Comune senza dipendenti, gli uffici a rischio paralisi

Il gruppo di minoranza sottolinea che dal 2017 a oggi si sono ritirati per pensionamento cinque dipendenti e, da metà giugno 2017, risulta anche vacante la funzione di segretario comunale, in quanto a seguito trasferimento richiesto dallo stesso, è stato destinato ad altra sede; attualmente tale ruolo, viene assicurato con copertura a “scavalco”, che la minoranza giudica del tutto parziale.
Altre quattro uscite per quiescenza sono già programmate da maggio a inizio di dicembre del presente anno: «È una situazione insostenibile – dicono i consiglieri di “Io cittadino” –, anche perché un dipendente attualmente in pianta organica è in comando-distacco all’ufficio tributi dell’Uti del Gemonese per 18 ore settimanali. Nonostante si dia atto che si è provveduto ad avviare le procedure per concorsi nonché per mobilità intercompartimentale, per coprire in futuro tre posizioni di operaio, istruttore amministrativo e istruttore direttivo, appare palese che ciò risulti assolutamente ancora insufficiente per garantire una continuità gestionale e amministrativa che possa definirsi tale». Oltre a quel dipendente che lavora 18 ore in Uti ce n’è un altro proveniente dal Comune di Trasaghis che in Uti ha 36 ore a settimana e solo 4 in municipio. A maggio, andrà in pensione la dipendente che si occupa dell’anagrafe, per cui, se le mobilità avviate non andranno a buon fine nelle prossime settimane, per allora il Comune di Trasaghis avrà solo due dipendenti che potranno lavorare 22 ore in municipio e quattro operai comunali. «Il tema – dice la minoranza – deve diventare di assoluto prim’ordine nell’imminente futura campagna elettorale, in quanto, va da sé che, accanto all’enunciazione di principi talvolta astratti, i cittadini devono sentirsi rassicurati sul fatto che, con chiunque venisse democraticamente chiamato a gestire la cosa pubblica, essi possano in futuro disporre di un Comune operativo e funzionante a pieno regime».
(Articolo di Piero Cargnelutti sul Messaggero Veneto del 3 marzo 2019)
Sulla stessa pagina, la posizione del Sindaco in merito al problema:
«Nessuno ha risposto all’avviso di mobilità»

L’amministrazione comunale ha attivato le mobilità prima dei bandi di assunzione come da normativa ma se per un nuovo operaio comunale sono andate a buon fine, per un dirigente amministrativo è andata deserta: «Ad ogni modo – spiega il sindaco Picco – stiamo seguendo il problema: con i dipendenti messi a disposizione dalla Regione e le convenzioni fatte da quest’ultima con le agenzie interinali sarà possibile avere personale nei prossimi mesi: ci vorrà pazienza perché possano apprendere il lavoro, ma sarà possibile garantire il servizio». —
P.C.
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni opinione espressa attraverso il commento agli articoli è unicamente quella del suo autore, che conseguentemente si assume ogni responsabilità civile, penale e amministrativa derivante dalla pubblicazione sul Blog "Alesso e Dintorni" del testo inviato.
OGNI COMMENTO, ANCHE NELLA CATEGORIA ANONIMO;, DEVE ESSERE FIRMATO IN CALCE, ALTRIMENTI NON SARà PUBBLICATO.
Grazie.