Le minoranze: servono interventi di tutela
per il lago
CAVAZZO
CARNICO. Lago di Cavazzo: i due gruppi di minoranza al Comune di Cavazzo
Carnico approvano il concorso d’idee della Regione e affermano che il turismo
può svilupparsi solo in sintonia con la tutela dell’ambiente. «In accordo con
l’indirizzo proposto nel 2014 dalla Quarta commissione del consiglio regionale
riguardo uno studio di fattibilità per il bypass sul lago di Cavazzo – hanno
detto i capigruppo Rita Lenisa e Danilo Puppini –, recepito nel Piano regionale
di tutela delle acque che ha integrato l’indirizzo con la previsione di una
fattibilità tecnico-economica allo scopo di recuperare le condizioni di
naturalità del lago e con la legge Regionale 3 del 6 febbraio 2018 all’articolo
11, i consiglieri di minoranza del Comune di Cavazzo Carnico approvano la
proposta della Regione che ha indetto un concorso di idee, con lo scopo di
recuperare le condizioni di naturalità del lago di Cavazzo e di garantirne la
fruibilità, in conformità al Piano regionale di tutela delle acque». Le
ricerche condotte recentemente dall’Istituto di Scienze marine del Cnr,
sostengono i relatori di minoranza, confermerebbero che il fondale «è ridotto a
una distesa di fango accumulato con notevoli spessori variabili a seconda della
zona di prelievo, naturalmente maggiore dove arriva lo scarico della centrale».
Non esistono dunque per la minoranza evidenze sull’equilibrio raggiunto dal
lago, come sostenuto dall’amministrazione comunale.
«Ci sembra doveroso – concludono – nel rispetto delle generazioni future, mettere in atto provvedimenti che siano indirizzati verso la salvaguardia del lago e dell’ambiente circostante, e nello stesso tempo, attraverso una progettualità condivisa con gli altri comuni rivieraschi, rafforzare l’offerta turistica di carattere culturale, naturalistico e di mobilità sostenibile della parte nord del lago, per troppo tempo solo oggetto di strutture produttive e di passaggi di infrastrutture vincolanti».
«Ci sembra doveroso – concludono – nel rispetto delle generazioni future, mettere in atto provvedimenti che siano indirizzati verso la salvaguardia del lago e dell’ambiente circostante, e nello stesso tempo, attraverso una progettualità condivisa con gli altri comuni rivieraschi, rafforzare l’offerta turistica di carattere culturale, naturalistico e di mobilità sostenibile della parte nord del lago, per troppo tempo solo oggetto di strutture produttive e di passaggi di infrastrutture vincolanti».
Gino Grillo
(Messaggero Veneto, 10 giugno 2018)
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