"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 23 ottobre 2017

No allo sfruttamento idroelettrico del Leale, per conservarne la biodiversità

Si è già parlato più volte, su questo Blog, delle caratteristiche del torrente Leale e della contrarietà emersa da più parti all'ipotesi di utilizzazione delle acque per la realizzazione di centraline idroelettriche (vedi http://cjalcor.blogspot.it/2017/04/centralina-sul-leale-il-no-dei-pescatori.html e http://cjalcor.blogspot.it/2017/08/una-centralina-sul-leale-danneggerebbe.html ).
Si sta costituendo un movimento di opinione per sensibilizzare la popolazione sulla necessità di salvaguardare questo corso d'acqua.
I contenuti vengono anticipati in questo comunicato:

Pescatori, ambientalisti, ricercatori e alcuni cittadini dicono no allo sfruttamento a fini idroelettrici privati del torrente Leale e in generale all’assalto alle acque della Val del Lago. Ciò perche’, a loro parere in questo specifico caso, il corso d’acqua verrebbe pesantemente ed irrimediabilmente compromesso nelle sue attuali buone caratteristiche di naturalità. Questo gruppo di persone si e’ riunito per opporsi ai progetti di sfruttamento idroelettrico e di qualunque intervento che comprometterebbe l’equilibrio ecologico di questo  piccolo rio prealpino, oggetto di ben due progetti di centraline, che a loro dire, se realizzate, modificherebbero irrimediabilmente e negativamente le sue attuali caratteristiche naturalistiche, sottolineando per prima cosa che l’interesse pubblico e di conservazione della biodiversità, deve prevalere sugli interessi privati. A tale scopo hanno indirizzato una nota documentata al competente ufficio regionale, deputato alla concessione della derivazione, dove per prima cosa viene evidenziata la esigua rilevazione delle portate, rilevate una sola volta, mentre la norma prevede che queste siano almeno registrate in termini quinquennali. Un approfondimento assolutamente necessario per permettere di valutare gli effetti della derivazione richiesta sul sistema ecologico del corso d’acqua. Inoltre nel Leale, anche se sconosciute ai piu’, vivono in buone condizioni diverse specie animali protette. L’ittiofauna autoctona è rappresentata dalla Trota Marmorata, ulteriormente rafforzata nella sua presenza da recenti semine dell’ETP,  dallo Scazzone ed è presente anche il Gambero di fiume, oggetto di un recente Progetto Life/Rarity. Si tratta di pecie che necessitano di protezione e  che per questo scopo  sono elencate nell’Allegato II della Direttiva Europea 92/43/Cee. Inoltre nelle sue acque e lungo il suo corso è presente con una discreta popolazione l’Ululone dal ventre giallo, oltre ad altre specie erpetologhe  come la Natrice tassellata, la Vipera dal Corno e il Tritone Crestato italiano, specie queste che rientrano sempre nella Direttiva Habitat, all’art. 12 dell’Allegato IV. I promotori infine comunicano che entro novembre ad Avasinis verrà indetta una serata informativa di sensibilizzazione per la popolazione sull’argomento, invitando nel frattempo ad aderire alla petizione  Facebook “ Il Torrente Leale: un corso d’acqua unico, Salviamolo! “


Per il Comitato promotore – Claudio Polano


(Le foto a corredo della nota sono di Tiziano Fiorenza)

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