L'allarme viene ora dal Direttore generale del Consorzio:
Tagliamento a secco, l’allarme della Regione
di Davide Vicedomini
Messaggero Veneto, 23 luglio 2015
Emanato un decreto sull’aggravamento dello stato idrico. In difficoltà anche il Torre. Il Consorzio avverte: se non pioverà entro domenica, approvvigionamenti a rischio
(…) Adesso anche i livelli delle falde freatiche, ovvero la quantità di risorse idriche nei corsi d’acqua di risorgiva, che non sembravano toccati dalla calura di questi giorni, grazie alle piogge della passata stagione, si stanno abbassando. In particolare viene monitorata ora dopo ora dal Consorzio la falda tra Cividale e Remanzacco, che serve l’approvvigionamento dei pozzi.
Per risolvere il problema annoso del deficit idrico che si verifica in estate c’è un progetto che servirebbe a garantire l’approvvigionamento del Ledra - Tagliamento attraverso il collegamento con lo scarico del Lago di Cavazzo. L’opera, inserita nella previsione del piano di tutela delle acque della regione, ha un costo di 40 milioni di euro.
Nel frattempo l’emergenza rimane. E se la situazione dovesse perdurare ancora per alcuni giorni, già dalla prossima settimana, si dovrà procedere a una razionalizzazione e quindi a una diminuzione della quantità e della frequenza dell’irrigazione nei campi
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Il consigliere regionale Revelant invita a puntare piuttosto su un miglioramento della rete idrica, prendendo poi in esame l'ipotesi del prelievo, attuando parallelamente passi per valorizzare il Lago:
Revelant, valorizzare lago di Cavazzo anche contro siccità
Articolo originale: http://www.ilgiornaledelfriuli.net/com-stampa/autonomia-responsabile-revelant-valorizzare-lago-di-cavazzo-anche-contro-siccita/#ixzz3gyOYyOSR
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Netto e deciso l'intervento dei Comitati: nessuna captazione se non attuata contestualmente alla realizzazione del by-pass, capace di ripristinare le condizioni di naturalità del Lago:
Nessun prelievo senza la realizzazione del by-pass
Il Comitato per la difesa e la valorizzazione del Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni ed il Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento non intendono lasciare senza risposta le dichiarazioni dei dirigenti del Consorzio Ledra Tagliamento di derivare nel proprio sistema irriguo le acque in uscita dal lago mediante una condotta del costo di 40 milioni da realizzarsi già nel 2017.
Non è più accettabile che il lago di Cavazzo sia asservito agli interessi idroelettrici, con di più “foresti”, ed a quelli della pianura attraverso i signori dell’acqua del Consorzio. Se è vero che tale progetto di derivazione è previsto nel Progetto di Piano Regionale di Tutela delle Acque (PPRTA) è altrettanto vero che in tale contesto di Piano va considerato il bypass che porti lo scarico della centrale di Somplago fuori dal lago.
A meno che qualcuno voglia assumersi la responsabilità di una guerra tra la montagna e la pianura, il Comitato dichiara che l’acqua dello scarico del lago non dovrà essere prelevata senza che contestualmente sia realizzato il bypass dalla centrale di Somplago allo scarico del lago. Non permetteremo che passi la furbata dei due tempi: realizzare prima la derivazione del consorzio e poi … dimenticare il bypass del lago! Il lago e la sua valle hanno subito troppi torti!
Con questo bypass le acque fredde e limose provenienti dal bacino dell’Ambiesta, in cui confluiscono le acque della Carnia centro-occidentale, non entreranno più in contatto con il lago, che così potrà tornare temperato come un tempo, con innegabili benefici a livello ambientale e turistico.
Per questo vigileremo affinchè non ci siano sgradite sorprese e che la volontà della gente della Val del Lago venga presa seriamente in considerazione, diversamente la sua mobilitazione sarà massiccia.
E’ tempo di dare soluzioni complessive e non parziali (interessate) ai problemi relativi alla risorsa idrica. Al riguardo, avuto presente che sono principalmente le acque del Tagliamento ad alimentare la falda, se le sue acque non scorreranno più nel suo alveo ghiaioso ma saranno trasportate altrove in impermeabili canali di cemento, quali saranno le conseguenze per la falda acquifera sottostante? Una falda captata ad Artegna dal Cafc e che fornisce acqua potabile a oltre 80 Comuni. Inoltre, di quanto si abbasserà la falda senza questo indispensabile apporto?
Del “bene comune acqua” non possono continuare a decidere solo cattedratici ed i soliti “signori dell’acqua”
Acqua significa democrazia!
Val del Lago, 25 luglio 2015
Dino Rabassi per il Comitato difesa e valorizzazione del lago – Alesso
Franceschino Barazzutti per il Comitato Tutela acque del bacino montano del
Tagliamento - Tolmezzo
Comitato per la difesa e lo sviluppo del Lago di Cavazzo
Ai lettori la parola, con l'invito a esprimere un parere non in forma emotiva ma magari dopo aver riesaminato i "precedenti storici" della questione, per non ritrovarci ogni estate nella saga del "già detto". Grazie
Non so perché ogni volta che leggo questa notizia "annuale " ,mi torna in mente lo slogan molto conosciuto negli anni 80 del "Esproprio Proletario">"Cociss ,Geronimo, Cavallo Pazzo ..si prende tutto e non si paga un ca..o" Come il solito ,questa opera porterà lavoro ,cultura e soldi in zona..Mandi
RispondiEliminaRoberto Revelant commenta su fb: "Resto convinto che, come dichiarato più volte, sul lago sia necessaria un'ampia progettualità che comprenda e sviluppi più aspetti, altrimenti saranno sempre interventi parziali e non risolutivi. E nella progettualità devono essere compresi tutti i comuni rivieraschi ed anche quelli contermini, solo così ci potrà essere un'adeguata valorizzazione di un sito incantevole."
RispondiEliminaCumò che si è fat indavant il Consorzi da Ledre nol mancje plui nissun. E' a fevelât la Regjon, a àn fevelât i comuns, Edipower se al intint di dî la sô che la disi, dutune cun ducj chei che a crodin di vei part in cause. E Revelant e i conseîrs regjonâi, che a spessein a dâ dongje une leç speciâl pal lâc che a tegni cont dai intares di ducj.
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