Lutto al braccio a Gemona e lunedì tutti a Trieste
Una trentina di attivisti dei Comitati che difendono ormai da vent’anni il nosocomio gemonese, si sono ritrovati sabato mattina per un flash mob di fronte all’Ospedale San Michele, per sottolineare "l’infausta" data del 2 ottobre 2014, quando fu approvata "l’iniqua" legge di riforma sanitaria targata Serracchiani/Telesca.
“Una legge che ha penalizzato fortemente la Montagna e la Pedemontana friulana e pordenonese, con la trasformazione degli ospedali di Sacile, Maniago, Gemona e Cividale in Presidi Ospedalieri per la salute, con la conseguente riduzione di reparti e servizi per quei territori. Non è possibile trasformare una struttura ospedaliera – sostengono con forza i Comitati gemonesi – costruita con criteri antisismici di primo grado e in grado di reggere con un sisma del nono Mercalli, in un poliambulatorio/cronicario , come vorrebbe la Legge, a servizio degli Ospedali di Tolmezzo e San Daniele. Mentre nel contempo vengono stanziati 10 milioni di euro per una struttura vicina, che non potrà mai avere le garanzie antisismiche del San Michele”.
“Oltretutto – aggiungono – Gemona è collocata nella zona sismica più importante della Regione e il tremendo terremoto del 1976 lo ha purtroppo dimostrato. Ma la riforma non ha tenuto conto di questo e “ politicamente “ ha privilegiato i grandi centri provinciali ( 150 milioni di E a Pordenone per il nuovo Ospedale e pochi di meno a Trieste ) e le zone amministrate dal CentroSinistra, penalizzando ingiustamente le periferie regionali”.
“Lo stesso è successo con il Piano delle Emergenze – attaccano ancora i Comitati – redatto anche con logica matematica, come ha ribadito l’Assessore Telesca, come se questa si potesse applicare a un bene come la salute! Un Piano, che se approvato, trasformerà l’attuale Pronto soccorso di Gemona in un Punto di Primo intervento, in pratica solo un passaggio verso altre strutture, con la perdita dell’Area di Emergenza e della seconda ambulanza diurna con infermiere a bordo”.
Per contestare tutti questi assurdi tagli, i comitati annunciano la loro presenza lunedì 5 in Terza Commissione regionale a Trieste. “Abbiamo chiesto al D.G. della ASS 3 , dott. G.P. Benetollo un incontro urgente per approfondire alcune tematiche attinenti al San Michele. Naturalmente la nostra protesta non si fermerà qui e nei prossimi mesi sono in cantiere eventi e azioni comuni per rilanciare il contrasto a questi iniqui provvedimenti” concludono.
(Foto: Comitati in Difesa dell'Ospedale di Gemona) |
Spesso ripenso ,leggendo tramite stampa e notizie televisive ,le vicende di questo ospedale ,che la Regione non abbia mai dimenticato lo sgarro che gli abitanti dell'Alto Friuli (ch'è non è la Carnia) hanno inflitto alla Regione stessa, costringendola a ricostruire l'Ospedale a Gemona.. Forse qualcuno non sa che l'ospedale di Gemona non DOVEVEVA venire ricostruito.. e solo la" sollevazione popolare" della zona ha costretto gli "allora consiglieri regionali e i vari responsabili " a tornare indietro sulle loro decisioni in merito alla ricostruzione dell'ospedale.. Qualche anno dopo ..sono iniziati i primi problemi (politici) per questo ospedale .. "La Regione non dimentica".. questa è la mia opinione
RispondiElimina...penso Emi, che la Tua opinione abbia " centrato il 98% " basti pensare ai
Eliminadue ottimi reparti di maternità e pediatra ( Dr. Andrea-Stefanutti e Cadorin )
chiusi o trasferiti, dopo il terremoto 76 s'è non sbaglio-
Mandi, Sergio Picco
Qualche decennio fa, nei primi cortei in difesa dell'ospedale, si cantava "Ma l'ospedâl, pa la Madone, l'è simpri stât culì a Glemone!". Ed effettivamente un ospedale c'è sempre stato, dal vecchio San Michele, alla struttura incompiuta demolita subito dopo il terremoto, all'attuale. Se Emi conosce altri retroscena, li racconti. E' difficile però pensare a un disegno antico portato avanti dagli attuali amministratori regionali che, quando si decise di costruire il San Michele nuovo non erano ancora nati o avevano al massimo i calzoni corti...
RispondiEliminaIo non conosco altri retroscena, la mia era solo un' opinione personale..l'unica cosa che posso raccontare sono le vicende che hanno portato alla riscostruzione dell'ospedale ,alla conoscenza personale dei promotori del "Comitato per la ricostruzione dell'ospedale a Gemona" con cui ho "lavorato" in Radio Alto Friuli .. Se non sbaglio le strofe riportate qua sopra sono della canzone dei Maya dedicata al "San Michel l'e l'ospedal.." Certo in questi 30 anni ho avuto occasione di conoscere chi era favorevole o contrario alla chiusura o ridimensionamento dell'ospedale , ma ogni volta che, purtroppo entro nell'ospedale, sento dentro me una vocina dirmi "Anche tu hai contribuito a ricostruirlo "...Certo chi faceva parte della Giunta regionale negli anni 76\80 ormai ha "ceduto" il posto ai giovani ma io continuo a pensare che da qualche parte è rimasto scritto "l'ospedale S.Michele di Gemona non dev'essere ricostruito,e se ricostruito dopo pochi anni dev'essere sabotato e chiuso ..e se son malati amen..." Certo non saranno stati loro a volere queste cose ,ma ordini provenienti dall'alto e come si sa gli "ordini vanno eseguiti " Come ho già detto queste sono idee ,sensazioni ,convinzioni personali , e siccome "l'Alto Friuli è stato ricostruito riprendiamoci un po' alla volta i soldi che abbiamo sborsato " forse questo è la filosofia dei politicanti riguardo all'Ospedale .Di più non so ! Mandi
RispondiEliminaunica considerazione, senza entrare nel resto... il nono grado mercalli di tenuta della struttura contro la "logica matematica" dei tagli alle inefficienze mi sembra una contraddizione in termini. fate vobis.
RispondiElimina