"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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sabato 29 dicembre 2012

Il Direttore della Casa delle Farfalle di Bordano interviene nel dibattito (2)


Il Direttore scientifico della casa delle Farfalle di Bordano, riprendendo e sviluppando i concetti espressi su questo Blog ancora il 20 dicembre (http://cjalcor.blogspot.it/2012/12/il-direttore-della-casa-delle-farfalle.html ) ha diffuso una "Lettera aperta" nella quale ribadisce l'attività della struttura e le motivazioni che stanno alla base della concessione del contributo regionale.

Il testo integrale della lettera può essere letto sul sito Alto Friuli:
http://altofriuli.com/discussioni/bordano--il-direttore-barbieri--difende-le--sue--farfalle.htm
E' stato pubblicato anche da "Il Quotidiano del FVG": http://www.ilquotidianofvg.it/?p=5040#more-5040 


Il Messaggero Veneto ha ripreso ampiamente e approfonditamente i contenuti della "Lettera aperta" citando anche il contributo alla discussione offerto dal Blog "Alesso e Dintorni":

Casa delle farfalle, in arrivo 140 mila euro

BORDANO Dopo dieci anni di attività e circa mezzo milione di visitatori portati sul territorio, la direzione della Casa delle farfalle non si sente proprio un ente mantenuto con i contributi pubblici. Le recenti discussioni tra le parti politiche in consiglio regionale sul trasferimento alla struttura museale di 140 mila euro di contributi, che hanno preso piede anche sul locale blog “Alesso e dintorni”, hanno fatto intervenire lo stesso direttore scientifico della Casa delle farfalle Francesco Barbieri: «Certamente - spiega - se davvero ci verranno confermati, tali trasferimenti non serviranno per incrementare lo stipendio di nessuno, ma semplicemente per fare quegli investimenti necessari ad una struttura di quel tipo per le necessarie manutenzioni ed anche per proporre delle cose nuove al nostro pubblico. Dal canto nostro, noi abbiamo pensato anche ad un piano B, che comprende tagli al personale, qualora non ci fosse garantito il contributo regionale». Barbieri ci tiene ad evidenziare che la Casa delle farfalle, in questi dieci anni è sempre riuscita a mantenersi con i suoi visitatori, che pur essendo in calo come per molte realtà culturali in questi periodi di crisi, hanno anche raggiunto punte di 45 mila, senza contare i numerosi laboratori e progetti che hanno visto coinvolte numerose direzioni didattiche nel corso degli anni: per il resto, tutti i possibili contributi ricevuti, piccoli o grandi, sono sempre stati investiti sulla struttura e sul suo miglioramento. E così sarà anche stavolta, per la cifra che si rivelerebbe la più grossa trasferita finora: «Ribadisco - spiega Barbieri - che ancora non abbiamo ricevuto alcuna conferma ufficiale e dunque non possiamo sbilanciarci per quanto riguarda il trasferimento regionale, ma tanti sono gli investimenti che il museo potrebbe necessitare, se pensiamo che si tratta di una struttura realizzata con materiali di un certo valore. Fino a oggi questa attività è riuscita a mantenere l’elevato standard grazie ai sacrifici di molte persone che hanno offerto parte del loro aiuto senza pretendere di essere pagate perché credono nel valore di ciò che è stato fatto. Basti pensare al personale laureato e specializzato che da anni presta servizio presso la Casa per uno stipendio da operaio, o anche meno, senza chiedere di più per amore sì delle farfalle, ma prima di tutto perché consapevoli di contribuire a costruire e mantenere qualcosa di speciale, che merita di esistere anche se i visitatori non possono permettersi di pagare più degli 8 euro del biglietto». 
Piero Cargnelutti

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