La "posta dei lettori" del MV ha ospitato una lettera di Franceschino Barazzutti a proposito della attuale conduzione dell'Ente Tutela Pesca, anche in merito alla recente perdita di diverse tonnellate di pesci che avrebbero potuto agevolmente essere salvati immettendoli nel Lago di Cavazzo / Tre Comuni.
Adesso chi comanda nell'Ente tutela pesca?
Egregio direttore, non può che destare indignazione in uno come me, componente per la Carnia del primo consiglio direttivo dell'Ente tutela pesca istituito nel 1971, leggere che tra novembre 2016 e marzo 2017 tonnellate di trote sono andate perse nell'allevamento dell'Etp di Flambro, perché a detta dello stesso ente - come riportato dal Messaggero Veneto - "diversi fattori non ci hanno permesso di spostare i pesci". Tra questi fattori viene citato il fatto che "non c'era nessuna struttura in grado di accoglierle". Struttura? Suvvia: il lago di Cavazzo, i bacini di Sauris e di Verzegnis con i loro milioni di metri cubi d'acqua - per citare solo alcuni - forse che non erano in grado di accoglierle? Con di più in essi i pesci sono sempre più rari. Come i pescatori ridotti in regione a circa 15 mila mentre nel 1971 erano circa 55 mila. Mi sorge una domanda: una volta nell'Etp comandavano i pescatori con i loro rappresentanti, ora chi comanda?
Franceschino Barazzutti, Cavazzo Carnico
(Messaggero Veneto, 1° luglio 2017)
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