I progetti per il lago
In questi ultimi giorni, stampa, radio, blogs e televisioni locali hanno dato molto risalto agli studi effettuati questa primavera dai ricercatori dell'Ismar, del Cnr e dell'Ogs sul lago di Cavazzo. Studi a cui Regione, Comuni rivieraschi, gli stessi citati istituti di ricerca e i Comitati per la difesa e la valorizzazione del lago, stanno cercando di dare continuità attraverso programmi europei. Studi che hanno come finalità la conoscenza delle acque e dei fondali in vista della realizzazione di una condotta di bypass che dovrebbe portare le acque turbinate dalla centrale di Somplago a valle del lago, onde avviarne la rinaturalizzazione come dispone il piano regionale di tutela delle acque. Piano che prevede che la condotta di cui sopra e quella che dovrebbe rifornire il Consorzio irriguo Ledra - Tagliamento siano realizzate contestualmente. Ma se sindaci e comitati sono concordi per questa realizzazione, pare non si possa dire così per tutti i nostri rappresentanti in regione. È il caso del consigliere Revelant, che pur avendo partecipato costruttivamente alla elaborazione del piano, di questa contestualità non sembra convinto. Nelle sue dichiarazioni egli si è espresso più volte in favore del progetto del Consorzio Ledra - Tagliamento, ma non sulla realizzazione del bypass e sulla contemporaneità dei lavori, adducendo una mancanza di conoscenze tecniche. Conoscenze tecniche che sorprendentemente non gli mancano quando vuole appoggiare la realizzazione della condotta del Consorzio Ledra Tagliamento. Se poi il consigliere Revelant esce con la deviante e impossibile trovata del filtraggio del fango a monte della centrale mi sembra che la confusione sia troppa, per non chiedere al consigliere Revelant di chiarire una volta per sempre ai suoi elettori la sua volontà politica. È o no favorevole alla realizzazione del bypass di cui al Piano regionale di tutela delle Acque? È o no favorevole alla contestualità della derivazione del Consorzio Ledra Tagliamento e del bypass?
Remo Brunetti, Cavazzo Carnico
(Messaggero Veneto, 15 novembre 2015)
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Senza sindacare sulle finalità ed i contenuti della lettera, naturalmente legittimi, né chiedendo risposte (il consigliere Revelant deciderà se rispondere sulla stampa; se vorrà farlo anche qui sul Blog, sarà il benvenuto), si pongono alcune riflessioni di ordine generale.
Il lettore, anche solo mediamente interessato a queste tematiche, ha da tempo nel Blog uno strumento abbastanza agile per poter ottenere risposte di documentazione senza eccessiva fatica: così, per esempio, in merito alle questioni poste, potrà rileggere le proposte di Revelant per un "concorso di idee" un progetto condiviso sul lago (http://cjalcor.blogspot.it/2014/06/il-futuro-del-lago-secondo-revelant.html) o le sue considerazioni sul rapporto con il problema del Consorzio Ledra Tagliamento (http://cjalcor.blogspot.it/2013/09/il-lago-e-lirrigazione-una-storia_17.html), oltre a diversi altri spunti di discussione.
La posizione di Revelant è insomma nota da tempo e l'insistere dei Comitati (la lettera è firmata dal solo Remo ma è sicuramente stata condivisa da tutti i membri dei Comitati) su ulteriori delucidazioni, ancorché legittima - si ripete - può essere quasi letta come una "punizione" per uno dei pochi amministratori che hanno cercato, a più riprese, di tenere desta l'attenzione sul Lago e sulle sue problematiche.
Perché, per esempio, non rivolgersi alla consigliera Zilli, gemonese come Revelant o al carnico Marsilio, già assessore regionale, per sapere cosa hanno fatto o come valutano il futuro del Lago? Perché non chiedere alla consigliera Bianchi (che ha avuto la sensibilità di presentarsi alle assemblee e di essere presente alla presentazione dei risultati della campagna scientifica dell'Ismar, se poi ha tradotto questa sensibilità in atti concreti in sede regionale?
E si potrebbe andare avanti con altri esempi. Ma non serve. Quello che serve è trovare invece una strategia risolutiva, possibilmente unitaria e concorde: "Bisognerebbe arrivare in tempi brevi ad una proposta condivisa, tecnicamente ineccepibile ed economicamente sopportabile, da "mettere sul tavolo" in una "contrattazione aperta" con la Regione, il Consorzio, le Amministrazioni comunali, i Comitati, le diverse componenti coinvolte. " E' evidente infatti la necessità e l'urgenza che il termine "by-pass" diventi una ipotesi concreta e "spendibile" partendo in primo luogo da una rivisitazione e un aggiornamento di quanto scritto dall'ing. Franzil.".
Queste parole erano contenute nella mail che il Blog ha inviato a diversi esponenti dei Comitati lo scorso 10 agosto, per offrire uno strumento di discussione. Nessuno di loro ha ritenuto, allora, di rispondere.
Lo spazio è sempre aperto. (A&D)
Cuant che Remo Brunetti al firme une letare, la letare a è di Remo Brunetti e vonde. Cuant che i comitâts a mandin fûr alc a palesin la volontât di ducj i lôrs socios. Din alore a Remo Brunetti ce che al è di Remo Brunetti e ai comitâts ce che al è dai comitâts. Sul cont dal conseîr Revelant, jo ‘o ai vût mût di lei e di preseâ lis sôs posizions. E al è propit par chel che ‘o ai scrit a lui e no a altris, cuant che mi è stade riferide une sô declarazion che a no è coerente cun ce che al a scrit. Podio alore cun creance, domandai un sclariment? In fonts lis mês a son domandis semplicis che naturalmenti a valin par ducj i nestris rapresentants.
RispondiEliminaMandi
Remo
Buonasera a tutti,
RispondiEliminaringrazio anticipatamente la redazione del blog per il coinvolgimento e per avermi concesso ancora una volta lo spazio per esprimere le mie proposte ed opinioni in merito al Lago dei 3 Comuni.
Premetto anche di aver provveduto a rispondere direttamente al Sig. Remo Brunetti in via riservata ma che i contenuti di seguito rispecchiano i temi trattati.
Credo sia noto a tutti la mia attenzione ed impegno sul tema dell’idroelettrico, per anni escluso dal dibattito politico, a tutto vantaggio degli interessi di pochi, a fronte invece di una ricchezza che dovrebbe essere distribuita nei territori coinvolti a compensazione dello sfruttamento della risorsa idrica.
In questi mesi di attività sono riuscito a dare concretezza alle mie proposte che hanno trovato accoglimento in emendamenti approvati nelle varie leggi che si sono succedute, oltre a degli ordini del giorno che impegnano la giunta in azioni concrete, ovviamene documentabili e che mi vedono sempre primo firmatario e quindi propositore, estendendo poi ad altri consiglieri la sottoscrizione a garanzia di un accoglimento da parte dell’aula.
I principali atti accolti, motivo di vera soddisfazione strategica e programmatica, aprono di fatto nuove prospettive al territorio montano, con importanti ricadute socio-economiche per gli abitanti di questo territorio. Basti pensare che oltre all’emendamento a tutela delle cooperative storiche preesistenti (vedi Secab e Cooperativa fornese) sono stati approvati gli ordine del giorno (ODG) per la costituzione di una Società regionale che operi nel settore dell’energia, un ODG che impegna la giunta a predisporre una legge di settore sull’idroelettrico ed infine un ODG che impegna la maggioranza (impegno poi non mantenuto) per la revisione della destinazione dei canoni idroelettrici da trasferire ai territori montani, maggiormente interessati dallo sfruttamento idroelettrico. Tutto ciò ora deve essere messo in pratica in primis dall’organo esecutivo, ossia la giunta.
Nello specifico, sul lago, durante il parere della IV Commissione sul Piano di Tutela delle Acque, ho portato a conoscenza della commissione due proposte che negli anni erano venute avanti: quella del collegamento del canale di scarico con il canale ledra (avanzata dal consorzio ledra tagliamento) e quella del bypass del lago (assieme al M5S), evidenziando contestualmente in IV commissione quelle che sono le criticità nel lago stesso (fango di fondo, acqua fredda, etc…), invitando contestualmente la IV Commissione a far visita al lago dei 3 Comuni, avvenuta poi in 2 circostanze, di cui la prima su mia iniziativa a sole poche settimane dal nostro insediamento.
...continua...
parte 2...
RispondiEliminaSono senz’altro favorevole ad una rinaturalizzazione del lago, ma lo si deve fare contestualmente ad un progetto complessivo di valorizzazione ambientale, energetica e socio-economica del territorio rivierasco con un coinvolgimento ancor più ampio collegando per finalità turistiche anche le infrastrutture esistenti o in fase di completamente (casello autostrada osoppo/gemona, ferrovia, ciclovia Alpe Adria, etc…) oltre che ad una sinergia con le realtà contermini ricche di pregio storico-culturale oltre che paesaggistico-ambientale.
Per perseguire detti obiettivi, come già proposto tempo fa, auspicherei una progettazione ampia e lungimirante, sostenuta da tutti e tre i comuni rivieraschi (Cavazzo, Bordano e Trasaghis), dalla Comunità Montana (fin che c’è o dalle 2 UTI) e dalla Regione, non dimenticando la Provincia finché esiste, lanciando un concorso di idee internazionale, che porterebbe i migliori professionisti ad elaborare progettualità anche già vissute in altre esperienze europee, e che potrebbero aver già affrontato e risolto situazioni simili.
Ciò porterebbe un beneficio immediato, esportando la nostra realtà sia in ambito scientifico che ambientale in tutta Europa attirando l’attenzione anche di un mondo economico che potrebbe successivamente essere interessato ad effettuare investimenti sul sito, e sia chiaro, investire non significa depauperare, e di esempi positivi nel mondo ce ne sono oramai moltissimi.
Personalmente ed obiettivamente, considerato che per fare delle scelte tecniche bisogna essere professionisti e specialisti e non tuttologi, preferisco rimandare a tecnici o a un comitato di tecnici la scelta se per la rinaturalizzazione del Lago sia idonea la realizzazione di un by-pass o di qualsiasi altro intervento a me sconosciuto, che sappia far conciliare le varie esigenze.-
Senz’altro sarò il primo sostenitore di un progetto risolutivo, e mi attiverò per individuare e ricercare i possibili attori per l’attuazione dello stesso.
Concludo, se mi è concesso, invitando tutti ciascuno per le proprie competenze e responsabilità a fare squadra in questo particolare momento che ha riportato interesse attorno al lago ed ai notevoli riflessi dello stesso, evitando contrapposizioni anche in considerazione del fatto che sono stato eletto nel territorio dell’Alto Friuli, assieme a soli 2 altri consiglieri, e rappresentare le esigenze di un territorio così ampio di fronte ad un consiglio di ulteriori 46 consiglieri, vi assicuro non è facile, soprattutto per la varietà degli interessi territoriali che ciascuno dei 49 consiglieri eletti è chiamato ad avanzare in Regione.-
Gemona del Friuli, lì 17.11.2015
Buona giornata e grazie ancora
Roberto Revelant