Come fatto anche diverse volte negli scorsi anni, dal Blog si rinnova l'invito a riflettere sulle motivazioni più antiche che stanno alla base di tale ricorrenza. Questa volta facciamo riferimento a una ricerca dell'Isis "Fermo Solari" di Tolmezzo, che ipotizza anche si debba fare una riscrittura, nella tradizione friulana ed europea, del principale simbolo della festa: plui che une côce, un râf!
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Samhain segna la fine dell'annata agraria, una festa molto lunga e molto sentita con rituali suggestivi che comprendevano fuochi, falò e frutti oppure ortaggi intagliati con all'interno una candela. In Carnia, questi ortaggi erano presumibilmente proprio le rape, che costituivano il prodotto agricolo in quel momento dell’anno maggiormente disponibile (patate e zucche giunsero in Europa molti secoli dopo!).
Ai festeggiamenti di Samhain i Celti dedicavano undici giorni: dal 31 ottobre fino a quello che poi è diventato il giorno di S.Martino e che è ancora oggi ritenuto la conclusione dell’annata agraria. Un tempo, infatti, l’11 novembre era la data di inizio dell’attività dei tribunali, delle scuole e dei Parlamenti, inoltre si tenevano le elezioni municipali, si pagavano fittanze, rendite e locazioni e venivano rinnovati i contratti agrari.
Perchè allora Samhain un tempo era cosi importante? I Celti erano un popolo dedito all'agricoltura e alla pastorizia e questa ricorrenza aveva una rilevanza particolare. Infatti, la vita quotidiana intorno a questa data, cambiava radicalmente: le greggi venivano riportate giù dagli alpeggi e dai pascoli estivi, terminava la raccolta dei prodotti agricoli e i terreni venivano preparati per le nuove semine, le persone iniziavano a trascorrere più tempo al chiuso dedicandosi a costruire utensili e ad altri lavori artigianali raccontando storie e leggende. Insomma, una festa che toccava nel vivo tutta la comunità e che ha permesso la costruzione di molte leggende celtiche ambientate nella notte di Samhain. Queste leggende si ricollegavano ai cicli di fertilità della Terra e all'inizio del regno semestrale dell’Oscurità.
(http://www.isisfermosolari.it/news/1461-halloween-nostran)Per una diffusione dei rituali nell'area friul-carnica, con riferimento anche alle tradizioni legate al Monte San Simeone, potete leggere anche:
https://vienichetiporto.wordpress.com/2016/10/31/la-notte-in-cui-i-morti-ritornano/
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