Per l'esame degli ultimi aggiornamenti, il Comitato spontaneo ha indetto un pubblico incontro per mercoledì sera davanti alla Biblioteca di Bordano:
Il Comitato spontaneo alla luce anche di quanto emerso dall’incontro precedentemente dettagliato riconferma la convenienza, in questo momento, all’adesione al progetto SPRAR per i seguenti motivi:
1. Numero massimo determinato dalle Direttive Ministeriali del 11.10.2016 e comunque commisurato al numero di abitanti (attualmente 6 unità fino a 2.000 abitanti) rispetto a un numero illimitato previsto in caso di attivazione di CAS privati (come il caso Alla Terrazza).
2. L’adesione allo SPRAR esclude l’attivazione di qualsiasi altra forma di accoglienza, CAS compreso.
3. Maggior controllo e possibilità di impiego dei soggetti accolti.
4. Possibilità di adeguamento e ristrutturazione degli immobili da adibire all’accoglienza totalmente finanziati da fondi ministeriali nonché assunzione di una persona che verrebbe adibita alla gestione dei migranti assegnati.
5. La manifestazione formale di adesione allo SPRAR, anche successiva all’attivazione di un CAS prevede la progressiva riduzione del numero dei presenti fino al numero massimo previsto dal Piano di Ripartizione Nazionale (6 nel caso di Bordano) riconducendo la struttura nella rete SPRAR.
1. Numero massimo determinato dalle Direttive Ministeriali del 11.10.2016 e comunque commisurato al numero di abitanti (attualmente 6 unità fino a 2.000 abitanti) rispetto a un numero illimitato previsto in caso di attivazione di CAS privati (come il caso Alla Terrazza).
2. L’adesione allo SPRAR esclude l’attivazione di qualsiasi altra forma di accoglienza, CAS compreso.
3. Maggior controllo e possibilità di impiego dei soggetti accolti.
4. Possibilità di adeguamento e ristrutturazione degli immobili da adibire all’accoglienza totalmente finanziati da fondi ministeriali nonché assunzione di una persona che verrebbe adibita alla gestione dei migranti assegnati.
5. La manifestazione formale di adesione allo SPRAR, anche successiva all’attivazione di un CAS prevede la progressiva riduzione del numero dei presenti fino al numero massimo previsto dal Piano di Ripartizione Nazionale (6 nel caso di Bordano) riconducendo la struttura nella rete SPRAR.
Le conferme ricevute in data odierna dal Prefetto rafforzano e confermano la nostra richiesta presentata al Consiglio Comunale in data 11 giugno di adesione al Progetto SPRAR sottoscritta da 172 persone dell’intero comune (firme raccolte in una sola giornata data l’imminenza della discussione in Consiglio Comunale nella giornata del 12/6).
Riteniamo che in paesi come Bordano e Interneppo le soluzioni dello SPRAR e del CAS risulterebbero di difficile integrazione con la popolazione locale. In realtà come queste i migranti si troverebbero isolati, poiché il tessuto sociale è composta prevalentemente da anziani, le attività della zona sono limitate e i collegamenti con i centri più grandi sono ridotti al minimo. In un contesto come questo siamo convinti che la soluzione ottimale resterebbe quella di non veder attivata, sul nostro territorio, alcuna forma di SPRAR e CAS. Ai fini dell’accoglienza riteniamo comunque che l’adesione allo SPRAR rimanga la soluzione più tutelativa per il paese e per gli stessi eventuali migranti.
Qualora foste interessati ad appoggiare questa nostra istanza e per poter spiegare nei dettagli quanto ci è stato riferito dal Prefetto vicario e dalla Dirigente del Servizio Immigrazione, abbiamo pensato di trovarci tutti assieme a BORDANO, nel piazzale antistante la BIBLIOTECA.
MERCOLEDI’ 4 LUGLIO 2018 alle ore 20.30.
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