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L'uscita di "andare in giù",
chiedendo l'adesione alla Comunità del Gemonese, del sindaco di
Cavazzo scaturisce (...) dal fatto che le sue posizioni non passano nè a livello della Comunità
Montana della Carnia nè a livello del suo stesso partito, il PD. Il
sindaco Iuri, rappresentando l'intera popolazione del suo Comune e
non solo se stesso, farebbe bene a frenare gli impulsi e a chiedersi
perché le sue posizioni escono sconfitte a livello carnico e trarne
i dovuti insegnamenti o le dovute conseguenze, evitando astiose
polemiche sui giornali per chiarire invece le posizioni nelle sedi
istituzionali e del suo partito. Inoltre il sindaco Iuri,dovrebbe
sapere che i cittadini di Cavazzo capoluogo e persino quelli di
Cesclans sono restìi ad "andare in giù" e pertanto, prima
di fare certe affermazioni alla stampa dovrebbe considerare
l'opinione dei suoi cittadini, saggia abitudine che egli ha smarrito.
Essendo nato a Mena nel 1936 ed
avendo vissuto in prima persona tutte le vicende della Val del Lago
provo, sulla scorta della mia esperienza, a capovolgere in positivo
la sbagliata uscita del sindaco Iuri.
Se la forcella di Mena è qualcosa
di più di uno spartiacque, altrettanto vero è il fatto che il lago
rappresenta un forte e principale elemento di convergenza di
interessi delle tre comunità rivierasche, dove per "comunità"
intendo popolazione e istituzioni che le rappresentano. Inoltre,
facendo perno su questo elemento forte, non sarà difficile
individuare altri elementi di convergenza. Tutto questo è fattibile
restando ognuno dov'è, senza andare nè "in giù", nè "in
su". L'unica condizione è avere la volontà politica di
mettersi insieme trovando gli opportuni strumenti partecipativi che
mettano insieme istituzioni, associazioni, comitati, popolazione per
fare l'analisi dello stato di fatto, sulla base di questo elaborare
degli obiettivi,e su questi creare mobilitazione a vari livelli.
Difficile? Sì! Ma fattibile. Qualcosa del genere accadde già nella
Val del Lago, ne è testimonianza la pubblicazione "Obiettivo
lago". Le risorse umane? Più che i "vecchi" come me,
alle armi vanno chiamati quei tanti neolaureati riportati nei
bollettini comunali, E non solo loro.
Ultimamente il nostro lago ha
acquistato notorietà per la vicenda del contestato progetto Edipower
di pompaggio, per le gare sportive ed iniziative varie sul lago.
Queste ultime vanno certamente incoraggiate, ma senza dimenticare il
fatto ormai dimostrato che tra 110 anni il lago non esisterà più:
sarà interrato. Se dimenticassimo questo faremmo come chi cura il
cancro con l'aspirina!.
Evitare l'interrimento del lago è
un obiettivo prioritario.
Che il lago sarà riempito di fango
lo scrive chiaramente l'ing. Garzon alla pagina 32 della sua perizia
redatta per conto dei Comuni. Lo dimostra l'ing. Franzil alle pagine
24-42 del suo studio "Lago, Energia, Ambiente". Fare come
gli struzzi davanti a questo fatto è da irresponsabili! Di fronte al
disastro di un lago riempito di fango bisogna avere il coraggio di
osare!
I Comitati hanno avanzato la
proposta di bypassare il lago evitando così che lo scarico della
centrale finisca nel lago. Leggo sul bollettino comunale che che su
tale proposta il sindaco augusto Picco scrive " le
contrapposizioni e le idee di forte impatto mediatico ma
difficilmente realizzabili, non aiutano". Se Picco ha altre idee
le tiri fuori e non si limiti a scrivere in altra parte del
bollettino riguardo al "flop" del progetto Edipower "Negli
anni a venire sapremo se quanto accaduto ed il risultato emerso siano
stati un bene per il lago e la nostra valle". Frase che rivela
la nostalgia per quel progetto, il cui fallimento ha dei vincitori, i
Comitati, e dei perdenti che sono tutti quelli che hanno sostenuto
quel progetto. Al riguardo "La Vita Cattolica ha scritto a
proposito dei Comitati "Se la lor azione pervicace e fastidiosa
di contrasto ad Edipower non ci fosse stata, forse il progetto
sarebbe già realizzato, compiendo lo scempio prima che ci si
accorgesse della sua inutilità. Ai comitati va il merito di averci
ricordato che "l'acqua non scorre mai in salita" e che,
semmai ce ne fosse la convenienza, essa sarebbe del tutto
passeggera".
Con il "flop" del progetto
di pompaggio, per il lago e la nostra valle si volta pagina. Sta a
tutti noi scrivere bene le pagine a seguire. Per quanto riguarda me
ed i miei colleghi dei Comitati abbiamo già la penna in mano, tant'è
che stiamo incontrando i vari gruppi del Consiglio regionale per
esporre la situazione del lago e della valle e le nostre proposte.
Franceschino Barazzutti
C'è chi , il nostro lago lo smonterebbe per portarlo in America o altrove ,e noi ce l'abbiamo e non riusciamo a valorizzarlo . Cosa si potrebbe fare ( sempre rimanendo sul tema turistico non invasivo) in modo che diventi per i rivieraschi anche un guadagna pane ? In periodo estivo c'è un mercato , ma del posto nessuno . Solo soletta c'è la pizzeria , un campeggio comunale, e uno privato . Come al solito c'è da difendersi da invasioni distruttrici (società con interessi privati che toglierebbero il tappo la notte per farne un canyon a pagamento magari) però non c'è un ' anticipazione di posizioni atte a essere primi sul posto e non puoi spingermi da parte. Forza Val del Lago , avanti tutta .
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