"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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domenica 5 maggio 2013

Paltans. Ancora sui fanghi di Sauris (e di Somplago)


LA LETTERA APERTA DI SINDACI COINVOLTI E AMBIENTALISTI ALL’AZIENDA EDIPOWER pubblicata da "Il quotidianofvg" del 4 maggio 2013

«Preoccupazione verso una società che, per la sua
natura prevalentemente pubblica, dovrebbe garantire
innanzitutto il rispetto dell’ambiente»

I sottoscritti, in qualità di sindaco del Comune di Preone e di presidenti di Legambiente FVG, WWF FVG e del Comitato Tutela Acque del Bacino Montano del Tagliamento, coinvolti direttamente e indirettamente nel recente disastro ambientale provocato dallo svasamento del bacino idroelettrico di Sauris (UD) da parte di Edipower Spa, società di cui sono azioniste le Vostre multiutilities SEL, Dolomiti Energia, A2A, Iren, formulano la presente per informarVi di quanto accaduto, non essendone Voi verosimilmente a conoscenza, e per esprimerVi la nostra preoccupazione e sdegno verso una Società che, per la natura prevalentemente pubblica dei suoi soci, dovrebbe garantire innanzitutto il rispetto delle leggi e dell’ambiente prima che del giusto guadagno.
In breve i fatti: Edipower, su richiesta dell’Ufficio Tecnico per le Dighe di Venezia, è stata autorizzata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ad operare lo svasamento del bacino idroelettrico di Sauris (UD) per verificare, dopo 60 anni di esercizio della diga, la sua stabilità e sicurezza. L’atto autorizzativo regionale prevedeva che tale svaso avvenisse in 60 giorni con un rilascio medio di fanghi sospesi in acqua pari a 5-7 g/l. Le operazioni sono state avviate il I° febbraio us con regolarità, ma già il 4 febbraio la quantità di solidi presente nelle acque saliva a oltre 30g/l per arrivare fino a 59 g/l (vedi all. 1); nonostante questi gravi superamenti, che ponevano Edipower al di fuori di ogni condizione autorizzativa, per 18 giorni consecutivi (!) la Società non interveniva per limitare e/o bloccare tale grave evenienza, provocando a valle, lungo le aste del torrente Lumiei e del fiume Tagliamento, fiume simbolo della nostra Regione, una vera e propria alluvione di milioni di metri cubi di acqua e fango. Poche foto, di centinaia che potremmo inviarVi, bastano a dare un’idea di quanto avvenuto!
Ciononostante, Edipower, mentre proseguiva lo svaso, decideva, autonomamente e senza autorizzazioni, di scavare perpendicolarmente alla linea della corrente del Tagliamento, una serie di circa 50 traverse, fosse e argini per impedire che la colata fangosa arrivasse là dove la maggior densità abitativa della valle avrebbe reso conclamato lo scandalo!
I danni provocati da questa alluvione artificiale, provocata (?) e, comunque, non controllata, sono enormi e
consistono nell’azzeramento di ogni significativa forma biologica per almeno due anni nel torr. Lumiei, nell’alterazione dell’alveo e del subalveo del Tagliamento, nella sospensione di attività economiche locali,
fonte di reddito per le amministrazioni e gli operatori locali; il tutto con la ragionevole certezza che Edipower abbia “approfittato” dell’evenienza per guadagnare 40 giorni dei 60 autorizzati, per anticipare i tempi di reinvaso del bacino e di riavvio della produzione idroelettrica.
Non aggiungiamo altro del molto che ci sarebbe da dire sul comportamento di questa Società che pare adottare due pesi e due misure: attenzione e cura nelle Regioni e Provincie cui i Vostri Enti appartengono; indifferenza e non curanza in questa piccola Regione, lontana dall’occhio del padrone, agli estremi confini del regno! Ed è questo occhio che Vi chiediamo di aprire!
Perché Edipower è qui tristemente nota anche per altri progetti a grave impatto ambientale (vedi il caso del Lago di Cavazzo e del progetto di ripompaggio delle sue acque (oggi temporaneamente sospeso), di cui siete già stati informati con analoga lettera del 30 gennaio 2012.
Perché dunque questa lettera? Innanzitutto perché riteniamo doveroso informarVi di quanto accaduto nel silenzio della stampa nazionale, pur da noi contattata; perché conosciamo e apprezziamo le Vostre sensibilità ambientali verso i territori da Voi amministrati; perché, da collega a colleghi e da responsabili di Organizzazioni ambientaliste uffucialmente riconosciute, stimiamo che vorrete prendere in considerazione l’avvenuto per intraprendere un’azione nei confronti dei vertici della Vostra Società, volta ad assicurare, a favore delle nostre comunità, un’adeguata posta nel bilancio 2013, che prossimamente sarete chiamati ad approvare, a copertura del danno ambientale ed economico da noi patito.
Crediamo che in un’Italia in rinnovamento, l’attività di società a prevalente partecipazione pubblica debba essere e dare l’esempio di un contemperamento tra il giusto guadagno e le doverose pratiche di sostenibilità e compatibilità ambientali richieste dalle leggi e prescritte dalle autorizzazioni, soprattutto quando, oggetto dell’azione produttiva e commerciale, è un bene comune, l’acqua, sulla cui natura non economica si è chiaramente espresso il popolo italiano.
Siamo desiderosi di incontrarVi, magari anche alla prossima assemblea dei soci, per esporVi i dettagli dell’accaduto e il senso della nostra richiesta.
Restando certi che vorrete prendere in considerazione la presente, cordialmente Vi salutiamo.
Andrea Martinis - sindaco di Preone
Elia Mioni - presidente Legambiente FVG onlus
Roberto Pizzutti - presidente WWF FVG
Franceschino Barazzutti - presidente Comitato Tutela Acque Bacino Alto Tagliamento

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