Terremoti, l’ex sindaco di Bordano ricorda il disastro del 1976 in Friuli: “so che tra qualche anno ci sarà di nuovo”
Giulio Colomba era sindaco di Bordano, il paese in provincia di Udine che il 6 maggio del 1976 fu epicentro del sisma che in Friuli provoco’ quasi un migliaio di vittime. Il sisma registrato oggi a Massa Carrara, riferisce Colomba all’Adnkronos, non puo’ che suscitare ”brutti ricordi”. ”Ogni volta che la terra trema – afferma – mi prende lo stomaco e mi impaurisco, anche se so che ci devo convivere, dato che vivo in Friuli e so che tra qualche anno ritorna”. Quel terribile 6 maggio, ”Bordano subi’ molti danni, ma crollo’ solo una casa e mezzo, edifici gia’ fatiscenti, e non ci fu nemmeno una vittima”, ricorda Colomba, spiegando che essendo stato il paese epicentro, la terra vibrava in un’unica direzione. ”In tutti i paesi vicino Bordano ci furono invece molti morti”, prosegue l’ex primo cittadino. I danni piu’ cospicui, Bordano li subi’ con la scossa di settembre, che aveva epicentro a 4-5 km dal paese, allora crollarono le case che non andarono distrutte a maggio. Vittime non ce ne furono, visto che ”eravamo tutti al sicuro, campeggiati”, prosegue Colomba. Quella terribile seconda scossa convinse anche quanti erano restii ad abbandonare il paese all’approssimarsi dell’inverno, a partire verso le localita’ che la Protezione civile aveva organizzato per dare ospitalita’ temporanea ai terremotati. ”Avevamo ricostruito un ufficio comunale a Lignano Sabbiadoro (Udine) che era il punto di riferimento”, conclude Colomba.
Io credo che anche Giulio(Colomba) come tutti quanti noi allora ventenni, abbia capito nel 1976 che tutte le date di terremoti registrati nella nostra storia non erano eventi diciamo occasionali o castighi divini,bensì caratteristiche specifiche della zona ..Ricordiamo la famosa frase di Plinio il vecchio( 23 d.c e morto nel 79 d.c durante l'eruzione del Vesuvio"quella di Pompei") -"Dove ha tremato tremerà sempre"..Purtroppo è così!! Mandi
RispondiEliminaNon è un uccello del malaugurio, ha ragione: la storia ci insegna che in Friuli ci dobbiamo aspettare un terremoto di grossa entità almeno ogni 50 anni... Il fatto che un evento sismico non si possa prevedere con certezza non deve essere un alibi per chiudere gli occhi e fare finta di niente... L'unica speranza è che le case tengano. La speranza invece di non avere più nulla a che fare col terremoto qui da noi, mi sembra invece del tutto irreale.
RispondiEliminaLinda
Sperin che nol torni...
RispondiElimina... Gjulio,naturalmenti!
Tonina