Comunicato
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Al Pronto Soccorso del
San Michele in sordina si sta “ sperimentando “ la chiusura
dell’Area di Emergenza e la conseguente trasformazione in un Punto
di Primo Intervento? E’ questa la domanda che circola nel
territorio, soprattutto in Rete, dopo che ieri a un utente è stata
proposta la scelta fra Tolmezzo e San Daniele. Una sperimentazione
finalizzata alla realizzazione del PPI, dove non esistera’ più
l’ADE e i posti letto di osservazione. Cio’ significa che in
questo Punto verranno visitate le persone che si presenteranno e poi
in base alla gravita’o necessita’ di ricovero, verranno dirottate
altrove, intasando strutture gia’ affollate. Torneremo a vedere i
letti nei corridoi? I tempi di risposta si allungheranno con evidenti
possibili ricadute negative. Ricordiamo che in alcuni codici rossi
sono determinanti i minuti e non le ore. Chi ne risponderà?
Oltretutto è previsto che a Gemona rimanga solo una ambulanza diurna
con infermiere a bordo. La seconda, di tipo “ B “,sarà senza
infermiere e non sarà adibita al soccorso. Quando la “ A “
sara’ gia’ impegnata, il soccorso dovrà venire da altri
Ospedali, con ulteriore dilatazione dei tempi di intervento. Chi
rispondera’ di cio’? I tempi di legge sono chiari. Quindi, per le
chiamate esterne, ricadrà sull’infermiere e non su un medico la
responsabilità decisionale sul codice da applicare. Ma se l’evento
evolvera’ in giallo o rosso, chi rispondera’? Nei locali di
Gemona rimarranno i letti per affrontare eventuali emergenze, ma è
evidente che il personale eccedente sarà spostato altrove. Fra
l’altro il medico del PPI potra’ uscire per emergenze e il Punto
verra’ chiuso. A Maniago è già successo. Noi temiano che ancora
una volta, una riforma profondamente “ politica “, iniqua e
punitiva per il Gemonese, non potrà che provocare disagi e
disservizi alla nostra gente. Un bel regalo della Giunta regionale
nel 40° anniversario del terremoto. Invitiamo quindi a recarsi al PS
del San Michele come accade da sempre e a segnalare eventuali disagi
e disservizi che potrebbero accadere. Pretendiamo cure e risposte nel
ns. Ospedale, invitando i Sindaci, i Partiti e i Sindacati e
soprattutto i cittadini a opporsi a questo ingiusto disegno
regionale. Nel frattempo ci prepariamo alla mobilitazione e al
referendum abrogativo della Legge Serracchiani/Telesca, voluta dal
CentroSinistra e dai suoi alleati.
Comitati a difesa del
San Michele.
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