiglia, la “Sigillaria”.
In quel giorno i parenti si scambiavano
delle statuette, “sigilla”, raffiguranti i famigliari defunti, ed era compito
dei bambini riunire le statuette all’interno di un piccolo recinto in cui
veniva rappresentato un ambiente bucolico. Alla vigilia della Sigillaria tutti
i parenti si radunavano vicino al recinto per invocare la protezione dei cari
defunti. Attorno al IV secolo questa festa pagana fu fatta coincidere con il
Natale.
Se ne avete l’occasione,
fermatevi ad ammirare quello splendido presepe magistralmente scolpito da
Valeriano Lendaro ed allestito nella chiesa di Alesso. Guardate con quanto
amore parla quella natività, lì il tempo si è fermato, e ti sembra di sentire i
suoni ed i rumori di quegli antichi mestieri. Valeriano, un artigiano
eccezionale, un vero maestro del legno, quest’anno ci ha regalato una grande
emozione.
Grazie
Katia Cucchiaro
Buonasera Katia ho saputo solo adesso di questo presepio poi ho appreso notizie che la pubblicità è stata fatta solo fuori dalla chiesa non ho visto manifesti indicati come si vede di solito nei bar ecc forse sarò stato distratto comunque sarebbe stato bello fare più pubblicità anche prima che arrivasse l epifania non sto incolpando te o il blog la mia domanda era il presepe della chiesa e bello anche quello speriamo che non sia archiviato in una stanza o nella polvere senza nulla togliere la bravura di Valeriano io non sono tanto frequentatore della chiesa o per tempo o per altro ma il presepe della nostra chiesa è pure lui bello e da ammirare specialmente la notte di Natale che viene posato Gesù bambino poi come sempre le polemiche di paese ci sono già del tipo quanto la chiesa ha pagato di chi è stata l idea ecc ecc comunque sarà mia gradita occasione nel vedere questo lavoro
RispondiEliminaHo avuto la fortuna di ammirare il presepio la sera del concerto di Natale : Splendido
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