"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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giovedì 18 aprile 2013

A pochi giorni dal voto. Candidati "traditori e svenditori"? (3)

Lunedì il Blog si era chiesto quale sarebbe stata la posizione dei Comitati rispetto alle candidature alle elezioni regionali. Tic e tac... martedì il Coordinamento dei Comitati  friulani ha diramato una nota in cui si traccia l'identikit del candidato ideale e si elencano i tanti "fronti aperti" sui quali viene chiesto alle forze politiche un impegno preciso.
Ancora una volta il Blogger ha dimostrato preveggenza, sesto senso ... o fiuto della notizia?
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I COMITATI FVG 
UNITI NELLA TUTELA DELLA SALUTE, AMBIENTE E LEGALITA
La imminente tornata elettorale impone ai comitati del FVG una attenta riflessione sulla passata legislatura e una contestuale analisi delle problematiche pendenti rimaste irrisolte e oggetto di costante attenzione e lotta. Non a caso è sorta in epoca recente la necessità di promuovere un coordinamento fra i maggiori e più battaglieri comitati della Regione, onde dare vita a momenti di incontro e a manifestazioni di protesta capaci di accumunare le forze e sprigionare una dilatata rappresentatività e capacità comunicativa. 
Nella presente occasione, i Comitati Uniti, pur coinvolti a livello di singoli individui o di singoli comitati in una azione a sostegno di talune forze e movimenti, non intendono designare unitariamente alcuna delle formazioni in lizza, bensì assegnare obiettivi e traguardi da dover raggiungere nella prossima legislatura. Né a tale scopo si sono voluti cimentare in un confronto con i candidati alla presidenza, ben sapendo che il teatrino preelettorale è fonte di ingannevoli promesse artatamente esibite al solo scopo di carpire un facile consenso. 
Il quadro che emerge dalla trascorsa legislatura, sebbene caratterizzato da una crisi che ha scoraggiato alquante iniziative imprenditoriali, riveste tuttavia caratteri di assoluta gravità. 
(...)
La difesa del paesaggio è un dovere per tutti, tale sancito all'articolo nove della Costituzione repubblicana. Il paesaggio è il modo di essere del territorio nella sua percezione visibile, è la forma del territorio; paesaggio come fatto fisico oggettivo, ma al tempo stesso un processo creativo continuo che assume una sua rilevanza giuridica nella misura in cui si riscontri nel suo essere bene culturale la cura di un interesse pubblico teso a tramandare una testimonianza culturale. Il nostro territorio rurale, nelle sue diverse e peculiari espressioni, rappresenta un patrimonio storico, culturale e paesaggistico inalienabile, da salvaguardare ad ogni costo; un patrimonio di identità, di biodiversità e di pratiche agronomiche da preservare attraverso strumenti appropriati affinché la pianificazione urbanistica non interferisca negativamente con il paesaggio, ma che al contrario sia rispettosa delle peculiarità che lo determinano. Da questo assunto è ben evidente il tentativo, scellerato, di ammettere e fomentare la realizzazione delle grandi infrastrutture che sventrano il territorio, senza averne stabilito prioritariamente un quadro conoscitivo completo e le conseguenti valutazioni di merito. Scellerato è il tentativo di derogare dalle norme vigenti e di favorire i condoni; scellerato è il piano inteso a delegittimare e neutralizzare la funzione pubblica incaricata della tutela del paesaggio e quindi del nostro stesso patrimonio culturale. Non a caso per avere carta bianca l'imprenditoria d'assalto e la collusa amministrazione hanno fatto carte false per neutralizzare ed intimorire la soprintendente regionale; non a caso i Comitati Uniti sono insorti con pubbliche manifestazioni di denuncia e continuano a mantenere la vigilanza.
La insensibilità dimostrata dalla amministrazione regionale nel campo dell'ambiente e della salute pubblica non ha attenuanti, né sono tollerabili le iniziative assunte dall'esecutivo nel chiaro intento di favorire ben determinati interessi e soggetti. Ma al pari è parsa deludente il comportamento delle opposizioni, troppo spesso impreparate, distratte, per non dire incostanti e disinteressate. Plateali i finti ripensamenti e le recenti prese di posizione: ondivaghe e opportuniste: come tali indice di assoluta inaffidabilità.
Quanto agli impegni futuri i Comitati Uniti sono decisi ad estendere il loro campo di azione, approfondire le tematiche correlate, fortificare e condividere gli strumenti e i momenti di lotta. Comune sarà la lotta per ottenere la democratizzazione dei momenti decisionali con una specifica legge che garantisca la partecipazione alla programmazione delle grandi opere -e non solo- , effettiva e trasparente, alla stregua delle migliori procedure europee. Le singole problematiche diventano pertanto comuni e irrinunciabili. Fra gli obiettivi comuni:
1)La difesa della montagna
2)La rinaturalizzazione del Tagliamento e dei corsi d'acqua regionali. 
3)Il veto all'ampliamento della centrale di Somplago.
4)Il veto alla realizzazione dell elettrodotto Somplago-Confine di Stato o suo interramento. 
5) il veto all'autostrada Cadore-Amaro.
6) il veto alla realizzazione della Strada a scorrimento veloce Manzano-Palmanova.
7)il veto alla variante di Dignano.
8) il veto alla autostrada Sequals-Gemona.
9) L'interramento dell'elettrodotto Redipuglia-Udine ovest.
10 ) Il veto alla realizzazione dell'elettrodotto Okroglo-Udine ovest.
11) l'interramento dell'elettrodotto Padriciano-Redipuglia. 
12) L'abbandono del progetto della TAV e potenziamento delle linee ferroviarie esistenti
13) Il veto alla realizzazione dei rigassificatori nel golfo di Trieste e lungo le coste della regione.
14) la immediata messa in sicurezza della centrale a carbone di Monfalcone e previo monitoraggio ambientale, sua progressiva dismissione.
15) La immediata messa in sicurezza della popolazione di Servola e zone circostanti la ferriera.
16) la progressiva abolizione dei sistemi wire-less nei plessi scolastici, nelle strutture sanitarie, ricreative, assistenziali. 

Comitato per la Vita del Friuli Rurale
Comitato No TAV Bagnaria
Comitato per la salvaguardia del Golfo di Trieste
Comitato per la salvaguardia della Baia di Sistiana
Comitato No TAV Isontino 
Comitato tutela acque bacino montano del Tagliamento
Associazione contro l'elettrosmog (ACE) Udine
Comitato Per Altre Strade
Comitato Movimento tutela Arzino
Comitato Acqualibera
Comitato NOSMOG Trieste
Comitato di difesa delle fontane 
UDINE 16/4/2013
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Nota: il comunicato è firmato dalle sigle di dodici Comitati  del FVG. Stranamente manca le firma del "Comitato difesa e sviluppo del Lago".
                                            

4 commenti:

  1. Manca il veto alla captazione,dal Lago di Cavazzo, da parte del consorzio Ledra Tagliamento,una dimenticanza?Strano giochino,tu dai una cosa a me, io do una cosa a te,per il reso manca solo il veto a respirare, e il veto a lavorare. Luci

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  2. S’informa il Blog “Alesso e Dintorni” che l’esclusione del “Comitato a Difesa e Sviluppo del Lago” dai Comitati sottoscrittori del documento di cui all’oggetto, non deriva da una non adesione, bensì da un errore nella compilazione dell’elenco di cui lo stesso Sig. Tibaldi si è assunto la responsabilità inviandoci delle scuse, oltre ad autorizzarci a dirvi quanto.

    Nello svelare il misterioso arcano e ringraziando il Blog Alesso e Dintorni dell’attenzione che pone in particolare sul tema lago, onde non originare malintesi pregheremmo il Blog che nel pubblicare articoli, curiosità e quant’altro, eviti note aggiuntive finali non proprio in linea con i fatti.

    Mi riferisco alla nota a piè pagina ove afferma: “...stranamente manca la firma del Comitato a Difesa e Sviluppo del lago…ecc. ecc.”.

    Usare l’aggettivo “stranamente”, può infatti sviare la corretta lettura e conseguentemente l’interpretazione del lettore: il che non mi sembra proprio corretto.

    Conoscendo nomi ed indirizzi dei componenti il nostro Comitato, poteva benissimo chiedere delle precisazioni in merito, ricevendo una nostra risposta.

    Nello spirito della più ampia collaborazione e a nome del Comitato a Difesa e Sviluppo del lago, invio cordiali saluti: Dino RABASSI

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. “Stranamente”, dal dizionario: . E non era strano che non comparisse la firma del Comitato in un documento del genere? Certo che era strano, e ora si apprende essersi trattato di un errore. Punto e a capo. Il Blog, per le sue possibilità, ha riportato il documento (addirittura correggendo gli apostrofi mancanti nel testo apparso in rete, per non far sfigurare i firmatari) e ne ha amplificato la diffusione. Pui di cussì...

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