Mancano forze, Pro loco ferma
Pro loco a rischio scomparsa ad Alesso a causa della carenza di forze per permettere la continuazione delle attività. In questi giorni sulla pagina facebook del presidente dell’associazione Claudio Picco è comparsa una comunicazione ufficiale con la quale si segnala la volontà di interrompere le attività e gli eventi per il 2018.
«Vista la mancanza di nuove energie che possano portare ulteriore slancio, vigore ed entusiasmo, siamo costretti con non poco rammarico a prendere questa decisione, ben consci di cosa possa comportare la sospensione delle nostre attività all’interno della comunità». La Pro Alesso ha compiuto proprio l’anno scorso 50 anni di attività: è stata fondata nel 1967 e, a parte una breve interruzione alla fine degli anni '80, è sempre stata operativa nella frazione di Tra
Pro loco a rischio scomparsa ad Alesso a causa della carenza di forze per permettere la continuazione delle attività. In questi giorni sulla pagina facebook del presidente dell’associazione Claudio Picco è comparsa una comunicazione ufficiale con la quale si segnala la volontà di interrompere le attività e gli eventi per il 2018.
«Vista la mancanza di nuove energie che possano portare ulteriore slancio, vigore ed entusiasmo, siamo costretti con non poco rammarico a prendere questa decisione, ben consci di cosa possa comportare la sospensione delle nostre attività all’interno della comunità». La Pro Alesso ha compiuto proprio l’anno scorso 50 anni di attività: è stata fondata nel 1967 e, a parte una breve interruzione alla fine degli anni '80, è sempre stata operativa nella frazione di Trasaghis organizzando la festa di paese e tutti gli eventi tipici in una comunità nel corso dell’anno. «Nell’ultima riunione - spiega il presidente Claudio Picco -abbiamo preso questa decisione per mancanza di forze: da due anni abbiamo cercato forze nuove ma nessuno si è fatto avanti. Certo, alcuni giovani sono stati presenti in questi anni ma spesso capita che questi si spostano per frequentare l’università e così restiamo in pochi a portare avanti eventi e iniziative. Di fronte a queste difficoltà abbiamo deciso di fermarci per un anno».
Si spera ancora che si faccia avanti qualcuno in paese per una realtà culturale che conta una sessantina di soci, dei quali solo una decina sono operativi e non sufficienti per far fronte a tutto. Il direttivo dell’associazione lascia un bilancio in attivo ed è a disposizione di chi voglia apportare nuove idee. (p.c.)
(Messaggero Veneto, 9 maggio 2018)
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