Mirtilli e lamponi in festa: 600 kg di frutti e una vecchia ricetta in soffitta
TRASAGHIS (Udine) - Quattrocento chili di mirtilli e 180 kg di lamponi raccolti a mano sul Cuar, il monte che sovrasta il piccolo abitato di Avasinis, a Trasaghis. E una ricetta, la più antica, trovata in soffitta, per realizzare la marmellata di lamponi come una volta, come la facevano le nonne, le mamme e le ragazze negli anni Cinquanta del secolo scorso. Sono i numeri e le curiosità di una delle manifestazioni più amate del Friuli, nata negli anni Settanta e organizzata da 20 dalla pro loco Amici di Avasinis: è la Festa del lampone e del mirtillo che si terrà dal 12 al 15 agosto prossimi.
Avasinis è una frazione di Trasaghis dove vivono poco meno di 300 abitanti; per l’organizzazione della festa lavorano tutti, a eccezione delle persone molto anziane e dei bimbi molto piccoli. Per l’evento arriva anche chi vive fuori paese da tempo perché chi è originario di Avasinis lo è per sempre. Del resto, questo abitato è noto per la raccolta dei piccoli frutti da più di 80 anni: lo raccontano le foto che la comunità locale ha tirato fuori dai bauli, da vecchi album e dalle soffitte per realizzare una mostra che racconta la storia del paese.
La vecchia ricetta
Si vedono le donne con le gerle intente a raccogliere i piccoli frutti che venivano portati poi a Gemona del Friuli, nella distilleria Falomo, per la produzione e vendita disciroppi naturali. Con i mirtilli e i lamponi si guadagnava abbastanza bene e le ragazze facevano “la stagione” per potersi comprare un bel vestito nuovo. Parte dei frutti venivano tenuti a casa per fare le marmellate. E una vecchia ricetta è stata trovata quest’anno a sorpresa scritta a mano, a matita, in lingua friulana, dietro a una scheda del gioco della tombola che risale agli anni Cinquanta. Il gioco, in ottime condizioni, è stato trovato dentro a una scatola di latta (nelle foto). La ricetta sarà sperimentata questo fine settimana, durante la festa.
Avasinis è una frazione di Trasaghis dove vivono poco meno di 300 abitanti; per l’organizzazione della festa lavorano tutti, a eccezione delle persone molto anziane e dei bimbi molto piccoli. Per l’evento arriva anche chi vive fuori paese da tempo perché chi è originario di Avasinis lo è per sempre. Del resto, questo abitato è noto per la raccolta dei piccoli frutti da più di 80 anni: lo raccontano le foto che la comunità locale ha tirato fuori dai bauli, da vecchi album e dalle soffitte per realizzare una mostra che racconta la storia del paese.
La vecchia ricetta
Si vedono le donne con le gerle intente a raccogliere i piccoli frutti che venivano portati poi a Gemona del Friuli, nella distilleria Falomo, per la produzione e vendita disciroppi naturali. Con i mirtilli e i lamponi si guadagnava abbastanza bene e le ragazze facevano “la stagione” per potersi comprare un bel vestito nuovo. Parte dei frutti venivano tenuti a casa per fare le marmellate. E una vecchia ricetta è stata trovata quest’anno a sorpresa scritta a mano, a matita, in lingua friulana, dietro a una scheda del gioco della tombola che risale agli anni Cinquanta. Il gioco, in ottime condizioni, è stato trovato dentro a una scatola di latta (nelle foto). La ricetta sarà sperimentata questo fine settimana, durante la festa.
La quattro giorni di Avasinis è di quelle da leccarsi i baffi con prodotti tutti a base di piccoli frutti: gnocchi ai mirtilli, dolci di ogni tipo, grappe, sciroppi, frutti freschi e ogni altro genere di delizia. Quest’anno ci sono anche le bustine dello zucchero personalizzate con le scritte in friulano e il logo della manifestazione.
(Paola Treppo)
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