La protesta degli abitanti di Braulins pare destinata a ottenere accoglimento. Come si legge dalle dichiarazioni del sindaco di Trasaghis rilasciate al Messaggero Veneto e pubblicate nell'edizione del 30 marzo, si è di fronte a dei semplici ritardi burocratici che saranno affrontati e risolti. Il sindaco ha infatti dichiarato:
Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
giovedì 31 marzo 2011
Quel che si muove a ... Braulins. Dopo le proteste per ottenere una nuova fermata delle corriere
La protesta degli abitanti di Braulins pare destinata a ottenere accoglimento. Come si legge dalle dichiarazioni del sindaco di Trasaghis rilasciate al Messaggero Veneto e pubblicate nell'edizione del 30 marzo, si è di fronte a dei semplici ritardi burocratici che saranno affrontati e risolti. Il sindaco ha infatti dichiarato:
mercoledì 30 marzo 2011
Il punto dei Comitati - II
Nel volantino viene annunciata la prossima convocazione di una assemblea, Sabato 2 aprile alle 16, nel Centro Sociale di Alesso, alla presenza del legale dei Comitati, l'avv. Franco Giunchi, del presidente regionale di Legambiente, l'ing. Giorgio Cavallo, nonché dei tecnici e dei componenti dei Comitati stessi.
martedì 29 marzo 2011
Quel che si muove a ... Braulins. Proteste per ottenere una nuova fermata delle corriere
lunedì 28 marzo 2011
Quel che si muove a ... Vasinas. Trent'anni di esplorazioni speleologiche
E’ dal 21 marzo del 1981 che è iniziata l’esplorazione delle caverne nel sottosuolo delle montagne sovrastanti Avasinis. Quel giorno un gruppo di speleologi triestini iniziò l'esplorazione della risorgiva di "Eolo" (o "Fontanon di Avasinis") dall’imbocco sito in località Crist, lungo le pendici del monte Cuar. Aprendo un passaggio in frana, la spedizione, guidata da Mario “Bandon” Trippari, in poche ore scoprì oltre 600 metri di suggestive gallerie sino a quel momento regno sconosciuto e patrimonio esclusivo delle acque: una esplorazione che è proseguita negli anni sino a delineare e a rappresentare gli sviluppi assai complessi della cavità sotterranea. Certo che nel cuore delle montagne sotto il Monte Cuar si celino ulteriori cavità, Mario Trippari prosegue da trent'anni e senza sosta le sue spedizioni, in un rapporto ormai stretto con la comunità di Avasinis e dell’intero Comune (costante la sua presenza a tutte le manifestazioni e le iniziative promosse). Domenica 27, al "Centro Servizi" di Avasinis, Trippari ha organizzato, in collaborazione con la Pro Loco, una festa per il significativo anniversario delle esplorazioni speleologiche .
L'orso sulle montagne carniche: un problema o una risorsa?
Roberta Michieli ci segnala un articolo del Gazzettino, ripreso anche dal "Comitât pe autonomie e pal rilanç dal Friûl", illustrante il lavoro dell'Università di Udine in merito alla "risorsa sprecata" derivante dalla presenza dell'orso sulle montagne carniche.
domenica 27 marzo 2011
Da Alesso, un messaggio di solidarietà ai fradis giapponesi
Sulla piazza di Alesso, da qualche giorno, viene esposta una bandiera giapponese, con due scritte: un significativo "fradis coragjo" ripetuto in friulano e con i caratteri dell'alfabeto giapponese.
I commenti dei lettori alla visita sul Lago del presidente Tondo
sabato 26 marzo 2011
Aspettando il Giro d'Italia, sulle strade di Bottecchia
Il MV ha dato notizia delle iniziative in progetto, in quel di Trasaghis, "a contorno" del passaggio del Giro d'Italia, nel prossimo maggio: alcune manifestazioni sportive dedicate al ricordo del campione di ciclismo Ottavio Bottecchia e l'inaugurazione della pista ciclabile che da Braulins raggiunge il Lago. Stranamente, non vi si fa nessun cenno alla notizia pubblicata dal Gazzettino l'altro giorno, vale a dire l'incontro coi campioni del mundial 1982. Forse se ne sta ancora discutendo? Forse i "cugini gemonesi" non ne hanno ancora parlato coi "cugini trasagani"?
Trasaghis aspetta il Giro
da Messaggero Veneto 25 marzo 2011
venerdì 25 marzo 2011
Lago, c'è chi vuol difenderlo con la poesia
Riceviamo e pubblichiamo un contributo poetico sulla "questione Lago"
LIBARIN IL LAC
Orsù, svegliati mondo vigliacco
la politica ti tien nel sacco!
Difendi i tuoi diritti
e falli rigare dritti.
Tutti pensano a far soldi
e vi consideran codardi.
Magna a dritta magna a manca
or la gente ormai è stanca.
C’è chi ruba e chi incassa
a Pantalon spetta la tassa!
La centrale e l’autostrada
non vi basta in contrada?
Voglion acque – elettrodotti
Sarem ben più che malridotti.
Ora, la porca, il “lac” prosciuga
non resta più il bagnasciuga.
Basta fango in cinquant’anni
ormai scoperti son gl’inganni!
Morto pesce ed economia
crepi turbina e chicchessia.
Or, finisca coi regali la bolletta,
la nostra terra terremo stretta.
Fuori vada l’invasore
o paghi il danno suo d’autore.
Torni il lago al naturale
o si spegne la centrale.
O si elimina lo “scaric” maledetto
o verrà chiuso anch’l distretto.
Grida gente: lo vogliamo.
I traditori prenderemo all’amo!
Torni il lago caldo e bello
torni a posarsi ogni uccello.
Tanto pesce ancor ci sia
e tutti al bagno in allegria.
- Il bisat -
giovedì 24 marzo 2011
Cjantons di Val dal Lâc: in Palas
Il faggio degli stavoli Palas
Col terremoto del '76 gli stavoli, già abbandonati, hanno avuto il colpo di grazia e si sa, caduto il tetto il resto segue presto. Ora in qualche punto si stenta a riconoscere la traccia in quanto i noccioli e la sterpaglia stanno avendo il sopravvento. Ma noi avevamo il nostro asso della manica: la guida d'eccezione Luigi Stefanutti, una miniera di informazioni sulla vita dei tempi che furono e divulgatore generoso di testimonianze, nato e cresciuto ad Alesso: Ha scritto sulla storia degli stavoli e conosce praticamente ogni metro della zona.
Stavoli Pradas |
Siamo passati quindi per stavoli Pradas, dalla cucina economica corrosa dalla ruggine, salendo poi a Garmoran e più in alto Palas. Tutti diroccati, avevano diverse cisterne per la raccolta dell'acqua di cui ogni proprietario era geloso.
lI faggio secolare abbattuto dal vento |
Il faggio monumentale davanti agli stavoli Palas (un faggio sicuramente ultracentenario che misura oltre 4,5 di diametro) purtroppo due anni fa è stato abbattuto dal vento. Presenta ora un moncone enorme dal legno corroso ed esausto. Il resto del fusto invade completamente il vialetto di collegamento tra uno stavolo e l'altro.
Estese colonie di funghi rivestono le superfici legnose.
Lago di Cavazzo dalle pendici del Folchiar |
Percorso ripidissimo. Durante il periodo di necessità nella seconda guerra mondiale c'era un capofamiglia che lo percorreva in salita col fieno per gli animali sulle spalle fino agli stavoli Palas. Ah, non è tutto. Era inverno e con gli scarpes sarebbe scivolato. Creati dei tappi sulla neve dura, effettuava la salita con i calzettoni.
mercoledì 23 marzo 2011
Eolico nostrano, il discorso s'allarga
Un parco eolico a Trasaghis?
Prima di scrivere questo post ho cercato un po' di informazioni, sul sito della regione Friuli Venezia Giulia, qui, è disponibile tutta la documentazione relativa alla Valutazione di impatto ambientale (VIA). Ho dato una scorsa rapida a qualche documento per cui non posso dire molto, a parte che sono rimasto colpito da come si sia preso molto a cuore la difesa della fauna e del paesaggio della zona. Quello che non posso fare a meno di commentare è il livello ancora arcaico di informatizzazione dei nostri enti pubblici, tutta la documentazione è ottenuta tramite una pessima digitalizzazione del materiale in formato cartaceo, quand'è che questi enti cominceranno a scambiarsi (e pubblicare) tale documentazione in formato elettronico?
In ogni caso, tra i tanti "visto", "considerato", "tenuto conto" della delibera voglio riportare un passo significativo:
"Tenuto conto, altresì, di quanto osservato sotto il profilo paesaggistico:
- date le caratteristiche dimensionali dei aerogeneratori, verranno indotte alterazioni del contesto paesaggistico (intrusione) su una porzione di territorio vulnerabile, in quanto posto alla base dell’anfiteatro dalle Prealpi Carniche e delimitato dall’alveo del Fiume Tagliamento;
- mancata considerazione di alcuni punti di osservazione;
- i potenziali effetti costituiti da modificazioni dell’assetto percettivo e panoramico, alterazioni della coerenza e delle relazioni visive del sistema paesaggistico, possono costituire causa di sensibili detrazioni della percezione del paesaggio, sia da un punto di osservazione "vicino" all’impianto, a partire dall’alveo del Fiume Tagliamento, che dai punti panoramici localizzati sui rilievi circostanti il sito;"
Non posso non collegare tali considerazione a un tema che ho trattato ultimamente: il progetto di realizzazione dell'autostradata "Cimpello-Sequals-Gemona".
La foto accanto l'ho fatta dalla camminata che c'è attorno al lago di Cornino, cioè dove c'è la riserva in cui fra l'altro ci sono i grifoni; il fiume è iltagliamento la, accanto a quel ponticello che si intravvede, provenendo da sinistra dovrebbe passare l'autostrada "Cimpello-Sequals-Gemona", quella non provocherebbe "alterazioni della coerenza e delle relazioni visive del sistema paesaggistico, [...]causa di sensibili detrazioni della percezione del paesaggio, sia da un punto di osservazione "vicino" all’impianto, a partire dall’alveo del Fiume Tagliamento, che dai punti panoramici localizzati sui rilievi circostanti il sito;"?
Raccolta differenziata, istruzioni per l'uso
martedì 22 marzo 2011
Metti una sera ... i campioni della nazionale 1982 a Trasaghis
Il Gazzettino di oggi dà notizia dell'arrivo a Trasaghis, nella serata del prossimo 17 maggio, dei campioni della nazionale di calcio vincitrice del titolo mondiale del 1982 (quelli, per chi ha passato gli anta, dello storico applauso in piedi del presidente Pertini, nella notte di Madrid).
Piero Cargnelutti |
A Gemona i campioni del mundial di Spagna |
Martedì 22 Marzo 2011, Il Gazzettino |
Quello che si avvicina, sarà un trentacinquesimo anniversario del terremoto all'insegna del grande sport. La nazionale di calcio italiana che nel 1982 vinse i mondiali di Spagna sarà a Gemona il 17 maggio. In quell'occasione, nel pomeriggio si confronterà sul campo dello stadio locale Simonetti contro la formazione dell'Udinese di quei primi anni Ottanta. L'amministrazione comunale già da un anno ha iniziato i primi contatti con la Lega Professionisti, sia in occasione dell'anniversario del terremoto sia in nome del progetto Città dello sport e del benstare, ma anche per commemorare Enzo Bearzot: «Tutto nasce - spiega il sindaco Paolo Urbani - dal fatto che negli anni successivi al terremoto, la nazionale italiana aveva donato al nostro Comune 40 milioni di lire per ricostruire lo stadio Simonetti. Da quella volta, non c'è mai stata l'occasione per ringraziarli e allora abbiamo voluto inserire questo momento all'interno dell'anniversario per il terremoto: proprio con quella partita, inaugureremo il nuovo campo da sfogo realizzato negli ultimi mesi con l'erba artificiale, per venire incontro alle esigenze delle nostre associazioni sportive di calcio». E così, il 17 maggio gemonesi e visitatori potranno rivedere sul campo grandi campioni del mondo quali Zoff, Gabrini, Gentile, Rossi o Collovatti ricordare con la loro classe di giocatori il loro collega campione friulano Enzo Bearzot: «I dettagli dell'iniziativa - spiega l'assessore allo sport Stefano Marmai - li definiremo in un incontro con la dirigenza della Lega Professionisti che abbiamo in programma nei prossimi giorni. Ufficialmente, li vogliamo così ringraziare per l'aiuto che ci hanno dato nel dopo terremoto, ma ad ogni modo quella giornata sarà anche l'occasione per ricordare il grande ciclista Bottecchia, che ogni anno i colleghi amministratori di Trasaghis commemorano. E proprio con il Comune di Trsaghis siamo d'accordo di trascorrere da loro la serata». |
Informare su Internet: un interessante dibattito dalla Carnia
Su questo Blog è stata più volte citata l’esperienza di “Carnia.La” , a indicare un modo assai significativo di fare informazione su Internet.
Sul sito si è svolto in questi giorni un interessantissimo dibattito, a proposito degli “spazi di informazione” disponibili, sul senso e l’importanza dell’anonimato e dello pseudonimo su Internet, sul rapporto tra informazione e potere politico… tematiche tutte trattate, nel suo piccolo, anche da questo Blog. Si ritiene interessante, allora, riproporre una selezione dei diversi interventi (aperti proprio con un contributo di “Alesso e Dintorni”).
Premessa:all’inizio di marzo, un frequentatore del sito, “Alessio” [che non è l’
Qualche settimana più tardi, lo stesso sindaco di Tolmezzo, riferendosi ai commenti anonimi apparsi sulla Rete, diceva: appena ho un attimo di tempo procederò ad altre querele nei confronti degli anonimi insultatori che comunque hanno senz’altro un nome e un cognome, altrimenti ne risponderà il direttore responsabile”
Su questa affermazione si è sviluppata una complessa discussione, con una cinquantina di interventi dei quali, come detto, si propone una selezione.
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«altrimenti ne risponderà il direttore responsabile». Tiè, una bella stoccata. Senza entrare nel merito della “querelle” tolmezzina, l’affermazione del sindaco è di quelle destinate a far discutere il mondo di Internet.
“Carnia.La” sta dando un ottimo esempio di COME fare informazione e COME offrire spazio alla discussione e al dialogo. Operare sotto la spada di Damocle di una minaccia di querela per le affermazioni di un lettore nemmeno conosciuto? Non dovrebbe essere sufficiente e valida la dichiarazione sottoscritta all’atto dell’inserimento di un commento (“L’utente, inviando un commento, dichiara e garantisce di tenere Carnia.La manlevata ed indenne da ogni eventuale effetto pregiudizievole e/o azione che dovesse essere promossa da terzi con riferimento al materiale divulgato e/o pubblicato”)?
E’ un problema che va chiarito, e sul quale chiediamo lumi, dal momento che può riguardare diversi siti e blog operanti sul territorio (su “Alesso e Dintorni” http://cjalcor.blogspot.com/abbiam dovuto introdurre la moderazione dei commenti, ma non è detto che sia l’unica strada percorribile).
In ogni caso… solidarietà a Carnia.La
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Francesco Brollo
Grazie. Tra l’altro segnalo sull’argomento una sentenza della Cassazione sul tema della responsabilità di chi scrive o commenta su un sito web e chi ne è direttore:
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-10-01/stampa-pari-sono-direttore-225532.shtml?uuid=AYTqCkVC
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Alessandro L.
Ma stiamo scherzando ???
Denunciare qualcuno solo perchè mette a disposizione della comunità uno strumento per esprimere le proprie opinioni ??? Allora se qualcuno affigge un cartello anonimo in piazza a Tolmezzo con insulti al sindaco denunciamo tutte le cartolibrerie per avergli fornito la carta e la penna??? Faremmo meglio invece a ringraziare per il fatto che almeno su Internet tutta la comunità può esprimere le proprie opinioni.
Il Sig. Sindaco, a mio avviso, dovrebbe sfruttare questo blog (e molti altri) per farsi un’idea su quello che i suoi elettori(e io sono fra questi) effetivamente pensano dell’operato della sua giunta e non minacciare denuncie solo perchè un frequentatore su mille l’ha, a parer suo, offeso.
Francesco sappi che hai tutto il nostro appoggio e se dovesse arrivare effettivamente una denuncia, in molti faranno “notare” al Sindaco la pericolosità politica del limitare la libertà di opinione.
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plupieri
Solidarieta a Brollo, ma tuttavia sarebbe opportuno che ci fissassimo un limite, anonimi e non, di autoregolamentazione che eviti di far incorrere alla testata questa spada di damocle. Quand’ero direttore “responsabile” di una radio locale dal 92 al 95 certe volte non dormivo di notte perche’ qualcuno usava il microfono in maniera diciamo un po troppo esuberante..ed io ero considerato comunque sempre a priori responsabile degli irresponsabili anche piu’ dei proprietari della Radio stessa. Allora era il tempo della discesa in campo di Paron Silvio a all’indirizzo di Arcore in certe trasmissioni partivano talvolta epiteti, che io antiberlusconiano notorio, dovevo necessariamente e controvoglia riprendere anche in diretta per evitare la corresponsabilita che civilmente vuol soldi che devi pagare..questo vuol dire..Percio’ Mi schiero a favore della moderazione degli interventi, anche dei miei, quando minacciano fedina e portafoglio degli altri. Brollo valuti quest’ipotesi a cui molti blog hanno dovuto ricorrere per la prudenza del buon padre di famiglia. Per il resto Sig. Sindaco ci faccia il piacere di soprassedere..da quest’operazione giudiziaria che NON Le si addice. Saluti.
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Alessio
ma il “diritto di critica” su un fatto esiste ancora oppure no?! A me sembra che ci sia una bella differenza tra un insulto gratuito(ad es “str…”) ed una critica,attraverso l’uso di una metafora, di un comportamento di chi amministra TUTTI
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cristina
..confusa e imbarazzata, forse più imbarazzata che confusa ma vicina a chi, come Francesco, offre spazi aperti di confronto e di informazione.
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clori micheletto
Tagliamo la testa al toro , e da adesso nome e cognome. Valga per tutti ! Così in futuro si eviterà di mettere in imbarazzo e creare problemi al nostro ospite. Questo spazio che Brollo ci mette a disposizione, va rispettato.Liberi tutti di esprimere le proprie opinioni, di approvare o dissentire. Senza strafare!
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claudio stocco
@clori. no, non sono d’accordo. spero che ci sia sempre la libertà di dire, nei limiti della legge, quello che si pensa. W l’anonimato, anche se io non lo uso. e W la libertà
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minotauro
(…) Secondo me fare un passo indietro è segno di maturità e coraggio. Capisco l’escandescenza del momento ma insistere nel demonizzare il dissenso minacciando querele penso possa essere anche controproducente. Riguardo all’anonimato è una libera scelta, non credo assolutamente sia illegittimo, anzi è espressione di libertà (entro i limiti della decenza e della legalità). spero non si voglia entrare anche nella mia cabina elettorale !
A mio avviso c’è un altro aspetto positivo nell’anonimato, se usato bene: può contribuire a spersonalizzare le diatribe e a far risaltare esclusivamente le idee senza preconcetti sulle persone. E’ questa la potenza di questa forma di partecipazione: largo alle idee, un passo indietro per il culto della personalità.
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federica
(…) il nodo è invece interpretare correttamente il blog: le opinioni a mio avviso si argomentano e si pesano in ragione della loro tenuta argomentativa. Proviamo ad argomentare anzichè schierarci laconicamente (o offensivamente) sui temi lanciati dal redattore.
proviamo a fare un esercizio intellettuale diverso da quello di una partita di calcio…
proviamo ad imparare a scrivere le nostre idee e impariamo a rispettare le idee degli altri nel nome della libertà di espressione.
in quel giorno avremo imparato ad usare bene il servizio che francesco ci offre e saremo (in definitiva) dei cittadini migliori.
federica
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federica
@ clori – dissento: non credo che la testa al toro si tagli invitando a palesarsi.
l’anonimato è una libera scelta e come tale va rispettata.
importante per me oggi è far riavvicinare le persone alla loro coscienza civile e non censurare nè il mezzo nè chi lo anima.
se qualcuno si sente rassicurato dall’anonimato lo usi pure accanto (auspico) a non anonime e civili prese di posizione. se poi l’anonimato nasconde l’incapacità di esprimere in parole e sintassi un pensiero compiuto, beh allora la testa al toro si taglia invitando a leggere e a farsi una cultura.
federica
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lunedì 21 marzo 2011
150 dall’unità d’Italia : risposta a Ivano
150 dall’unità d’Italia : risposta a Ivano.
Mandi Ivano,
è difficile, in questi giorni strapieni di retorica nazional-risorgimentale, commentare i primi 150 anni dell’unità d’Italia.
E’ difficile perché porsi in atteggiamento critico significa automaticamente ritrovarsi addosso l’etichetta di “anti-italiano leghista”. Le polemiche politiche della Lega Nord stanno di fatto condizionando ogni possibilità di critica storica costruttiva. La stessa sinistra sta sbandierando il tricolore in funzione anti-lega e sta usando lo stesso linguaggio nazional-risorgimentale dell’allora Movimento Sociale italiano, anni 1950.
Chi si ricorda oggi di tutti quei importanti intellettuali italiani che nel 1800-1900, avrebbero voluto un’ unità italiana federale e non centralistica? In questi giorni nessuno li nomina o li ricorda. Tutti parlano solo di Garibaldi, Cavour, Vittorio Emanuele II, miti sacri del nazionalismo italiano.
“1861-2011”, 150 anni in cui il popolo italiano ha subito le guerre coloniali, due guerre mondiale e una dittatura. Con le guerre coloniali il Re “savoiardo” voleva ottenere “un impero” come tutte le altre grandi potenze mondiali europe. In tutte e due le guerre mondiali (prima del 1915 e seconda del 1940) è stato il Regno d’Italia a dichiarare guerra, ma la retorica nazionalista continua a parlare di “milioni di morti per difendere la Patria”. Difendere l’Italia “da chi” dal momento che l’Italia non era stata attaccata da alcun esercito nemico? La stessa dittatura di Mussolini poteva essere fermata dal Re, ma il Re non lo fece.
E per quanto riguarda il Friuli ( e quindi anche la Carnia), forse dovremmo ricordarci un po’ più spesso che alla fine della Prima guerra mondiale la nostra terra si ritrovò con l’economia completamente distrutta e come ricompensa e aiuto, i friulani furono autorizzati a fare la valigia ed emigrare. La seconda guerra mondiale lasciò un Friuli pieno di miseria e disperazione. E di nuovo dovemmo emigrare con la valigia di cartone legata con lo spago. Oggi ci sono più friulani all’estero, che in Friuli.
In conclusione, c’è la storia indagata senza pregiudizi dagli storici e ci sono i miti nazional-risorgimentali.
Il 17 marzo 2011, cosa abbiamo ricordato? I miti o la storia?
Poteva essere una buona occasione per ricordare con memoria storica critica i primi 150 anni dell’Unità d’Italia, ma non lo abbiamo fatto. Peccato. E’ stata un’occasione perduta.
Michi