Nella presentazione, sono intervenuti il presidente dell'Ecomuseo Ivo Del Negro, i sindaci di Cavazzo Gianni Borghi e di Bordano Ivana Bellina ed il rappresentante del Cai gemonese che cura la manutenzione dei sentieri di accesso alla struttura.
E' seguita la visita alla struttura fortificata con gli apprezzati interventi - proposti dalla coop. "Farfalle nella testa" - dello storico Marco Pascoli e del naturalista Andrea Carboni.
Da più parti è stata sottolineata l'importanza della conservazione del Forte, memoria visiva dello sforzo bellico ma anche occasione per riflettere sulle tante vicende personali coinvolte nel dramma della Grande Guerra. Di più, si è detto anche che la struttura, accessibile tutto l'anno, può inserirsi in un valido piano di valorizzazione turistico-ambientale del territorio.
Il forte visto dall'alto |
L'inaugurazione di una tabella informativa |
La visita ai resti delle postazioni |
Purtroppo per i noti problemi di salute non ho potuto partecipare a questa inaugurazione, ma sono felice che questo Forte sia dotato di panelli e installazioni atti a spiegare e a fare conoscere alla gente i fatti lassù accaduti tra gli ultimi giorni di ottobre e i primi di novembre 1917. Lasciamo perder i vari discorsi di retorica ,ma lassù si comprende il significato di onore e di dovere ,parole che in questi tempi stanno scomparendo dal vocabolario, che invece dovrebbero essere sempre presenti nel vivere degli uomini . Io spero che si chi recherà a visitare il forte , una volta tornato a casa possa dire "Oggi ho imparato qualcosa che ignoravo " e sia ben felice di condividere questo sapere con gli amici. Non serve fare migliaia di chilometri per contemplare panorami mozzafiato : basta fare una camminata su questo monte , facilmente accessibile a tutti e gli occhi sono pienamente appagati dal panorama sul Lago ,sulla valle del Tagliamento fino oltre Villa Santina ,parte finale della val Fella etc. etc. Provare per credere. Ben venga il turismo culturale come accade nelle zone sopra Timau e in altri luoghi della Grande guerra, così le persone capiranno l'assurdità della guerra.." Il confine passa ancora tra le due trincee" ,ma questo è un altro discorso. Voglio concludere questo commento con le prime strofe dell'Inno al Monte Festa, musicato dal maestro Macchi ,ma il testo è d'anonimo "Monte Festa, le tue cime famose Dall'eroismo sono state onorate.." Anche questo è sconosciuto ai più ,spero che qualche coro della zona lo metta nel proprio repertorio, fa parte dell'epopea del Forte di Monte Festa.Mandi
RispondiEliminaIntervengo per ringraziare il blog “Alesso e dintorni” per l’opera d’informazione capillare che svolge ed approfitto anche per porre in evidenza che domenica 24 giugno non era solo la giornata dell’inaugurazione della mostra permanente sul Festa, del ringraziamento a chi ha contribuito a realizzare l’opera, della valorizzazione delle attività meritorie del volontariato (sulle quali l’Ecomuseo fa molto affidamento perché sono quelle che consentono alle iniziative di attecchire nel contesto sociale), ma anche, e soprattutto, della riflessione. Per l’occasione sui fatti della Grande Guerra, ma anche su come, di riflesso, noi viviamo il nostro tempo.
RispondiEliminaL’evento organizzato dall’Ecomuseo voleva predisporre alla positività, però, come si sa, le cose realizzate dall’uomo sono per loro natura imperfette, quindi quanto realizzato è certamente migliorabile. Questa è stata comunque una occasione di confronto e crescita collettiva, un’altra occasione per “dare”, perché chi ha fatto era evidente a tutti. Grazie per l'ospitalità.
Luigi Stefanutti - Coordinatore dell'Ecomuseo della Val del Lago