l paese più dolce? È Peonis: 350 anime e 250 casette per gli alveari
di Paola Treppo
TRASAGHIS (Udine) - Trecentocinquanta abitanti, l’ultimo negozio di alimentari che ha chiuso un mese fa, a Peonis diTrasaghis, ormai, l’unico punto di riferimento resta l’azienda artigiana di produzione del miele della famigliaRumiz. Ad accoglierti, in questo centro montano completamente ricostruito dopo il terremoto del 1976, c’è il carrello “Benvenuti a Peonis, paese del miele e delle castagne”; un paese dolce, insomma.Ma di castagne non ce n’è più, come una volta, perché le piante si sono ammalate, da tanti anni. Resta il miele, restano le casette per le api, l’aria buona e le montagne che si stagliamo appena dietro l’abitato. E c’è la strada del ciclista Bottecchia, che porta a Cornino di Forgaria nel Friuli, percorsa da una fiumana di ciclisti a caccia di vie panoramiche. È qui che dal 1980, quindi da 37 anni, è attiva l’azienda agricola di Luigina Zuliani, originaria di Peonis, e di suo marito Gabriele Rumiz, originario invece di Bueriis di Magnano in Riviera.
Adesso il titiolare è Enrico, 22 anni
Dopo una vita di lavoro, Luigina sta per andare in pensione e a rilevare l’azienda è stato il figlio della coppia, Enrico, 22 anni. La raccolta del miele viene fatta come un tempo e tanti sono i riconoscimenti che questa realtà di Peonis ha ottenuto negli anni: quattro api d’oro ottenute in altrettanti concorsi e una clientela fidelizzata da decenni. Non c’è crisi di lavoro, insomma, e non manca la voglia di lavorare.
La produzione di api regine selezionate
Nel piccolo spaccio in paese si compra il miele e si può visitare, su richiesta, il laboratorio retrostante. Qui viene portato il miele di 250 casette, fatto riposare e quindi messo nei vasetti: è La Mil di Peonis, il Miele di Peonis, con l’etichetta che riporta il disegno del paese e la bandiera storica del Friuli. La produzione media, che varia a seconda della stagione, è di circa 30/40 quintali all’anno e adesso la famiglia, oltre al miele e al polline fresco, vuole puntare anche sulla produzione di api regine selezionate carniche friulane, una specie più buona.
Il microclima del paesino
La famiglia Rumiz del resto può contare su una zona decisamente particolare per i suoi alveari, visibili in parte all’ingresso del paesino: qui il microclima e la presenza delsalice consentono alle api di cibarsi di nettare anche quando altrove non ci sono fioriture e la montagna, disseminata di piccoli frutti, regala una vera e propria delizia: il miele di tiglio e lampone.
Dopo una vita di lavoro, Luigina sta per andare in pensione e a rilevare l’azienda è stato il figlio della coppia, Enrico, 22 anni. La raccolta del miele viene fatta come un tempo e tanti sono i riconoscimenti che questa realtà di Peonis ha ottenuto negli anni: quattro api d’oro ottenute in altrettanti concorsi e una clientela fidelizzata da decenni. Non c’è crisi di lavoro, insomma, e non manca la voglia di lavorare.
La produzione di api regine selezionate
Nel piccolo spaccio in paese si compra il miele e si può visitare, su richiesta, il laboratorio retrostante. Qui viene portato il miele di 250 casette, fatto riposare e quindi messo nei vasetti: è La Mil di Peonis, il Miele di Peonis, con l’etichetta che riporta il disegno del paese e la bandiera storica del Friuli. La produzione media, che varia a seconda della stagione, è di circa 30/40 quintali all’anno e adesso la famiglia, oltre al miele e al polline fresco, vuole puntare anche sulla produzione di api regine selezionate carniche friulane, una specie più buona.
Il microclima del paesino
La famiglia Rumiz del resto può contare su una zona decisamente particolare per i suoi alveari, visibili in parte all’ingresso del paesino: qui il microclima e la presenza delsalice consentono alle api di cibarsi di nettare anche quando altrove non ci sono fioriture e la montagna, disseminata di piccoli frutti, regala una vera e propria delizia: il miele di tiglio e lampone.
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