Apprendo
con meraviglia dalla stampa che il Sindaco Picco ha chiesto un parere
ai cittadini del suo Comune in merito al totale disboscamento delle
sponde del Leale, nel tratto dalla cascata all’ultima briglia. Mi
sarebbe piaciuto che avesse fatto altrettanto nel 2009 quando approvò
in Consiglio comunale il progetto di ripompaggio del Lago di Cavazzo
e successivamente non volle effettuare un referendum sul progetto, o
almeno una consultazione popolare conoscitiva. Un atto di democrazia
chiesto all’epoca da centinaia di cittadini di Trasaghis. Che poi
il lavoro di esbosco andasse fatto, è tutto da dimostrare nella sua
utilità. Infatti la sua palese inutilità è sotto gli occhi di
tutti.
Lungo il tratto interessato non c’è nulla da difendere
dall’acqua, se si eccettua la strada sterrata di servizio
sull’argine, pomposamente definita “ ciclabile “ in sponda sx.
Infine la vecchia passerella che lui cita, fu semplicemente “
sollevata “da dove era appoggiata, dalle acque del torrente in
piena e andò ad accartocciarsi a valle. La nuova pregevole struttura
che la sostituì è sufficientemente alta e non più a rischio di danneggiamento. Che sia intervenuta sull’argomento persino
l’Assessore regionale all’Ambiente Vito, voglio interpretarlo
come un segno di sensibilità ai problemi del territorio.
Peccato
però che chi ha scritto il comunicato non lo conosca bene,
altrimenti certe affermazioni non le avrebbe fatte. Due per tutte.
Nel tratto a valle della cascata, totalmente disboscato, non c’è
alcuna viabilità a rischio. Lì non c’è proprio nessuna attività
umana. Secondo, il taglio della vegetazione spondale è stato totale,
come ben si vede nelle foto e non certo selettivo. Sull’importanza
di una copertura arborea delle sponde, dal punto di vista ecologico,
ripeto la sua essenzialità. Senza spirito di polemica e per
formularle una proposta in tema di conservazione di questo ecosistema
fluviale, la invito a venire in loco in forma ufficiosa per farle
conoscere la valenza di questo bel corso d’acqua che ospita, tra le
altre, anche una popolazione di Trota Marmorata e Temolo, due specie
autoctone tipicamente padane.
Claudio
Polano
(Fotografie di Angelo Stefanutti)
Lo dicevo io !!! Il barbiere ha proposto al cliente un taglio del tipo: "scolpito a rasoio"! Ma deve essergli scivolato l'attrezzo per cui ha poi proposto di virare sullo stile "marine"! Caretta però sta tosata: 60.000 euro legname..., pardon..., capello escluso!!!
RispondiEliminaAncora polemiche...finire i lavori e mettere in sicurezza no, vero?
RispondiEliminaLa sicurezza del Canale, caro Marchetti, dipende da Edipower, non dagli alberi!
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