"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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martedì 21 febbraio 2017

"Bene la Bianca Signora, ma al Lago serve altro"

Riceviamo da Franceschino Barazzutti un corposo contributo alla discussione che, partendo dagli interventi che si sono susseguiti ultimamente su questo Blog, si allarga a interrogarsi su quali siano le migliori strategie per la salvaguardia del Lago e l'incremento della partecipazione.
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Né  l'articolo del Blog ne' quello del MV paiono avere sinora suscitato reazioni.  Calma piatta sul - per il Lago...” Condivido la sensazione. Eppure  - e ringrazio -  il blog aveva dato ampio spazio  alla presa di posizione dei Comitati con la seguente presentazione:

Mercoledi scorso il Blog ha dato notizia del volantino diffuso dai Comitati denunciante la situazione di immobilismo sul tema della richiesta del by pass per rinaturalizzare il Lago e potere nel contempo assicurare il rifornimento idrico dei campi del Medio Friuli.
 
L' argomento e' stato ripreso anche dal Messaggero Veneto.

La “calma piatta sul-per il Lago” mi ha particolarmente colpito poiché viene dopo il tema “la neve ed il lago” che ha invece visto una partecipazione ampia di persone sensibili, dotate  di buone capacità di elaborazione e di esposizione scritta. Dove sono finite queste persone?
Cerco di dare una risposta volutamente provocatoria. Sì, provocatoria! Con lo scopo di sollevare una discussione anche a costo di attirarmi delle critiche.
Il tema “La neve sul lago” ti impegna nell’elaborazione della fantasia e nella bella esposizione scritta: tutto finisce lì, nel campo dell’effimero. Al contrario, il prelievo irriguo del Consorzio dallo scarico del lago ed il bypass dello stesso non attengono alla fantasia, all’effimero, ma alla realtà concreta, nuda, cruda, difficile, sofferta del territorio di cui devi sentirti parte, che ti impegna come cittadino a tutelarlo e a valorizzarlo mettendoci la faccia.
Purtroppo tra l’effimero e la realtà territoriale è più facile dedicarsi all’effimero che, diversamente dalla realtà, non ti compromette. Ma tanto più eviti l’impegno sui temi del tuo territorio tanto maggiore e rapida  è la decadenza dello stesso  e delle comunità insediate. Stato decadente  che finisce per essere accettato come il migliore dei mondi possibili, alleviato ed allietato dai riti e feste paesane.
Il lago sta lì. La sua acqua sarà sempre più strategica, sarà ricchezza per altri nell’indifferenza degli abitanti locali. E’ inaccettabile che chi vive sulle sue rive se ne disinteressi! Non devono essere solo “quelli dei Comitati” a battagliare per il lago e la sua valle, .il cui peggior nemico potrebbe  risiedere proprio nell’indifferenza dei suoi abitanti nei confronti dei temi del proprio territorio.
Pallone, pro loco, alpini, donatori , coscrizioni, bandiere, ricerche storiche, sagre, incontri, conviviali, etc. sono tutte cose ottime che fanno comunità, la quale, però, si esaurisce nel limite chiuso di se stessa se non si rapporta intensamente con il proprio territorio. In tal modo prendono piede atteggiamenti del tipo “chi se ne frega” davanti alle richieste di forestieri di realizzare centraline sui nostri corsi d’acqua, davanti al progetto irriguo del Consorzio Ledra Tagliamento, davanti  alla necessità del bypass del lago, davanti alla valorizzazione del vasto e meraviglioso territorio che si estende dalla Val del Lago alla valle dell’Arzino (chi sono i mascalzoni a cui davano fastidio i cavalli selvaggi?), davanti a quella meravigliosa rete di acque di Somplago non valorizzata. Potrei  continuare.
L’ampia partecipazione alla “bianca signora sul lago” ha dimostrato che di persone dotate ce ne sono, eccome. Certamente ce ne sono tante altre, anche laureate nei vari campi scientifici, umanistici e tecnici, in grado di portare il proprio libero contributo  (la mera e non compromettente  registrazione-esposizione dall’esterno dei fatti  non basta!)  alla risoluzione del “problema lago”, ora portato ad una fase più matura, in cui la mobilitazione della popolazione è fondamentale per la spinta decisiva, finale, pena un disastroso arretramento  Queste persone lo facciano da cittadini liberi apportando le loro idee nei modi e nei luoghi che ritengono opportuni: il lago e la sua valle hanno bisogno che soffi forte  un vento di ideeSoffia anche tu, Blogger! Hai la conoscenza e le capacità per farlo!
Un vento di idee (e di iniziative) che, da un lato, tenga lontani dalla nostra valle gli speculatori esterni e, dall’altro lato, spazzi via dalle nostre comunità l’indifferenza e l’ignavia. Il sommo poeta Dante  definisce gli ignavi come “coloro che visser sanza infamia e sanza lodo”, collocandoli nell’Antinferno, non ritenendoli degni nemmeno di stare tra i dannati.

Salutissimi . Franceschino Barazzutti
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L'intervento di Franceschino è senz'altro meritevole di analisi e riflessione: l'invito è dunque rivolto sin da subito ai lettori che vorranno esprimere il proprio parere sulle tematiche poste.
Sin da subito, però, si vuole anche  ribadire che il Blog "Alesso e Dintorni" è stato, in questi anni, uno dei pochi spazi in cui, in Val del Lago, si è discusso delle problematiche del Lago stesso, sia sul piano informativo (vedi il resoconto di incontri e assemblee che non avevano trovato spazio sui mezzi di informazione "classici") si su quello documentale (vedi il paziente lavoro di "vulgarizzazione" di documenti tecnici altrimenti ostici) sia propositivo (vedi il richiamo alle promesse non mantenute da esponenti politici sul lago, la petizione pro lago sottoscritta da centinaia di persone  o l'appello ai sindaci a non firmare  la convenzione con Edipower, che ha avuto una rilevanza non indifferente nell'evoluzione della vicenda).
Non serve quindi una "precettazione" (forse controproducente) ma un lento e faticoso lavoro di informazione e sensibilizzazione.
(A&D)

2 commenti:

  1. Su facebook si registrano diverse reazioni all'intervento.

    Per Fausto Marchetti "A jere ore!"

    Annamaria Gisolfi si chiede: "Che sia arrivato il momento del risveglio?"

    Aurelia Peressini precisa: (…) “non capisco a cosa debba portare questa "provocazione". Parlino quelli che sono sempre stati zitti. Io continuerò, come sempre, a leggere e a "fare" se potrò fare qualcosa.” (…).

    Emi Picco : Con tutta la nostra buona volontà, ben poco possiamo fare contro chi manovra i fili e che promette ad ogni occasione di lavorare per lo sviluppo del lago .Non tutti sanno che "ci " hanno imbrogliato con le banane, ma erano altri tempi , ora invece siamo ridotti a Coca cola e patatine Pai, come sosteneva il compianto dott Giorgio Ferigo riferendosi alla Carnia. Non è una guerra persa ,però: l'acqua della Carnia e del lago servono alla salvezza dell'Italica industria e agricoltura.

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  2. Katia Cucchiaro commenta su fb: “Ho letto e riletto l'intervento di Barazzutti. È vero che la gente non si muove ma non credo x disinteresse, più per disinformazione. Ho sempre seguito le vicende del lago questi ultimi anni, è una materia veramente complicata, un groviglio di norme giuridiche e conoscenze tecniche, diritto societario....È vero che nei nostri paesi ci sono tecnici e laureati in materie scientifiche, ma l'argomento è veramente tosto. La valorizzazione del lago è sempre stata oggetto di campagna elettorale, ma finora nessun tentativo di rilancio della zona è veramente riuscito. Credo che l'unico modo utile per ottenere qualche risultato sia continuare l'opera di sensibilizzazione sulla popolazione”.

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