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sabato 21 gennaio 2017

Nel ricordo di Matteo, servizi e arredi per l'ospedale

“Matteo Chef Giramondo”: un atto concreto a favore dell’Ospedale di Gemona
Mercoledì 18 gennaio 2017 alle ore 18.00 presso la “Sala Lodolo” dell'Ospedale di Gemona del Friuli (UD) si è tenuta la cerimonia di consegna di una cucina completa di tutti gli accessori, a servizio del reparto "Degenze Intermedie Polifunzionali" e di due spazi “relax” con angolo lettura e conversazione posti al piano terra del nosocomio.
Gli spazi sono stati allestiti grazie al ricavato del secondo: "Concerto per Matteo" svoltosi con inaspettato successo ad Osoppo il 21 e 22 maggio 2016.



(Foto di Federico Marchetti dalla pagina fb "Io voglio l'ospedale a Gemona!"



E all'avvenimento il Messaggero Veneto ha dedicato un ampio articolo:

Una cucina all’ospedale dallo chef Giramondo
Il regalo dell’associazione nata per ricordare Matteo Rodaro
Il plauso del sindaco di Gemona: un gesto di solidarietà
di Piero Cargnelutti


GEMONA Un dono all’ospedale in ricordo di Matteo Rodaro. Grande partecipazione mercoledì sera all’ospedale San Michele, dove l’associazione Matteo Chef Giramondo di Trasaghis ha donato alla struttura sanitaria una cucina didattica per il reparto degenze al primo piano e gli allestimenti per due spazi relax predisposti al piano terra. È il frutto dell’evento musicale che Matteo Chef Giramondo ha organizzato nel maggio dell’anno scorso al parco ex Colonie di Osoppo dove si esibirono Federico Poggipollini e LA Guns: «Tutto questo - ha spiegato Daniele Martina, presidente dell’associazione - è il frutto del lavoro di 100 volontari e oltre 2 mila ospiti. Matteo era un uomo di speranza, e il dono a questo ospedale ci è sembrato più che opportuno perché questo è un luogo in cui la speranza non deve mai mancare». La donazione è stata seguita da un pubblico numeroso composto da molte persone di Trasaghis ma anche dagli stessi comitati che da tempo difendono l’ospedale San Michele: dai presenti è partito un grande applauso a Giovanni Rodaro, sua moglie Michelina e al figlio Andrea, la famiglia di Matteo, lo chef di Avasinis mancato nel 2013 a causa di una malattia, a soli 36 anni. Tra le autorità, erano presenti il presidente del consiglio regionale Franco Iacob, il consigliere regionale Roberto Revelant, il sindaco Paolo Urbani, il direttore dell’Aas3 Pierpaolo Benetollo e gli amministratori di Trasaghis, Venzone e Osoppo. «È un gesto di solidarietà nella capitale del terremoto risorta grazie all’aiuto di tutti, e questo è un ospedale che ha una storia di 800 anni sorto sui lasciti dei gemonesi e non della Regione», ha detto il sindaco Urbani rivolgendosi al direttore Benetollo che ha spiegato: «La cucina didattica donata su indicazione dei dirigenti dell’azienda permetterà di migliorare il servizio di cura delle persone che rientrano dopo un intervento: è una stanza senza barriere, uno strumento utile a fare in modo che le famiglie diventino più confidenti con le cure che i loro cari devono affrontare. Un tempo le famiglie venivano aiutate a uscire ma oggi si sta cercando di cambiare anche se non è facile». «È certamente un momento importante - ha concluso il presidente Iacob - e significativo di condivisione per una comunità che sta affrontando delle scelte dolorose fatte su una struttura sanitaria che potrà comunque avere un ruolo importante in futuro». 

(MESSAGGERO VENETO ed. Udine,  20 gennaio 2017)


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