La delegazione è stata accolta sulla piazza di Alesso dal sindaco di Trasaghis Augusto Picco che ha fatto vedere la targa che ricorda i mesi della occupazione cosacca ed il doloroso sfollamento della popolazione civile friulana, donando anche alcune pubblicazioni che ricostruiscono quei lontani episodi.
Nella chiesa parrocchiale i cosacchi hanno poi potuto osservare i quadri e le icone cosacche rimaste a testimonianza di quel periodo.
Molto preziosi sono risultati l'intervento di Franceschino Barazzutti per l'indispensabile traduzione ed il supporto organizzativo di Renato Stefanutti.
In piazza, sotto il cartello di benvenuto |
Davanti ai quadri lasciati dai cosacchi nel 1945 |
Davanti all'icona della Madonna |
(Servizio fotografico di Manuel Stefanutti)
Articolo interessante, con lo spirito di incontro e di pace fra i popoli. Con i migliori saluti dal professor Elio Varutti
RispondiEliminaIo spero che alla prossima visita ,possano rendere omaggio ad un "Epitafio" in ricordo delle 150 persone cosacche morte sotto le bombe del 82°F.g.ad Osoppo il 22\11\1944 e seppellite fino nel 1947 nel "cimitero dei cosacchi " tra Braulins e Trasaghis (ora seminato a patate ). Mandi
RispondiEliminaSarebbe rispettoso ricordare, magari con un cippo, anche le anonime vittime cosicché perite durante il bombardamento di Alesso.
RispondiEliminaCdC