"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 31 ottobre 2016

Il râf dai muarts. Ecco il "nostro" Halloween

Stasera si rinnoveranno i "riti" consumistici della festa di halloween.
Come fatto anche diverse volte negli scorsi anni, dal Blog si rinnova l'invito a riflettere sulle motivazioni più antiche che stanno alla base di tale ricorrenza. Questa volta facciamo riferimento a una ricerca dell'Isis "Fermo Solari" di Tolmezzo, che ipotizza anche si debba fare una riscrittura, nella tradizione friulana ed europea, del principale simbolo della festa: plui che une côce, un râf!

Tra il X e VII sec a.C., molte popolazioni nomadi provenienti dalla Mesopotamia migrarono verso Occidente, diffondendosi prevalentemente nel Nord d'Europa. Una parte di essi, chiamata Celti, popolava un territorio vastissimo e, nel corso dei secoli, una parte di essi (i Gallo–carni o Carno-Celti) abbandonò la Baviera per spostarsi in zone alpine più protette e si stabilì così definitivamente nell'odierna Carnia. La ricerca storica su queste antiche popolazioni comandate da un Re e da una casta di sacerdoti chiamati druidi ha fatto emergere vari rituali di origine celtica tra i quali l'antica Festa dei Morti o Capodanno Celtico chiamato Samhain.
Samhain segna la fine dell'annata agraria, una festa molto lunga e molto sentita con rituali suggestivi che comprendevano fuochi, falò e frutti oppure ortaggi intagliati con all'interno una candela. In Carnia, questi ortaggi erano presumibilmente proprio le rape, che costituivano il prodotto agricolo in quel momento dell’anno maggiormente disponibile (patate e zucche giunsero in Europa molti secoli dopo!).
Ai festeggiamenti di Samhain i Celti dedicavano undici giorni: dal 31 ottobre fino a quello che poi è diventato il giorno di S.Martino e che è ancora oggi ritenuto la conclusione dell’annata agraria. Un tempo, infatti, l’11 novembre era la data di inizio dell’attività dei tribunali, delle scuole e dei Parlamenti, inoltre si tenevano le elezioni municipali, si pagavano fittanze, rendite e locazioni e venivano rinnovati i contratti agrari.
Perchè allora Samhain un tempo era cosi importante? I Celti erano un popolo dedito all'agricoltura e alla pastorizia e questa ricorrenza aveva una rilevanza particolare. Infatti, la vita quotidiana intorno a questa data, cambiava radicalmente: le greggi venivano riportate giù dagli alpeggi e dai pascoli estivi, terminava la raccolta dei prodotti agricoli e i terreni venivano preparati per le nuove semine, le persone iniziavano a trascorrere più tempo al chiuso dedicandosi a costruire utensili e ad altri lavori artigianali raccontando storie e leggende. Insomma, una festa che toccava nel vivo tutta la comunità e che ha permesso la costruzione di molte leggende celtiche ambientate nella notte di Samhain. Queste leggende si ricollegavano ai cicli di fertilità della Terra e all'inizio del regno semestrale dell’Oscurità.
(http://www.isisfermosolari.it/news/1461-halloween-nostran)


Per una diffusione dei rituali nell'area friul-carnica, con riferimento anche alle tradizioni legate al Monte San Simeone, potete leggere anche:
https://vienichetiporto.wordpress.com/2016/10/31/la-notte-in-cui-i-morti-ritornano/

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