"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

giovedì 7 marzo 2019

Per i Comitati si potrà usare l'acqua del Lago per l'irrigazione solo dopo aver restituito al Lago le sue condizioni naturali

Il Blog "Alesso e Dintorni" ha riferito lunedì scorso della discussione in atto in seno al Consorzio di Bonifica sulla possibilità di utilizzare per l'irrigazione le acque in uscita dal Lago.

Sul tema si ha ora una ferma presa di posizione dei Comitati ambientalisti che, dopo aver ripercorso le diverse tappe delle battaglie degli ultimi anni, ribadiscono che non potrà essere dato spazio a nessun prelievo prima del concreto attuarsi del percorso di rinaturazione del Lago:

   
" Si prevede una estate calda e siccitosa e quindi perché non prelevare le acque del Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni per irrigare i campi del  Medio Friuli”? Questo è il  ritornello ormai stantio, visto che viene ripetuto in tutte le salse, ormai da  molti anni dai dirigenti  dell'ex Consorzio Ledra/Tagliamento, ora Consorzio Bonifica Pianura Friulana.
     Noi perciò, ancora una volta vogliamo ricordare loro che il più grande lago naturale della regione, non può' essere considerato un mero serbatoio a disposizione della pianura e dei suoi pur legittimi interessi, ma va salvaguardato e rilanciato,  in un'ottica di uso plurimo delle acque,  come bene della comunità regionale, nei suoi aspetti ambientali, naturalistici, paesaggistici e turistici.
     La nostra ormai decennale lotta, prima contro il devastante  progetto di pompaggio di Edipower, che avrebbe dato il colpo di grazia al nostro lago e ora l'attesa, speriamo breve,  per la prevista delibera della Giunta regionale, che determinerà i contenuti del concorso di idee, finalizzato alla rinaturazione del lago, impongono un secco stop a ogni proposta di prelievo, prima che le acque della centrale di Somplago, mediante un bypass o altro, vengano portate all'attuale scarico, senza entrare in contatto con l'attuale bacino lacustre. Cosi' facendo l'ormai attuale freddo e limoso lago alpino, ritornerebbe temperato come un tempo, con un microclima, una flora e una fauna ittica ormai scomparse.
     Solo quando le acque turbinate dalla centrale di Somplago non finiranno nel lago ma a valle di esso, il Consorzio potrà prelevarne una parte sostenibile per i suoi scopi, ma non prima, come si tenta ancora oggi di fare. Su questo aspetto, come sempre, saremo vigili ed intransigenti.
    A questo punto giova ricordare come siamo giunti alla proposta di rinaturazione del lago di Cavazzo o dei Tre Comuni. Un sogno nel cassetto di molti amministratori locali, comitati, associazioni e semplici cittadini della Val del Lago e non. Un puntuale Ordine del Giorno, votato dal Consiglio regionale nella passata legislatura,  è stato recepito nel Piano regionale Tutela Acque del 2018, al punto 3.2.3., dove si legge che " dovrà essere valutata la fattibilità tecnico/economica di realizzazione di un canale di bypass o di altra soluzione progettuale, che mitighi l'impatto dello scarico della centrale di Somplago sul lago, con lo scopo di recuperare le condizioni di naturalità del lago stesso e di garantirne la fruibilità ".
      Arriviamo così alla L.R. n° 3 del 6/2/2018, che all'articolo 11, commi 1  e2, stabilisce la indizione di un concorso di idee, destinando allo scopo ben 50.000 Euro,  per “ la predisposizione di un documento che contenga una valutazione di fattibilità di possibili azioni di mitigazione, finalizzata alla rinaturalizzazione e valorizzazione ambientale e turistica” . In seguito a ciò la Regione/ Assessorato all'Ambiente, come già detto, sta predisponendo il bando di concorso, che arriverà in Giunta regionale in tempi brevi.
     Ricordiamo infine che questo intervento si rende assolutamente necessario, in quanto a causa dei milioni di m/c di fango depositatisi in 70 anni di attività della centrale  sul fondo del lago, a detta del 'ing. Dino Franzil per i Comitati e dell'ing. Franco Garzon, che era stato incaricato di uno specifico studio da diversi Enti Locali, il nostro lago fra 100/110 anni diventerà una palude, con un corso d'acqua centrale.
     Concludendo, finora la Val del Lago ha solo " dato " con l'oleodotto SIOT, con la centrale di Somplago e infine con il passaggio dell'autostrada. Ora legittimamente pretende di " avere " almeno la rinaturazione del lago, per lo sviluppo del turismo, della pesca, delle attività del tempo libero. Per un principio di civiltà!
 Impediremo che a decidere delle acque del lago e della montagna sia la pianura nel suo esclusivo ed egoistico interesse a detrimento della Val del Lago  e di tutta la montagna.

Comitato per la difesa e sviluppo del lago di Cavazzo o dei Tre Comuni, Alesso di Trasaghis
Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento, Tolmezzo
Comitato " Forra del torrente Leale " - Avasinis di Trasaghis
Comitato interregionale PAS “Per Altre Strade Dolomiti” Sezione Carnia, Alta Val Tagliamento
Comitato Tutela Acque  Val Degano, Ovaro
Comitato Acqua Libera, Alto But, Paluzza
Gaia Baracetti, promotrice della petizione contro la centralina sul Rio Pecol,  Paularo

Nessun commento:

Posta un commento

Ogni opinione espressa attraverso il commento agli articoli è unicamente quella del suo autore, che conseguentemente si assume ogni responsabilità civile, penale e amministrativa derivante dalla pubblicazione sul Blog "Alesso e Dintorni" del testo inviato.
OGNI COMMENTO, ANCHE NELLA CATEGORIA ANONIMO;, DEVE ESSERE FIRMATO IN CALCE, ALTRIMENTI NON SARà PUBBLICATO.
Grazie.