Come ogni anno la Pro Loco di Bordano e Interneppo, in collaborazione con la parrocchia di San Antonio di Bordano, ha organizzato domenica 6 la festa sul Monte San Simeone. Rispettando una antica tradizione, si è avuta alle 11 la Santa Messa (all'aperto) officiata da Don Giulio Ziraldo. Durante la manifestazione sono poi stati attivati chioschi per bibite, oltre a quelli per pasta e griglia cucinate sul posto.
La completa asfaltatura del tratto stradale ha consentito l'accesso al pianoro (per la festa ma anche per le attività sportive di deltaplano e parapendio) a mezzi provenienti da numerose località. Diversi hanno ripercorso i sentieri della montagna per seguire la suggestione del pellegrinaggio a piedi.
"A latere" le tradizionali aggregazioni giovanili che vedono "il Sansi" e "la Val" come luoghi irrinunciabili di ritrovo.
(foto pubblicate su facebook dai partecipanti)
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"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
martedì 8 settembre 2015
Ancora una volta "in Sansi"
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1 commento:
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Inutile il S . Simeone è sempre il S.Simeone, ,esercita un attrazione magica per gli abitanti dei paesi posti alle sue falde ..Fino agli anni sessanta(1960 ) era sinonimo di fatica e di miseria ,ma dall'estate del 1967alcuni ragazzini di Bordano avevano iniziato a "designarlo " come luogo dove poter passare alcune settimane(non continue) di assoluta libertà .,lontano dai genitori. Il cibo ,vestiario , e coperte venivano portanti su a spalla ,e si dormiva in chiesa come avevano sempre fatto i vecchi..Poi si dormiva sotto una tenda fatta di fogli di nailon , non si aveva grandi pretese ,l'importante essere sul S.Simeone ..Nel 70 le prime case ,sembrava che lo spirito iniziale pioneristico fosse finito ,invece dopo il terremoto . e la riparazione della strada tutto è ritornato come prima,anzi.Tutti i giovani della zona si davano appuntamento lassù pochi giorni prima della "prima domenica" di settembre .quando c'è la sagra. La valle dei dannati è un invenzione degli anni 90 ,creata come punto di aggregazione giovanile ,prima le tende venivano montate a casaccio nella "val di sore", ed è la continuazione moderna degli ideali di libertà nata negli anni 60 dai cosidetti "pionieri del S.Simeone".. Questa montagna chiamata anticamente "Mont Taront", che per secoli ha provocato liti giudiziarie , processi e fino agli anni 40 del secolo scorso anche "assalti a colpi di roncola " ora unisce tutta la gioventù della zona ,disposta a sopportare piogge ,diluvi , freddo e fango per poter dire "Io c'ero!" Piccoli ricordi di uno che ha fatto parte dei "pionieri del S.Simeone " e che ha passato tanto tempo lassù nella completa solitudine .Forse non tutti sanno che lassù "O si va da vivi o si va da morti "..e questo detto ha dato origine a tante leggende e tradizioni come quella "Della processione dei morti".. La tradizione vuole che chi sale per la prima volta sul S. Simeone ,porti su anche una piccola croce , da lasciare nella cappelletta lungo la strada o in chiesa..Mandi
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