C'è chi ha ipotizzato che anche le manifestazioni per la salvaguardia del Lago possano diventare un cavallo di battaglia per qualche candidato.
Federico Simeoni, portavoce del "Front Furlan" ha per esempio dichiarato:
- In molte manifestazioni, le vostre bandiere si sono viste assieme a quelle dei comitati contro l’elettrodotto, per la difesa del lago di Cavazzo, contro la Cimpello – Sequals. Pensate che siano interessati a una presenza elettorale comune?
Chiedere ai comitati di tramutarsi in organi partitici sarebbe scorretto oltreché illogico. I comitati sono una grande risorsa per il Friuli perché attualmente sono gli unici legittimati a rappresentare gli interessi della gente e del territorio. A loro abbiamo chiesto di convogliare idee e di prestare uomini che possano tramutarsi in classe dirigente, perché non si può solo protestare ma bisogna anche essere capaci di programmare dialogando coi territori. Su questo c’è stato un riscontro positivo che ci fa ben sperare.
(http://www.lindipendenza.com/front-furlan-intervista/)
Da parte dei Comitati, a tale proposito, vi è stata una netta negazione:
I comitati: in vista del voto no a patti con gli autonomisti
TOLMEZZO I vari comitati che in montagna si battono contro la privatizzazione delle acque, gli elettrodotti e l’autostrada Carnia Cadore, annunciano di non candidarsi alle prossime elezioni regionali. «Alcune notizie fuorvianti - spiega per i Comitati della Carnia Franceschino Barazzutti - vogliono che si sia sottoscritto un accordo fra i rappresentati dei comitati per allearsi con alcune forze autonomiste regionali. La notizia è senza fondamento: siamo totalmente estranei a simili accordi».«Pur non partecipando direttamente come comitati alle elezioni – prosegue - certamente ci mobiliteremo e prenderemo posizione nelle prossime elezioni regionali e nazionali indicando i responsabili del continuo degrado della nostra montagna, invitando a non votarli, a non votare i partiti ed i candidati sostenitori dell’elettrodotto aereo Wurmlach-Somplago, dell’inutile autostrada Cadore-Amaro, del progetto Edipower ».(g.g.)
Contatti e confronti vanno comunque avanti. Per esempio lo stesso Simeoni, nell'intervista citata, aveva parlato di contatti con il movimento "Un'altra Regione" del triestino Franco Bandelli:
- C’è chi parla di un incontro con il triestino Bandelli e il suo movimento “Un’altra regione”. Come pensate possano convergere interessi così diversi?
Confermo che il confronto con Bandelli è in corso. Non servono tanti giri di parole, ci sono due punti fermi su cui ci troviamo concordi: la riorganizzazione della Regione tra Trieste e Friuli sul modello delle province autonome di TN/BZ e il dimagrimento dell’ apparato pubblico con principio di sussidiarietà. In sintesi meno Stato, meno Regione ed enti locali più snelli ed efficienti il che deve tradursi in più servizi e meno tasse per il cittadino e soprattutto per le imprese.
E' di questi giorni la notizia che l'accordo è stato effettivamente raggiunto. Il sito "Bollettino Trieste" non ha affatto giudicato positivamente la cosa:
E’ un fiorire di iniziative e di alleanze il quadro che offre questa precoce campagna elettorale per le prossime regionali. C’è fermento, soprattutto nello spazio aperto delle liste civiche, dei localismi e delle piccole patrie. Capita così che attraverso un’originale alchimia sia stato annunciato il matrimonio fra la lista di Franco Bandelli (Uar), e gli autonomisti friulani. Oddio, non proprio tutti, visto che quegli storici del Movimento Friuli e il professor Marzio Strassoldo da questa alleanza se ne tengono debitamente alla larga. Ma le truppe “autonomiste” al seguito dell’ex patron della Bavisela, nonostante le illustri assenze, sono comunque propagandate come scalpitanti e, fra le sigle più o meno probabili, alcune non passano inosservate: ad iniziare da Insorgenza Civile, un raggruppamento di protesta nato al sud e che in un suo appuntamento politico ad Udine annunciato via web ha registrato l’interessamento addirittura di nove persone. (...).
Vonde Monadis, please
E' di ieri comunque la notizia che il presidente Tondo prevede che le elezioni in FVG si terranno solo alla fine di aprile. C'è tempo quindi per riparlarne....
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