Un concorso di idee per ripensare il lago dei tre Comuni
Revelant (Ar): «Si apre una nuova prospettiva grazie al finanziamento di 50mila euro, ma servono sinergie tra territorio e Regione»
TRASAGHIS - «Si spalancano prospettive promettenti per il lago dei tre Comuni. Adesso serve il contributo del territorio, dagli enti locali all’Uti. Il successo del progetto non può prescindere da una piena e leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali». Così Roberto Revelant, consigliere regionale di Autonomia Responsabile, nell’esprimere soddisfazione per «l’accoglimento trasversale della mia proposta. La Regione ha finanziato con 50 mila euro un concorso di idee per rilanciare il lago con un progetto completo, organico e lungimirante. Questo deve essere considerato un punto di partenza, e un piccolo esempio di come la politica debba unire, quando si tratta di incentivare lo sviluppo della montagna, uscendo dagli steccati ideologici delle appartenenze partitiche. Sotto questo profilo, il Friuli dovrebbe prendere esempio da Trento e Bolzano, che antepongono sempre gli interessi territoriali ad altre logiche».
Spiega Revelant: «Questo progetto nasce nel 2014, quando ho lanciato l’idea di imprimere una svolta alla gestione del lago dei tre comuni. Inizialmente, la mia proposta ha faticato a fare proselitismo, ma il tempo mi ha dato ragione. La mia convinzione è molto semplice: non basta un concorso limitato alla sola rinaturalizzazione del lago, ma serve un piano più ambizioso, che coniughi la valorizzazione ambientale e turistica alle opportunità economiche legate a un utilizzo corretto dell’acqua: mi riferisco, ad esempio, all’apporto idrico per il settore agricolo nei periodi di siccità, mediante l’intervento del consorzio Ledra Tagliamento». Chiude Revelant: «Con i 50mila euro stanziati dalla Regione, i Comuni rivieraschi, l’Uti e l’amministrazione regionale stessa, devono avviare un percorso per rendere attrattivo il bando verso i professionisti del settore. Servono proposte innovative e brillanti, per dare una svolta al lago e, quindi, creare nuove opportunità di sviluppo economico e occupazionale per un’area che, ancora oggi, lascia intravedere un enorme potenziale inespresso».
Spiega Revelant: «Questo progetto nasce nel 2014, quando ho lanciato l’idea di imprimere una svolta alla gestione del lago dei tre comuni. Inizialmente, la mia proposta ha faticato a fare proselitismo, ma il tempo mi ha dato ragione. La mia convinzione è molto semplice: non basta un concorso limitato alla sola rinaturalizzazione del lago, ma serve un piano più ambizioso, che coniughi la valorizzazione ambientale e turistica alle opportunità economiche legate a un utilizzo corretto dell’acqua: mi riferisco, ad esempio, all’apporto idrico per il settore agricolo nei periodi di siccità, mediante l’intervento del consorzio Ledra Tagliamento». Chiude Revelant: «Con i 50mila euro stanziati dalla Regione, i Comuni rivieraschi, l’Uti e l’amministrazione regionale stessa, devono avviare un percorso per rendere attrattivo il bando verso i professionisti del settore. Servono proposte innovative e brillanti, per dare una svolta al lago e, quindi, creare nuove opportunità di sviluppo economico e occupazionale per un’area che, ancora oggi, lascia intravedere un enorme potenziale inespresso».
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