"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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domenica 21 agosto 2016

Alesso, "luogo magico" o "villaggio garage"?

Nella "posta dei lettori" del Messaggero Veneto, alcuni giorni fa, è uscita una lettera del sig. Livio Braida che descriveva in termini apocalittici la situazione di Alesso, disturbata da un abnorme traffico d'auto favorito dalla introduzione dei parcheggi a pagamento nel centro del paese.
Poiché pare che la lettera non abbia suscitato particolari commenti, la riproponiamo, invitando i lettori a dire se si riconoscono nella descrizione prospettata.
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Un visitatore deluso 
Turismo selvaggio nella magica Alesso 

Il torrente Palàr, che scorre da ovest verso est in linea orizzontale, all'altezza di Alesso, poco a sud del lago di Cavazzo, con una svolta improvvisa piega a 90 gradi verso sud, accoglie l'emissario del lago, e affluisce nel Tagliamento. Nelle estati torride degli ultimi anni, il Palàr è meta di un turismo di massa. Le acque sono limpide anche se gelide, il corso è rallentato da dighe, due delle quali, una di 4 metri e l'altra di 9, a poca distanza l'una dall'altra, formano vasche profonde dove ci si può tuffare in tutta sicurezza; sul vallone, stretto e boscoso soffia una brezza di monte leggera e profumata. Non so se gli abitanti di Alesso abbiano tuttavia di che rallegrarsi per questo loro gioiello. Mi riferisco a chi ci abita tutto l'anno e ai parecchi emigrati, in Francia soprattutto, che vi ritornano d'estate a villeggiare nelle abitazioni d'origine. 

Il Comune ha pensato bene di predisporre dei parcheggi a pagamento, a sud e a nord dell'abitato. Il fatto è che ha pensato, non altrettanto bene, di predisporli anche nel centro. Cosí che le vie strette del paese, tranne brevi tratti a traffico riservato ai residenti, di fatto diventano un vero e proprio garage a pagamento: auto e moto vanno e vengono, con un effetto di risonanza tra le strade del piccolo centro storico. Un turista che scopra il luogo per la prima volta si chiede com'è possibile gli abitanti possano sopportare l'inquinamento da rumore e da scarichi d'auto; in secondo luogo come possa il Comune non aver tenuto conto degli effetti negativi delle sue scelte. Ciò che il Comune incamera dai parcheggi, di fatto ci rimette in termini di turismo sostenibile. Immaginiamo, al posto di questo viavai frenetico, un centro senz'auto, con osterie ricostruite con pietre a vista secondo tradizione; una fontana al centro della piazza; il sommesso colloquiare dei turisti ospitati in bed and breakfast. Immaginiamo i vantaggi per tutti: per gli abitanti che non devono combattere l'inquinamento e offrono servizi remunerativi; gli emigrati che si godono in pace le vacanze; i turisti che si trovano in un borgo silenzioso, anziché in un "villaggio garage", e hanno modo di cenare in paese, anziché fuggirne, subito dopo i tuffi. Si dovrebbe concepire un turismo di tal genere, come da sempre funziona in Austria, Francia, Germania, Grecia, insomma in tutta Europa. Qui sembra ancora in funzione la mentalità del turismo selvaggio concepito dai primi anni 60 in Italia. Eppure non si tratta di città balneari sull'Adriatico per il divertimento di massa, di fatto cemento e centri commerciali costruiti su dune di sabbia. Si tratta di un borgo ai piedi delle Prealpi Carniche, nei cui dintorni magari vaga ancora l'orso, insieme ad altre specie di animali tipiche di questi boschi aspri e incontaminati. 
Livio Braida, Udine

(Messaggero Veneto, 11 agosto 2016)

Code in uscita da Alesso (Foto Nicolino F.)

1 commento:

  1. Molto dibattuto l'argomento sulla pagina facebook del Blog.

    Ecco alcuni dei commenti arrivati:

    Fausto M.: Basta lamentarsi meno...non usare la macchina anche per andare in "placia" e mobilitare il volontariato (non la protezione civile in quanto non abilitata) nel caso di "eventi"...

    Katia C.: Ma.... dopo aver abitato a Trieste per tanti anni credo di poter smentire categoricamente le parole del signore che ha scritto sul messaggero!traffico ed inquinamento sono ben altra cosa!
    La situazione parcheggio è ben diversa! Se riflettiamo un attimo ci sono almeno due auto per famiglia, e già quelle riempiono le strade strette di Alesso, e i park blu del centro sono occupati quasi tutti solo dai residenti

    Stephanie Z.: Io da commerciante posso ben dire che quest anno è stato un tuffo e via.... Ed è vero che i parcheggi in centro sono usati soprattutto dai residenti

    Edoardo G.: A me sembra che gli abitanti delle città stiano diventando sempre più intolleranti verso la confusione e il rumore ... basti vedere tutti i locali chiusi in Regione dopo gli esposti per "eccessivo rumore" ,alcuni totalmente assurdi ... sta dilagando una totale intolleranza verso "gli altri " ,che si tratti di traffico, rumore,o qualunque altra cosa possa arrecare il benché minimo disturbo ...

    Fausto: Vogliamo parlare della vicenda Palar?.....Dei campeggiatori abusivi?.....delle tende con tanto di foto su Face?....Dei cogl*** che l'hanno preso per una discarica?....Degli incoscienti che continuano ad accendere fuochi direttamente per terra?
    Essere sempre "sul territorio" porte a vedere tante cose spesso ignorate...e a meditare sul come ricavarne anche un profitto da reinvestire ....

    Nicolino F.: Dal divertimento dei forestieri abbiamo : zona blu, senso unico ,e la sporcizia non cala . Spero che almeno i commercianti trovano un torna conto . Un po come Bordano con le farfalle , tanta gente per le vie , macchine ovunque, torna conto per la gente ?

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