"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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mercoledì 2 gennaio 2019

Festa dei coscritti di Alesso: emozioni vive e ... punti di vista diversi

Emozioni, e tante, nella tradizionale festa dei coscritti di Alesso ("sempre uguale, sempre diversa") che ben possono essere riassunte nelle parole partecipate di Anna Rabassi:

Mezzanotte in piazza ad Alesso. È tradizione. Come fai ad andartene? Come fai a non salutare i tuoi compaesani, i tuoi amici, i nuovi ventenni, i frizzanti quarantenni e i simpaticissimi sessantenni? Gli ottantenni sono sempre più gagliardi; poi trentenni, cinquantenni e settantenni allietano ancor più la festa. In tanti è bello, in tanti si festeggia meglio! Poi rintoccano le campane. Sfila la bandiera del 1919. Un primo colpo al cuore. La bandiera della mia nonna; e già l'occhio tradisce quella commozione che solo un nipote può provare ricordando l'amore di un nonno. Dietro quella bandiera c'è però una piccola (ma grande, fidatevi, grandissima) donnina dai capelli bianchi, soffici, occhi azzurro ghiaccio, proprio come la mia nonna. Ma sì, è la Elsa! 100 anni! Dico io...100 anni ed Elsa sfila, commossa con la sua bandiera aiutata dai più giovani. Scroscia un applauso sentito in tutta la piazza. 
La ritrovo al bar, seduta con la sua famiglia e un bellissimo bouquet di rose rosse. Mi avvicino e mi fa: "cagna da l'ostia na tu vens mai a cirimi!". E ha pure ragione. "Elsa" le dico "tu sês massa fuart, la miôr. Mi samea di iodi nona chi dongja di te. Tu mi âs fat una biela sorpresa e un biel regâl". E lei si commuove. "Io e tô nona i vevin un mês di difarenza. Iêi di avost, io di setembre". E lì mi commuovo pure io. L'abbraccio forte. Fortissimo. Le nonne hanno tutte lo stesso odore. Odore di amore vero come la Elsa.
La saluto e le prometto che stavolta vado a trovarla sul serio e stiamo un po' assieme.
Me ne vado e lei mi saluta "tencj cont fruta e va tal iet cumò".
"E tu Elsa, stastu ancjmò chi tal bar?"
"Prin i met a durmî chei chi (rivolta a figlio, nuora e nipote) e dopo, si ai voia, i voi io!"
Grande Elsa, mille, mille di questi giorni felici. Sei stata la mia sorpresa più bella di questo 1 gennaio! Che Dio ti benedica 

In mezzo, e a lato della festa, però, anche due considerazioni di carattere diverso.
La prima, diffusa su facebook, viene da una riflessione nei rapporti tra le classi. Non è che si sta esagerando nei "riti di passaggio"?:

Buon nuovo anno a tutti i miei compaesani. Vorrei spendere due parole sulla serata di ieri sera. Mi dispiace molto ma sono rimasta molto male dalla mancanza di rispetto che hanno dimostrato alcuni elementi dell 8 verso alcuni del 9.
Penitenze varie, so
prannomi vari,scherzi vari ci possono stare ma ricordiamoci che le offese e le umiliazioni non vanno per niente bene. Ragazzi siete grandi ormai e certe cose vanno anche pensate. Ricordatevi che la ruota gira e l umiliazione prima o poi ti torna e purtroppo con gli interessi. (Annamaria)

   

L'altra nota, arrivata direttamente al Blog, ripropone l'annoso problema: non è che si stia esagerando con la "razzia" della verza?

Ho letto gli auguri ai lettori del blog ma "nell'elenco dei buoni propositi" io avrei inserito anche l'invito agli organizzatori della "tradizione dalessana" dei coscritti, per gli anni a venire, a non più depredare le piantagioni di "verza" di Somplago. Infatti, come ormai da sempre, anche quest'anno, l'unico campo coltivato a detto ortaggio, seppur situato in luogo apparentemente nascosto, ha subito la completa devastazione. E così la povera Martina (quella giovane ragazza, amante della natura che accudisce i tre asinelli che si ammirano sotto la S.R. 512) a Capodanno si è ritrovata l'amara sorpresa di aver lavorato per niente. Le feste paesane e il mantenimento delle tradizioni vanno bene, anzi benissimo, ma ognuno dovrebbe farsi carico della coltivazione in proprio o dell'acquisto delle materie prime e non andarle a RUBARE nel paese vicino. O vogliamo farci i dispetti come i bambini?
Scusatemi ma l'amarezza di Martina è anche quella di tutti i suoi compaesani e ho inteso renderlo noto.
Dario IURI di Somplago

 

Ai lettori, come sempre, la possibilità di esprimersi e argomentare (sempre "cun creance e sintiment") attraverso i commenti.



(Le belle immagini a corredo sono di Valter Pillinini e di Danis Cucchiaro)

1 commento:

  1. L'articolo ha avuto circa 500 visualizzazioni e ha suscitato anche numerosi commenti su facebook. Non sarebbe male se qualcuno dei tanti lettori esprimesse il suo commento anche sul Blog, nonostante la procedura sia magari un po' più complessa di quella richiesta dal "social blu".

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