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”Né l'articolo del Blog
ne' quello del MV paiono avere sinora suscitato reazioni. Calma piatta
sul - per il Lago...” Condivido la
sensazione. Eppure - e ringrazio - il blog aveva dato ampio spazio alla presa di posizione dei Comitati con la
seguente presentazione:
Mercoledi scorso il
Blog ha dato notizia del volantino diffuso dai Comitati denunciante la situazione
di immobilismo sul tema della richiesta del by pass per rinaturalizzare il Lago
e potere nel contempo assicurare il rifornimento idrico dei campi del Medio
Friuli.
L' argomento e' stato ripreso anche dal Messaggero Veneto.
L' argomento e' stato ripreso anche dal Messaggero Veneto.
La “calma
piatta sul-per il Lago” mi ha particolarmente colpito poiché viene dopo il tema
“la neve ed il lago” che ha invece visto una partecipazione ampia di persone
sensibili, dotate di buone capacità di
elaborazione e di esposizione scritta. Dove sono finite queste persone?
Cerco di
dare una risposta volutamente provocatoria. Sì, provocatoria! Con lo scopo di
sollevare una discussione anche a costo di attirarmi delle critiche.
Il tema “La
neve sul lago” ti impegna nell’elaborazione della fantasia e nella bella
esposizione scritta: tutto finisce lì, nel campo dell’effimero. Al contrario,
il prelievo irriguo del Consorzio dallo scarico del lago ed il bypass dello
stesso non attengono alla fantasia, all’effimero, ma alla realtà concreta,
nuda, cruda, difficile, sofferta del territorio di cui devi sentirti parte, che
ti impegna come cittadino a tutelarlo e a valorizzarlo mettendoci la faccia.
Purtroppo
tra l’effimero e la realtà territoriale è più facile dedicarsi all’effimero
che, diversamente dalla realtà, non ti compromette. Ma tanto più eviti
l’impegno sui temi del tuo territorio tanto maggiore e rapida è la decadenza dello stesso e delle comunità insediate. Stato
decadente che finisce per essere
accettato come il migliore dei mondi possibili, alleviato ed allietato dai riti
e feste paesane.
Il lago sta
lì. La sua acqua sarà sempre più strategica, sarà ricchezza per altri
nell’indifferenza degli abitanti locali. E’ inaccettabile che chi vive sulle
sue rive se ne disinteressi! Non devono essere solo “quelli dei Comitati” a
battagliare per il lago e la sua valle, .il cui peggior nemico potrebbe risiedere proprio nell’indifferenza dei suoi
abitanti nei confronti dei temi del proprio territorio.
Pallone, pro
loco, alpini, donatori , coscrizioni, bandiere, ricerche storiche, sagre, incontri,
conviviali, etc. sono tutte cose ottime che fanno comunità, la quale, però, si
esaurisce nel limite chiuso di se stessa se non si rapporta intensamente con il
proprio territorio. In tal modo prendono piede atteggiamenti del tipo “chi se
ne frega” davanti alle richieste di forestieri di realizzare centraline sui
nostri corsi d’acqua, davanti al progetto irriguo del Consorzio Ledra
Tagliamento, davanti alla necessità del
bypass del lago, davanti alla valorizzazione del vasto e meraviglioso
territorio che si estende dalla Val del Lago alla valle dell’Arzino (chi sono i
mascalzoni a cui davano fastidio i cavalli selvaggi?), davanti a quella meravigliosa
rete di acque di Somplago non valorizzata. Potrei continuare.
L’ampia
partecipazione alla “bianca signora sul lago” ha dimostrato che di persone
dotate ce ne sono, eccome. Certamente ce ne sono tante altre, anche laureate
nei vari campi scientifici, umanistici e tecnici, in grado di portare il
proprio libero contributo (la mera e non
compromettente registrazione-esposizione
dall’esterno dei fatti non basta!) alla risoluzione del “problema lago”, ora portato
ad una fase più matura, in cui la mobilitazione della popolazione è fondamentale
per la spinta decisiva, finale, pena un disastroso arretramento Queste persone lo facciano da cittadini
liberi apportando le loro idee nei modi e nei luoghi che ritengono opportuni: il
lago e la sua valle hanno bisogno che soffi forte un vento di idee. Soffia anche
tu, Blogger! Hai la conoscenza e le capacità per farlo!
Un vento di
idee (e di iniziative) che, da un lato, tenga lontani dalla nostra valle gli speculatori esterni e, dall’altro lato, spazzi
via dalle nostre comunità l’indifferenza e l’ignavia. Il sommo poeta Dante definisce gli ignavi come “coloro che visser sanza infamia e sanza
lodo”, collocandoli nell’Antinferno, non ritenendoli degni nemmeno di stare
tra i dannati.
Salutissimi .
Franceschino Barazzutti
-------------L'intervento di Franceschino è senz'altro meritevole di analisi e riflessione: l'invito è dunque rivolto sin da subito ai lettori che vorranno esprimere il proprio parere sulle tematiche poste.
Sin da subito, però, si vuole anche ribadire che il Blog "Alesso e Dintorni" è stato, in questi anni, uno dei pochi spazi in cui, in Val del Lago, si è discusso delle problematiche del Lago stesso, sia sul piano informativo (vedi il resoconto di incontri e assemblee che non avevano trovato spazio sui mezzi di informazione "classici") si su quello documentale (vedi il paziente lavoro di "vulgarizzazione" di documenti tecnici altrimenti ostici) sia propositivo (vedi il richiamo alle promesse non mantenute da esponenti politici sul lago, la petizione pro lago sottoscritta da centinaia di persone o l'appello ai sindaci a non firmare la convenzione con Edipower, che ha avuto una rilevanza non indifferente nell'evoluzione della vicenda).
Non serve quindi una "precettazione" (forse controproducente) ma un lento e faticoso lavoro di informazione e sensibilizzazione.
(A&D)
Su facebook si registrano diverse reazioni all'intervento.
RispondiEliminaPer Fausto Marchetti "A jere ore!"
Annamaria Gisolfi si chiede: "Che sia arrivato il momento del risveglio?"
Aurelia Peressini precisa: (…) “non capisco a cosa debba portare questa "provocazione". Parlino quelli che sono sempre stati zitti. Io continuerò, come sempre, a leggere e a "fare" se potrò fare qualcosa.” (…).
Emi Picco : Con tutta la nostra buona volontà, ben poco possiamo fare contro chi manovra i fili e che promette ad ogni occasione di lavorare per lo sviluppo del lago .Non tutti sanno che "ci " hanno imbrogliato con le banane, ma erano altri tempi , ora invece siamo ridotti a Coca cola e patatine Pai, come sosteneva il compianto dott Giorgio Ferigo riferendosi alla Carnia. Non è una guerra persa ,però: l'acqua della Carnia e del lago servono alla salvezza dell'Italica industria e agricoltura.
Katia Cucchiaro commenta su fb: “Ho letto e riletto l'intervento di Barazzutti. È vero che la gente non si muove ma non credo x disinteresse, più per disinformazione. Ho sempre seguito le vicende del lago questi ultimi anni, è una materia veramente complicata, un groviglio di norme giuridiche e conoscenze tecniche, diritto societario....È vero che nei nostri paesi ci sono tecnici e laureati in materie scientifiche, ma l'argomento è veramente tosto. La valorizzazione del lago è sempre stata oggetto di campagna elettorale, ma finora nessun tentativo di rilancio della zona è veramente riuscito. Credo che l'unico modo utile per ottenere qualche risultato sia continuare l'opera di sensibilizzazione sulla popolazione”.
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